I militari, fermati quattro o cinque ragazzini minorenni, sono riusciti a dare un volto alla totalità della banda: si tratta di una 15ina di adolescenti, tra cui alcune femminucce, quasi tutti amanti dell’alcol e dello sballo con stupefacenti. In maggioranza sono di colore (seconda generazione degli immigrati fine secolo) e provengono da Castel… drogardo!
Per decine di anni i nostri nonni hanno esportato forza lavoro e tutt’al più, per sorridere un pò, una bella coppia di piccioni… entrambi rigorosamente maschi!
Due generazioni dopo Castelfidardo ci ripaga, socialmente, esportando il peggio possibile della loro società! Una autentica feccia under 18 a cui sarà opportuno metter presto la museruola o gioco forza accettarne i rischi di una forzata, difficile, convivenza.
I più vecchi del gruppo hanno da poco compiuto la maggiore età. La gran parte risulta, invece, essere venuta al mondo attorno all’anno 2007 (o poco prima); insomma quasi tutti minorenni, dai 14 anni in su, qualcuno persino non imputabile di reato per puzzare ancora troppo di latte!
Tutti questi signorini, tra cui si segnalano, tutto dire, persino alcune poco graziose femminucce, giungono in gruppo ad Osimo, immancabilmente, di sabato sera, di autunno e inverno, ovvero quando la stagione dei danni in riviera (segnatamente il luogo di caccia preferito di Marcelli, eletto a domicilio abituale di scorribande estive) è ormai passata in archivio.
In centro, una volta scesi dal motorino o dall’auto sgangherata dei pochi patentati del gruppo, si uniscono in gruppo, fondendosi fin quasi a trasformarsi in branco urlante, sempre pericolosi agli altri, coetanei o anche adulti cambia abbastanza poco.
Senza soldi in tasca, privi di qualsiasi elemento di cultura e animati dal desiderio di rompere quella che, per loro, è “la noia della ordinarietà della vita altrui” con i gesti di prepotenza di norma consentiti dalla forza del gruppo, questi brutti ceffi, alcuni dei quali destinati a offrire lavoro ai cronisti di nera del prossimo futuro, si aggirarano tra Corso e Piazza in vasche da brivido non contemplate dagli Osimani di qualsiasi generazione.
Aiutati ad impazzire, tutti, dall’alcool (che i più grandicelli, confidando nei prezzi accessibili, acquistano a piene mani nella tappa obbligata preliminare del supermercato, per poi distribuire agli assetati del gruppo)… i più si danno il colpo di grazia assumendo droghe da passeggio… fino a mandare in tilt cervelli più che predisposti a ufficializzare presto il game over.
Tutti questi campioni del terzo millennio, come detto, provengono ahi noi dalla troppo vicina Castelfidardo, anzi sarebbe più corretto dire che costituiscono il fior fiore della gioventù bruciata di “Casteldrogardo”, il meglio del peggio che la cittadina della Fisarmonica è oggi – ma non da oggi – in grado di esportare fuori territorio.
Ad inquietare un identikit ormai più che definito, infine, anche il fatto che la maggioranza di questi milordini da strapazzo (ma non per questo da sottovalutare pensandoli non ancora in grado di scalare i cattivi comportamenti sociali che la baby gang si è data, cattivi comportamenti ogni sabato socialmente più pesanti) costituiscono in massima parte il prodotto della generazione nord africana, marocchini su tutti, che a fine millennio, mise radici lavorative a Castelfidardo.
In pratica, nella realtà post industriale della società fidardense, abbiamo il quadro di una seconda generazione di emigrati di colore, affatto integrati alle regole di civile convivenza che la nuova Patria propone loro; giovani insofferenti anche a qualsiasi regola da rispettare, diversa dagli imput che i capi branco impartiscono con sicurezza dando l’esempio di come si fa.
L’ultima goccia di una lunga sequela di avvenimenti aventi il centro storico protagonista, in quanto abbandonato da presidi di polizia in grado di intervenire tempestivamente, è accaduto sabato scorso. Ma ci vuol poco ad immaginare che presto, forse anche il prossimo week-end, si potrebbe essere da capo, come nulla sia mai successo.
Ad accendere la miccia del sabato sera l’incontro casuale, in piazza Marconi, di una avanguardia fidardense con altri due coetanei, ragazzini sui 14 anni pure conoscenti del gruppo, che con gli adulti di famiglia stavano mangiando qualcosa al tavolo all’aperto di un locale.
Ne è nata una lite, tanto breve quanto accesa, sfociata col il furto di cibo (!) e di un marsupio. I genitori, che accompagnavano i rispettivi ragazzini aggrediti, si sono accorti solo a cose fatte di quanto avvenuto, in particolare quando uno dei due figli, derubato della custodia, è tornato dal vicino Commissariato dove il ragazzo ha pensato di dare l’allarme. Allarme inutile!
Nella impossibilità tecnica ad intervenire per mancanza di uomini (ma di un posto di Polizia attivo ad Osimo solo sulla carta sarà il caso di parlare presto, a parte) e con un paio di Vigili urbani giunti avanti il teatro troppo tardi, ad accollarsi l’onere di intervenire è così toccato ai Carabinieri del Maresciallo PAOLONI… bravi ad accalappiare tre o quattro furfanti, i medo lesti… mentre gli altri si sono dileguati, a raggiera, per vicoli.
La serata si conclusa in caserma col “bottino” di quattro(cinque ragazzini fidardensi, tutti minorenni, accusati di un mix di reati tipico di adulti, tra rapina impropria, furto o tentato furto; il marsupio (contenente quanto custodito in origine) è stato recuperato, mentre i protagonisti adoloscenti hanno atteso l’arrivo dei rispettivi genitori (ignari di simil campioni messi al mondo?), per essere riconsegnati in famiglia.
Anche i genitori dei 14enni protagonisti passivi non hanno brillato per civismo preferendo sorvolare nel mettere nero su bianco la denuncia di quanto accaduto in piazza Marconi.
I Carabinieri, con fare encomiabile, le hanno provate di tutte per convincerli ma i genitori, conoscendo bene le famiglie di provenienza degli “amici” dei propri figli, hanno preferito pensarci su e perdonare.
Poco male. Il rapporto dei Carabinieri finirà comunque sul tavolo della Procura minorile e non è detto che della vicenda baby gang non vengano interessati i Servizi sociali per i provvedimenti del caso.
Resta in mano ai militari la parte piuù importante, in chiave futura; l’elenco, quasi completo, nome per nome, di quasi tutti i partecipanti allo sballo osimano.
Una sfilza di nomi, in parte già conosciuti per vicende di droga e simili, che consentirà ai Caranbieri, al prossimo passo falso del gruppo, di intervenire quasi a colpo sicuro.
Nell’attesa l’invito alle forze dell’Ordine (Polizia e polizia locale in primis) è quello di segnalare in rosso i prossimi week-end, da qui a Capodanno, così da farsi trovare pronti all’appuntamento.
Sottovalutare il fenomeno come passeggero o non grave sarebbe imperdonabile. E’ tempo che il centro storico di Osimo venga restituito alle persone per bene.