𝑴𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒐𝒓𝒎𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒖𝒈𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒐 𝒂𝒈𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏 𝑩𝒊𝒂𝒈𝒊𝒐, 𝒄𝒂𝒑𝒂𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒊𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒆 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒂 𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒐. 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒂𝒏𝒐, 𝒄𝒊𝒗𝒊𝒄𝒐, 𝑷𝒖𝒈𝒏𝒂𝒍𝒐𝒏𝒊𝒂𝒏𝒐, 𝒍𝒆𝒈𝒉𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒆 𝒊𝒏𝒇𝒊𝒏𝒆 𝒑𝒐𝒔𝒕 𝒇𝒂𝒔𝒄𝒊𝒔𝒕𝒂, 𝒊𝒍 𝒗𝒊𝒄𝒆 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝑨𝒎𝒂𝒑 𝒔𝒊 𝒂𝒑𝒑𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒂𝒅 𝒂𝒔𝒔𝒂𝒍𝒕𝒂𝒓𝒆 𝑷𝒂𝒍𝒂𝒛𝒛𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒂𝒍𝒆
C’è chi lo preferisce in versione classica, Democratico cristiano, Consigliere comunale all’epoca di Raimondo ORSETTI Sindaco.
Altri propendono per una immagine più fluida, stile vice Presidente Confcommercio, raggiunta con l’evolvere della politica post Tangentopoli, ovvero negli anni di inizio Millennio, vicino alle emergenti Liste Civiche e al suo mentore Dino LATINI.
Ma c’è anche qualcuno che, fra tutte le varie destinazioni politiche, plaude al periodo Pugnaloniano del proprio incedere nella cosa pubblica.
Insomma tre accostamenti diversi ma pur sempre tre Sindaci saldamente al potere.
Poi nel 2019, con il salto di qualità della Lega, primo partito del Centro-Destra alle Europee, l’ulteriore cambio di casacca e un respiro più ampio della sola Osimo.
Via Scudi Crociati, Gabbiani e Ulivi per rivolgere le proprie attenzioni al trionfante Carroccio… fino al Ministro dell’Agricoltura Gian Marco CENTINAIO: Ecco inventarsi l’associazione T.E.R.R.R.A., autonominarsi Presidente e far suo il SALVINI-pensiero… culminato con la porchetta (a pagamento) nel pomeriggio osimano 2019 de Il Comandante.
Fine della giostra politica, direte. Macchè!
Il nostro non smette di fiutare e capisce, un chilometro prima di altre volpi, l’aria che tirerà.
Tanti saluti pure al Carroccio ed ecco il nostro eroe convertirsi alla Destra dura e pura, esaltata dalla Fiamma. Unico partito all’opposizione nel 2020 ma ancora per molto poco.
Riepilogando abbiamo il periodo giovanile democristiano doc, l’era civica, il passaggio al Pugnalonismo sfrenato, la conversione leghista e il segno dal Cielo, come Paolo sulla via di Tarso, dell’approdo all’esperienza post fascista.
Non so che gusti avete voi; personalmente certi trasformismi (che comprendiamo sul piano umano) non rientrano tra le qualità di un partito che vorrebbe definirsi serio. Non aggiungiamo altro.
Sarà ormai chiaro a tutti che il personaggio politico osimano capace di cambiare ben 5 casacche (Centro, civici, Pd, Lega e Fratelli di Italia… chissà cos’altro domani) con la stessa disinvoltura con cui cambia le mutande… si chiama Renato. Renato FRONTINI da San Biagio, 66 anni, 67 anni il prossimo anno quando, con il Centro-Destra vincitore, si presenterà all’incasso di Sandro ANTONELLI quale primo dei nuovi Assessori.
Perito agrario con diploma raggiunto a Fabriano, nel curriculum di Renato FRONTINI, il nuovo che avanza o il vecchio che non arretra, lo ritroviamo amministratore dell’Agrigest e Presidente e vice di un sacco di altre cose, tra cui, da ultimo, della regionale Assam, ora ribattezzata Amap, ovvero Agenzia Marche per l’innovazione agroalimentare e della pesca.
Tanto, è stato calcolato, manuale Cencelli alla mano, valgono gli 811 voti portati alla causa di Fratelli di Italia nel 2020, durante la competizione regionale.
Si dirà. Maria Grazia MARIANI ne portò alla causa 922, ben di più. E come il collega della Fiamma ha anch’essa portato il proprio mattoncino per non far prevalere l’eterno nemico di Carlo CICCIOLI, ovvero LATINI.
Eppure della pasionaria del Centro-Destra le cronache cittadine hanno perso, da un pezzo, ogni traccia. Dove casca l’esempio?
C’è chi dice che la MARIANI agisca troppo di testa propria e che non sia troppo propensa ad accettare miti consigli… tutto il contrario dell’esperto personaggio di San Biagio che i consigli addirittura (seppur ristretti al settore agrario di cui è perito) ne elargisce a piene mani, nientemeno, bene accolti, dal Governatore Francesco ACQUAROLI.
Narra una leggenda metropolitana che (come tutti i racconti popolari si sviluppa su verità sacrosante, pur sconosciute ai più) il nostro multiforme concittadino ami allietare più di una domenica, in quel di Potenza Picena, per erudire il pupo ACQUAROLI, coltivatore diretto per hobby e passione, sulle migliore tecniche da utilizzare nella nuda terra.
Insomma, memore del detto Mussoliniano “metteremo la luce nei campi”, FRONTINI ha saputo intuire e mettere a nudo il lato debole, campestre, del nostro Governatore, entrandone finanche nelle ristrette grazie.
Insomma gli osimani si preparino ai nuovi possibili, simpatici, scenari in arrivo: salti acrobatici nei cerchi di fuoco da affrontare pugnale in bocca, adunate quasi oceaniche del sabato (rigidamente nei campi da arare) e mietiture estive senza un domani.
Almeno fino al prossimo, già scritto in curriculum, voltafaccia politico.