𝐓𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐢: 𝐌𝐞𝐭𝐨𝐧𝐲𝐞𝐤𝐩𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨; 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢. 𝐂𝐡𝐚𝐫𝐥𝐞𝐦𝐚𝐠𝐧𝐞 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐟𝐢𝐝𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐟𝐢𝐧 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐢 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢, 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐢, 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐭𝐚𝐥𝐨-𝐚𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨. 𝐆𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚: 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐮𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐚 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨𝐯𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐫𝐢𝐯𝐞𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚
Charly METONYEKPON si è confermato, in scioltezza, campione italiano Superleggeri battendo, sul ring improvvisato di una anonima palestra civitanovese (ripiego causa maltempo), lo sfidante italo-argentino Federico SCHININA.
99 a 91, 99 a 91 e 98 a 92 il verdetto dei giudici, unanimi nel riconoscere al campione in carica osimano una maggiore fisicità, una boxe migliore, un atteggiamento maturo di pugile con le carte in regola per guardare anche oltre i limiti nazionali.
Giunto a Civitanova Marche con l’aura del campione che avrebbe potuto lasciare il segno, El Tano ha fortemente deluso gli amanti della nobile arte, non mettendo, praticamente mai, nell’arco delle dieci riprese, particolari pensieri al colored osimano, campione fin dall’Inno d’Italia cantato a voce piena.
3 a 0, alla fine, il computo arbitrale, unanime nel quantificare un verdetto largamente dalla parte del portacolori beniamino del pubblico e prodotto dalla boxing Castelfidardo.
A parte due o tre round, forse giudicati pari, il resto del confronto è infatti filato via sulla falsariga di un Charly alla ricerca del colpo risolutore, capace di mettere al tappeto l’avversario, più volte sfiorato ma mai portato a termine.
Nel complesso il mondo della boxe ha ormai preso atto della presenza importante di un pugile, Charlemagne METONYEKPON, ormai maturo, dotato di personalità, oltre che di colpi, per provare ad imporsi a livello Continentale.
Poco da dire sul conto di SCHININA rivelatosi, di fatto, poco più di un sparring partner, bravo unicamente a schivare, grazie a grande mobilità e riflessi, le bordate di un METONYEKPON padrone sostanzialmente del ring.
Totalmente da rivedere l’organizzazione del match che, puntando forte su una piazza teoricamente importante come Civitanova Marche, ha invece fallito la prova, al di la del fatto di essere stata costretta a dirottare al chiuso di una palestra, oltretutto di serie C, un incontro pensato per il grande pubblico e programmato all’aperto, ad agosto, presso il locale stadio.
Al di la di tutto è parso evidente come il pubblico civitanovese (800 spettatori presenti, compresi portoghesi) non abbia sentito l’avvenimento come proprio. disertando la serata.
Male. Male davvero per gli assenti; perché Charly aveva promesso spettacolo e spettacolo è stato. La prossima volta, però, magari su una piazza veramente importante e in grado di assicurare numeri veri per la boxe; non fosse possibile ottenere Roma, Napoli o Milano… Osimo o al limite Castelfidardo andrebbero sicuramente bene rispetto a qualsiasi altra soluzione.