DEVE CORRERE IN FARMACIA IN PIENA NOTTE
E RUBA LA PRIMA AUTO: ARRESTATO CUOCO
I Carabinieri bloccano un 38enne di Sirolo. Per l’uomo doppia firma giornaliera in caserma
In piena notte, avendo l’urgenza di reperire una farmacia notturna ma risultando appiedato, ha avuto la pessima idea di rubare un’auto con cui raggiungere il più vicino punto medico a Sirolo.
Quando i Carabinieri di Numana, in servizio notturno mirato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno imposto l’alt a quella Fiat Panda appena rubata, mai avrebbero pensato di aver risolto casualmente anche un furto d’auto non ancora denunciato. A rimanere impigliato nelle maglie della legge un cuoco di 38 anni, nativo di Quartu Sant’Elena (Cagliari), residente ufficialmente in Germania ma da qualche tempo domiciliato nella cittadina perla del Cònero.
L’uomo, già pregiudicato, all’imprevisto stop dettato dai Carabinieri, ha dovuto gioco forza metter fine al proposito di raggiungere la più vicina farmacia, tanto che ai militari, presto resosi conto di aver intercettato un’auto appena prelevata, il cuoco sardo non ha fatto presente alcuna urgenza inderogabile di ordine medico, nè per se che per suoi amici o familiari.
Insomma M.S., queste le iniziali, aveva solo necessità di una bravata ed ha rubato in piazza Vittorio Veneto, l’auto più congeniali alle proprie attitudini. E’ toccato in sorte ad una Panda, ironia della sorte appartenente ad un 58enne, pure di Sirolo, ristoratore al pari di M.S.!
Una coincidenza pura che i militari, pur arrestando il cuoco in flagranza di reato, non hanno però associato a possibili motivazioni dirette dal momento che, pare, il proprietario di auto e il derubato, nonostante lo stesso ambito di lavoro e le dimensioni ridotte di Sirolo, non abbiano mai trattenuto rapporti diretti.
A seguito della perquisizione sul posto e veicolare seguente all’arresto, i Carabinieri hanno altresì rinvenuto, nell’abitacolo del veicolo e sulla persona di M.S., alcuni “strumenti chirurgici” di sospetta provenienza, ovvero materiale da lavoro per scassinare automobili, sottoposti a sequestro in quanto passibili di successivi accertamenti a carico del cuoco.
L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario prima ancora che il ristoratore abbia potuto lamentarne il furto mentre il pregiudicato sardo, prontamente ammanettato, ha finito la nottata in caserma, ad Osimo, per sbrigare al rituale di ogni arresto, foto impronte digitali, ecc.
Di quanto accertato e del conseguente arresto è stata data comunicazione al sostituto Procuratore di turno Marco Pucilli presso il Tribunale di Ancona, disponendo nei confronti dell’arrestato la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo prevista per la tarda mattina di sabato.
L’indomani mattina, sabato, nel corso dell’udienza in Tribunale, le manette ai polsi al carico del pluripregiudicato sardo sono state confermate, mentre il conseguente processo per direttissima, su richiesta dei termini a difesa da parte del legale difensore, è stato rinviato a data da stabilirsi, probabilmente con ripresa del lavori non prima dell’autunno prossimo.
Fino ad allora M.S. prima del disbrigo dal lavoro per preparare pranzo e cena ai turisti,dovrà osservare un doppio obbligo giornaliero, ovvero sottoporsi a firma in caserma due volte al di, anzichè una volta soltanto.