Da Sindaco proibizionista ad oltranza (cimiteri) a Sindaco più permissivo dell’estate italiana, sempre alla caccia di visibilità più che del Covid! Tremano gli osimani per i maggiori poteri demandati a Pugnaloni dall’ultimo Dpcm. Stavolta cosa toccherà subire?
“Sinceramente avremmo voluto un Dpcm che responsabilizzasse meno i Sindaci perchè per un amministratore che opera sul territorio, soggetto a pressioni di ogni tipo da parte degli operatori economici, è difficile intervenire…”.
Così Francesco ACQUAROLI, neo Presidente marchigiano, nel commentare i nuovi e più restrittivi provvedimenti adottati in diretta tv dal premier Conte.
Se ACQUAROLI è preoccupato dell’abilitazione, tra mille interessi contrapposti, conferita d’ufficio dal Governo agli oltre 8.000 primi cittadini d’Italia, cosa devono pensare i 35.000 osimani soggetti inesorabilmente alle cicliche invenzioni contro corrente adottate da PUGNALONI in tema Covid?
L’importante è farsi notare. E poco importa se i giornali dedicano abitualmente spazio a PUGNALONI per sottolinearne – del tutto inascoltati – i comportamenti censurabili, anzichè evidenziare brillanti iniziative.
Tutti ricorderanno la demenziale ordinanza di maggio con cui si è costretto i nostri anziani ad… assembrarsi fuori del Cimitero, in attesa di poter brevissimamente far capolino, dopo mesi, per 15 minuti e massimo 15 alla volta, al di della cancellata.
E come dimenticare, sull’altro fronte, altre ordinanze surreali – come quella di vietare l’utilizzo dei calici in vetro solo dopo mezzanotte e trenta… solo a manifestazione conclusa! – adottate per favorire la “maggior presenza possibile” di pubblico?
O le mille e una festa, danzante e di ogni tipo, fino alle recenti manifestazioni per il Patrono San Giuseppe, andate in onda sino al mese scorso in un tripudio di crescenti assembramenti con diffusione gratuita del virus a go go!
Metodi e atteggiamenti da autentico risarcimento danni, ammsso che la vita e la sua qualità abbiano un mai possibile prezzo equo da soddisfare.
Ecco così che il virus – favorito localmente da provvedimenti degni dello zio pazzo del paese anzichè da attribuire al buon senso del pater familias, tipico di ogni saggio amministratore – mostra il conto: 21, a dire del Sindaco, i casi accertati al Covid attualmente in essere ad Osimo (contro i 7.676 ricoverati a livello nazionale); ugualmente alla data di ieri ammontano a ben 54 i concittadini costretti all’isolamento domiciliare, contro i 125.530 del conteggio nazionale.
Numeri che pongono Osimo quale città da monitorare costantemente e con attenzione, al punto da giustificare, ora, un nuovo dietrofront, stile indietro tutta, che appunto l’ultimo Dpcm firmato da Conte consente ai Sindaci in tema di maggiori restrizioni rispetto alle regole nazionali. Maggiori restrizioni che equivalgono a demandare a Pugnaloni, responsabile ahinoi della salute pubblica, l’instaurazione di autentici chiusure, parziali o totali della città, con l’assunzione di veri e propri coprifuoco mirati – Dio non voglia – di quartieri o frazioni.
La ragione dice che il 49.55% degli osimani che non riconoscevano e non riconoscono a PUGNALONI la testa giusta per governare la città, abbiano maledettamente ragione; la speranza è che il 50.45% di segno opposto continuino ad essere baciati dalla fortuna.
La maggioranza vera, altri 18.300 osimani non votanti, incrocia invece le dita… oggi un pò meno convinta di aver fatto davvero bene ad astenersi e far decidere la propria vita ad altri.