𝐈𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨 𝐚 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞, 𝐢𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐢, 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐨𝐫𝐚 (𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢?), 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐭𝐫𝐞 𝐟𝐨𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐨𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐞, 𝐭𝐢𝐩𝐨 “𝐮𝐬𝐚 𝐞 𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚”, 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨. 𝐃𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐧𝐭𝐨𝐦𝐢𝐦𝐚, 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐨𝐬 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥’𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐦𝐛𝐥𝐞𝐚 𝐝𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐝 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐧𝐠… 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨. 𝐋𝐚 𝐟𝐮𝐠𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐦𝐚𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐝 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨
Sarebbe interessante sapere (e proveremo a farlo) cosa sia accaduto, di talmente importante, nella giornata di lunedì 13 dicembre al Sindaco Simone PUGNALONI, da costringerlo ad annullare, con sommo dispiacere, la partecipazione al Consiglio di quartiere convocato ad Osimo Stazione martedì 14 dicembre.
Stesso interrogativo lo gireremo a tutti gli amministratori in carica, visto che incredibilmente ma vero, qualcosa del genere è capitato – lunedì 13 – altre sette volte… ovvero a ciascuno dei sette Assessori componenti la Giunta – il vice Sindaco Paola ANDREONI (titolare di delega alla cosiddetta Partecipazione democratica), l’Assessore alla Cultura Mauro PELLEGRINI, l’Assessore alla Viabilità Federica GATTO, l’Assessore all’Ambiente Michela GLORIO, l’Assessore all’Urbanistica Annalisa PAGLIARECCI, l’Assessore all’Informatizzazione Alex ANDREOLI e perfino l’Assessore ai Lavori pubblici Flavio CARDINALI – tutti impossibilitati, ma proprio tutti, a presenziare ai lavori stazionari.
Ovviamente nessuno nella principale frazione, non portando l’anello al naso, è disponibile a credere alle parole di PUGNALONI e soci di “sopraggiunti impegni inderogabili”; ben otto imprevisti tali da costringere il Sindaco ad inviare, in fretta e furia, al Presidente del Consiglio di Quartiere, una dettagliata missiva di tre pagine contenenti le risposte ai 10 punti iscritti all’ordine del giorno.
Perché perdere tempo, oltretutto non avendone per gli impicci di cui sopra, a realizzare un inutile documento con retrogusto di beffa… quando sarebbe stato più utile rinviare il Consiglio stesso alla primissima data utile?
Finalmente una domanda semplice! Perché l’ultima volta, a novembre, in quel di Abbadia, poco ci mancò che PUGNALONI e Assessori uscissero dalla sala parrocchiale abbozzati, colpiti soprattutto fisicamente dall’ira di una popolazione insofferente a farsi prendere in giro in via continuativa.
Una vera e propria bolgia – riferirono i cittadini presenti – tale da consigliare PUGNALONI, al semplice, animato, ricordo, di girare a largo dalla frazione… come mai è accaduto prima nella storia dei super inutili Consigli di Quartiere.
Poco male. A nulla servono queste false esibizioni di democrazia diretta e non avervi partecipato non farà crollare nulla di particolare nelle convinzioni di ciascun cittadino; tuttavia se c’è una forma da salvare e tutelare, dando almeno l’immagine di compiere qualcosa di utile, non è possibile rinunciarvi presentando una sorta di maxi certificato medico di gruppo!
Immagini ciascun lettore lo stupore – o meglio la faccia – di ciascun partecipante all’assemblea, giunto bello carico all’incontro e deciso a non accettare le solite risposte di comodo dei “padroni del vapore”, nell’apprendere che nessuno, tra PUGNALONi, ANDREONI, PELLEGRINI, GATTO. GLORIO, PAGLIARECCI, ANDREOLI e perfino CARDINALI avrebbero trovato mezz’ora da dedicare alla serata programmata da tempo!
Sostituiti da tre silenziosi fogli di protocollo utili, al massimo, per essere appallottolati per la rabbia e gettati nel cestino, insieme all’evidente mancanza di riguardo osservata, in sfregio dei cittadini, da tutti gli amministratori del Pd e dintorni, nessuno escluso.