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𝐋𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐞𝐬𝐜𝐞 𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨, 𝟐𝟕 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐩𝐮𝐠𝐥𝐢𝐞𝐬𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐮𝐬𝐨𝐧𝐞. 𝐄 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥’𝐞𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐡𝐚 𝐬𝐮𝐠𝐠𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐥’𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐭𝐚𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐥’𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐏𝐫𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐨’ 𝐧𝐞𝐢 𝐆𝐮𝐩 𝐝𝐢 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐨 𝐞 𝐀𝐧𝐜𝐨𝐧𝐚 𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐫𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐥𝐢𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨. 𝐋’𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐍𝐨𝐫𝐦 𝐝𝐢 𝐎𝐬𝐢𝐦𝐨, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝟓𝟎𝟎 𝐞𝐮𝐫𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐭𝐨𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐚𝐥 𝐂𝐞𝐫𝐫𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨

Ha finalmente un nome (Fabio), un cognome (PERICOLO) e un volto… il pericolo pubblico numero uno di Villa Musone, sospettato di diversi furti in appartamento, nonchè autore di svariati colpi messi a segno in zona, di cui almeno uno – quello di Capodanno ai danni di un’anziana – trasformatosi in rapina.

A cavallo tra il 2022 e il 2023, Fabio PERICOLO – “nomen omen” per i latini, un nome e una garanzia per tutti gli altri – ha effettivamente messo a durissima prova la pazienza e la sicurezza dei suoi stessi concittadini.

Originario di Lucera, in provincia di Foggia, non a caso provincia italiana da sempre al vertice del fatturato delinquenziale su scala nazionale, PERICOLO risiede da tempo proprio a Villa Musone, occupando inutilmente gran parte del proprio tempo alla caccia di qualsiasi oggetto di valore rinvenuto nei cassetti di casa o degli uffici visitati; tutto torna utile pur di barattare, rubare o vendere qualcosa in cambio di soldi per la droga.

Primo colpo 2023 a firma del Norm di Osimo.

Solo negli ultimi giorni, tanto per rendere una piccola idea, dopo essere stato sospettato di diffondere panico diffuso tra le abitazioni isolate della frazione, il ragazzo è stato arrestato per ben due volte dai Carabinieri del Norm di Fermo e Osimo, oltre ad essere ammonito dal Questore di Ancona, da questi invitato a cambiar vita.

Parole al vento. Anche perché in Italia, per quante volte puoi essere arrestato e/o subire ammonizioni a raffica, in galera non finisci mai! Ma proprio mai.

Giusto il tempo, appena qualche ora, di convalidare la bontà dell’operato delle Forze dell’Ordine e poi ognuno ritorna libero per la propria strada, tipo chi s’è visto… s’è visto!

Giusto il limite formale di qualche vincolo assurdo da rispettare, puntualmente violato da PERICOLO appena rimesso piede in casa.

Il carcere, infatti, secondo i Gup del Tribunali di Fermo e Ancona che, solo in queste ore, hanno trattato per ben due volte il doppio arresto del pugliese, avrebbe addolorato il protagonista, ben oltre il comportamento sanzionabile.

Insomma, secondo i magistrati che hanno deliberato sulla vita di Fabio PERICOLO, restringere in cella il 27enne pugliese avrebbe esposto il ladro a misure troppo afflittive rispetto alla colpa dell’ennesimo furto.

Molto meglio lasciarlo libero di scegliere e al limite continuare; continuare a  compiere altri reati!

Dopo l’allarme di dicembre in tutta la popolosa frazione, che ha portato, persino all’apertura in Prefettura di un tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza, ci fu l’episodio ai danni di una 83enne svegliata di soprassalto nella notte di viglia di Capodanno.

Allertata dai rumori la poveretta si ritrovò per lunghi istanti faccia a faccia con il ladro il quale, anziché scappar via, intimò all’anziana di consegnargli oro, denaro e quanto di prezioso conservasse in casa, fede nuziale compresa. 

Come dire: come trasformare un furto in una rapina di cui PERICOLO è pure sospettato.

Fabio PERICOLO, 27 anni, arresto per furto

C’è invece certezza sul colpo messo a segno tra martedì e mercoledì ai danni di un’autoscuola di Porto San Giorgio. Attorno alle 2 di notte PERICOLO era riuscito ad intrufolarsi all’interno del locale, senza però fare i conti con alcuni passanti che, uditi strani rumori provenienti dagli uffici automobilistici, hanno allarmato i Carabinieri.

Giunti sul posto in un lampo, i militari hanno rinvenuto PERICOLO provare a confondersi in uno sgabuzzino, finendo ammanettato.

Poco male, l’indomani mattina, dopo la convalida dell’arresto, il pugliese è stato rimesso in libertà… giusto in tempo per essere convocato dal Questore per la consueta paternale e il formale invito a far propri i consigli dello Stato.

Il dottor CAPOCASA, convocato il pugliese e un 4oenne della provincia di Cosenza, sospettato essergli complice, ha esortato gli uomini a cambiare vita, oltre all’emissione, nei confronti di entrambi, di un foglio di via da Comune di Castelfidardo.

Nulla di più inutile. Dopo un ennesimo, fallito, raid notturno, giovedì, in quel di Civitanova Marche, presso gli uffici di un’altra agenzia automobilistica (messo in fuga dai Carabinieri giunti un attimo dopo)… proprio questa notte, Fabio PERICOLO, più che mai seguito, come un’ombra, da un nugolo di Carabinieri del Norm di Osimo, c’è ricascato.

Stavolta mettendo piede nella cittadina della Fisarmonica e precisamente negli uffici che fanno da contorno al supermercato L’Oasi, al Cerretano.

Obbiettivo il fondo cassa, circa 400/500 euro, dell’assicurazione Cattolica; obiettivo centrato solo perché propedeutico al conseguente ammanettamento in flagrante del pugliese ad opera degli uomini del Luogotenente Giuseppe ESPOSTO.

Poco male. Per Fabio PERICOLO, dopo la consueta notte in cella di sicurezza, l’alba si è preannunciata foriera di nuova libertà. Dopo la covalida dell’arresto operato dal Norm di Osimo, il Gup non se l’è sentita di consegnare il pugliese al carcere, preferendo intimargli l’obbligo di dimora a Villa Musone e l’obbligo giornaliero di firma

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