𝗡𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗗𝗲𝗺𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗟𝗲𝗴𝗮 𝗲 𝗙𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼… 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗼𝘃𝗮𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗵𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗗𝗶𝗻𝗼 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗳𝗲𝗱𝗲𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗼! “𝗡𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 – 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶 – 𝘀𝗲 𝗹’𝗨𝗱𝗰 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲…”
Per la serie “se non ci facciamo tanto male… non godiamo”, ascoltate anche questa.
Un piccolo, banale, ma utilizzatissimo logo. Un minuscolo quadrato di appena 17 millimetri di base da apporsi su un foglio A4.
Queste, visivamente, le dimensioni del logo mancante e riproducente il marchio Udc che gli organizzatori del Centro-Destra locale – Alberto ALESSANDRINI PASSARINI, Michela STAFFOLANI e Monica SANTONI (rispettivamente in nome e per conto di Lega, Fratelli di Italia e Forza Italia) – hanno rumorosamente dimenticato di apporre sul manifesto che invitava la cittadinanza – ma non l’Udc o meglio il neonato Udc-Lc ufficializzato in Regione martedì 19 settembre – a partecipare.
Poco male per il logo mancante. In compenso la locandina dedicava metà spazio a LUPI (Maurizio) nel territorio osimano. Solo che ieri sera, anche del mite e annunciato Presidente di Noi moderati (diversificazione lombarda del marchio Udc) non c’è stata traccia… sostituito in extremis dallo sguardo fiero di un giovane lupacchiotto grigio dell’Appennino!
Niente logo Udc-Lc e dunque neanche nessuna presenza – ad Osimo, nell’atrio di Palazzo comunale – del multiforme politico eletto in Parlamento, nel tempo, con Dc, Ppi, Fi, Pdl, Ncd, Ap e ora Noi moderati.
Cosa è dunque successo ad Osimo per questo avvio, con autogol, di campagna elettorale? Semplicemente che la manovalanza cittadina del Centro-Destra, nel discutere dell’argomento da affrontare e persino del colore di sfondo da utilizzare (verde topo Lega), dei caratteri tipografici a cui ricorrere, dello spazio e dell’ordine da dedicare a questo e all’altro ospite e soprattutto in quale ordine posizionare i vari relatori annunciati… hanno perso di vista la realtà politica che vuole, da sempre, il Centro-Destra fondato da BERLUSCONI con quattro gambe, incluso l’Udc meritevole dello stesso rispetto e attenzione riservata ai tre partiti più grandi.
Se a tutto questo, già istituzionalmente grave, sommiamo la circostanza che ha voluto il Convegno del Centro-Destra svolgersi non nella dimenticata landa di Mazzangrugno (nello Jesino) ma nella super fortificata Osimo, unico Comune dove l’Unione dei democratici di Centro può guardare tutti, con il 18.61% dei consensi ottenuto alle Regionali 2020, dall’alto verso il basso della Lega 16.67%, di Fratelli di Italia (15.20%) e di Forza Italia (2.28%)… capirete che credere alla boutade del “cavolo, l’Udc ci è passato di testa…” non sembra possibile.
Molto signorilmente, a disastro realizzato, Dino LATINI ha cercato di minimizzare il lapsus, almeno in pubblico, mostrando buon viso a cattivo gioco.
Contattato al volo nella scorsa nottata, il Presidente dell’Assemblea regionale se l’è cavata cadendo dalle nuvole e affermando di non essere a conoscenza dell’iniziativa alleata.
La stampa e dintorni, ben più cattiva del leader delle Liste civiche, appena passate sotto l’ala protettiva dell’Udc proprio in chiave Elezioni (Comunali 2024 e Regionali 2025), questa mattina e per l’intero pomeriggio, buttate le altre notizie, si è invece riversata a corpo morto sul nuovo casus belli, cercando senza successo lumi, rispettivamente, dal coordinatore provinciale di Fratelli di Italia On. BENVENUTI GOSTOLI (inutilmente contattato più volte dalle 21.23 di venerdì sera) e dal Consigliere regionale di Fratelli di Italia Marco AUSILI, relatore al convegno sui lupi e impicciato con una sfilza di riunione per l’intera mattinata e pomeriggio di sabato.
Per fortuna l’ospitalità e giunta altrove, grazie all’attenzione offerta da Mirko BILO’ (Lega), Consigliere regionale e relatore, Monica SANTONI (Forza Italia, organizzatrice e addetti ai lavori) ed infine Alberto ALESSANDRINI PASSARINI (Lega), Consigliere comunale e ispiratore dell’iniziativa.
Detto che anche il Consigliere regionale BILO’, tra l’altro iscritto in conferenza in extremis per l’ennesima dimenticanza organizzativa, si è detto non a conoscenza del fattaccio, in quanto unicamente invitato a partecipare dalla struttura locale leghista, non resta che prendere atto della versione rilasciata da Monica SANTONI, ex candidata nel 2014 con PUGNALONI e nel 2019 con LATINI.
Secondo l’attuale responsabile cittadina del marchio Forza Italia quanto accaduto è da addebitarsi, al fatto che ad Osimo, nonostante la recente ufficializzazione dell’unificazione marchio Udc-Lc, evento sconosciuto alla coordinatrice azzurra, non c’è sufficiente chiarezza cosa e quando Dino LATINI rappresenti chi e cosa. Nel dubbio? Meglio sorvolare.
Più articolato il tentativo di difesa, non riuscito, di Alberto ALESSANDRINI PASSARINI, new entry in OSIMO OGGI.it, secondo il quale non c’è stato alcuno sgarro, mancanza istituzionale e neanche di rispetto verso l’alleato regionale, nazionale ma non ancora cittadino, come l’amara esperienza 2019 dimostra ampiamente, ancora oggi, ai più smemorati… o vogliosi di riviverla.
Anche ALESSANDRINI PASSARINI, sostanzialmente, ha puntato quasi tutto sul fatto di non conoscere, sulla piazza osimana, alcun Coordinatore cittadino a cui far riferimento, nonostante la gran massa di voti portati alla causa del Centro-Destra.
LATINI? Si certo, Dino LATINI esiste, ci mancherebbe… Pare che ad Ancona e nelle Marche sia conosciuto come Presidente dell’Assemblea regionale… ma ad Osimo chi lo rappresenta?
Lasciamo l’interrogativo agli osimani e ai lettori… che, in vista del 9 giugno, tra un avvistamento di un lupo all’altro, magari potranno già iniziare ad interrogarsi.