Nuova brillante operazione in trasferta dei Carabinieri del Radiomobile. Quattro incensurati finiscono a Montacuto accusati di detenzione e spaccio. Rinvenuta “neve” per tre etti e più di 20.000 euro in contanti
Tempi duri per le bande albanesi che imperversano in zona smerciando droga. Stavolta, nel solito bottino di spacciatori messi al fresco dai Carabinieri del Radiomobile – ben tre incensurati residenti tra Loreto, Recanati e Civitanova Marche – finisce nella rete tesa dal sotto tenente Luciano Almiento anche un quarto insospettabile operaio italiano di Portorecanati, tale Alessandro Dottori, 36 anni.
La combriccola – fino a sabato tutti con fedina penale immacolata, a rafforzare l’importanza dell’operazione portata a segno – s’era data appuntamento in Vogel, centro storico di Recanati, dove uno degli extra comunitari poteva contare su un locale adattato a base di spaccio.
Non è ancora chiaro se i quattro arrestati – tutti accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti – facciano parte di un’unica organizzazione o se l’arresto simultaneo abbia mandato a male una attività di spaccio, sta di fatto che la base di via Vogel, al momento dell’operazione, è risultata al lavoro, con tanto di sentinelle di vedetta ai due lati della strada.
Tutto inutile in quanto il fiuto operativo dei militari sguinzagliati dal sotto ufficiale ha portato, dopo un paio di brevi inseguimenti in auto, all’arresto di tutti i componenti dell’organizzazione italo-albanese.
Prima in manette e poi a Montacuto, come disposto dal Pm di turno presso la Procura di Macerata, sono finiti Lijriam Cereni (47 anni), Elton Hoti (37), Hation Agolli (33) e l’operaio italiano, anch’egli senza precedenti, Alessandro Dottori, 36 anni, residente a Portorecanati.
Sia nelle auto che dalle abitazioni perquisite sono così saltati fuori droga e soldi in quantità, oltre alla solita attrezzatura per la lavorazione della cocaina in dosi e persino una preziosa agenda con appunti relativi alla affezionata clientela.
Ammontare del bottino sequestrato: tre etti di cocaina (valore sul mercato 30.000 euro) e ben 20.450 euro in contanti, equamente suddivisi nella disponibilità degli albanesi.
Specificatamente, sul conto dell’italiano Alessandro Dottori – giunto sul posto sbagliato, nel momento sbagliato, alla guida di una Mini Cooper – i Carabinieri del nucleo Operativo hanno invece contestato il possesso di bilancini di precisione e la contemporanea presenza di materiale atto al confezionamento in dosi, armamentario rinvenuto presso l’abitazione portorecanatese di Dottori, pure tratto in arresto.