𝐒𝐜𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐞𝐱 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐨𝐬𝐢𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞: “𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐭𝐫𝐮𝐟𝐟𝐚𝐭𝐚. 𝐅𝐮 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐨𝐭𝐞𝐫 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐦𝐢 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨. 𝐂𝐡𝐢 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐚𝐫𝐦𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞”. 𝐏𝐫𝐨𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞 𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐥𝐥𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚, 𝐭𝐮𝐭𝐭’𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐢𝐜𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐑𝐞
E’ tutt’ora Direttore regionale; a capo dello sviluppo delle risorse umane, in seno alla scuola di pensiero marchigiana fondata da tal Roberto RE.
Detto così potrebbe suonare persino banale; di sicuro non particolarmente allettante.
Traducendo tutto in inglese, l’ignoranza in dono a molti italiani fa già compiere al titolo professionale un primo figo miracolo: Direttore regionale presso HRD Leadership school.
Tutta un’altra cosa! Vuoi mettere? Se poi consideriamo che il succo del business proposto, a caro prezzo, è pura tecnica mentale di autoconvincimento della bontà delle proprie qualità (rispetto a quelle altrui fai-da-te) si comprende bene come il settore possa essere stato abbinato, con successo, da Prisca CARLETTI anche in tempi pre radiazione dall’albo professionale.
La notizia che Roberto RE non ha considerato (o non ne sia inconsapevole) le pesanti disavventure giudiziarie in atto contro la propria massima referente marchigiana, è fornita dalla stessa CARLETTI.
Nel proprio spazio Linkedin, l’ex consulente IW Bank (Banca Popolare), con un post datato fine ottobre 2023 e risultato di estremo interesse per i 2.712 follower della passatempese, da appuntamento a tutti a Bologna per il week-end in corso (17/19 novembre) animato, nientepopodimeno che, dal soprannominato Roberto RE!
Peccato che vivere l’esperienza di camminare sulle braci ardenti o auto convincersi di essere il migliore del lotto costi caro. O forse il giusto; chissà.
Caro o giusto servivano pur sempre 475.80 euro per staccare il pass per “poveri”; mentre se si voleva passare per l’esatto contrario occorreva sborsare alla school quasi il doppio… 719,80 euro e passa la paura.
Tutto questo per significare come l’ex manager dei soldi altrui, tutto sommato, di riparare all’estero per rifarsi una vita e godersi tutto o parte dell’ingente bottino pari a 4 milioni, non abbia esattamente necessità; essendo ricche, con queste cifre in tabella, le percentuali ad appannaggio di un Direttore regionale; un personaggio come la CARLETTI, per quanto al momento in ribasso, capace pur sempre di veicolare, confermerà Roberto RE, sempre nuovi imprenditori; ricchi di portafoglio e amor proprio ma incapaci di altrettanta stima.
Questo lungo cappello per introdurre l’idea, opposta e contraria rispetto all’attuale livello di notorietà, di una Prisca CARLETTI amata e coccolata dal proprio ricco pubblico di estimatori, nonostante quanto narrato su queste colonne.
Portavoce di una simile corrente di pensiero, un ex imprenditore osimano (di cui, per privacy, non indicheremo le generalità), praticamente esterrefatto di quanto letto sul conto dell’ex referente IW Bank fin dallo scoppiare del caso, a febbraio.
Secondo il personaggio, infatti, la poveretta altro non sarebbe che la 32° vittima del movimento internazionale di soldi, costati 4 miliardi a 31 risparmiatori, tra parenti e amici.
Parole in buona fede, quelle dell’osimano, uscito illeso dal frenetico tourbillon di acquisti e vendite proprio grazie ai suggerimenti della CARLETTI.
“Ricordo di aver affidato alla promotrice finanziaria – conferma l’ex imprenditore – gran parte dei risparmi di una vita di lavoro. Prima 80.000 euro, poi 100.000 ed anche 120.000… tutti affidati alla CARLETTI, sia quando operava per conto di IW Bank (Banca Popolare) che quando si muoveva privatamente, sulla base di ottenere un rendimento migliore di fronte al nulla di quegli anni, offerto dalle banche e/o dai prodotti offerti.
La CARLETTI – continua l’osimano – mi informava puntualmente dei rendimenti incassati, dei rischi e della possibilità di diversificare l’investimento; quando poi è capitato di aver necessità improvvisa legata ad eventi imprevisti, è sempre bastato far presente il problema e attendere i tempi tecnici per disinvestire; una settimana in genere. Poco più o poco meno.
Insomma – fa presente l’uomo, non ancora consapevole di essere una sorta di miracolato dalla finanza, a me non è mai successo nulla e posso soltanto ringraziare la CARLETTI per i consigli ricevuti e il trattamento riservato. A me, come a tanti altri. Che io sappia.
Conoscevo Prisca da tempo, visto che ad Osimo, bene o male, ci conosciamo un po’ tutti; e sapevo che oltre al lavoro principale, sia pur oscurato da quella disavventura professionale, curava molto bene anche il ruolo di referente regionale della clientela di Roberto RE, una sorta di “allenatore della mente”; due attività, quella di promotrice di affari e di migliorare il proprio pensiero, che reputo affini tra loro… entrambi portati avanti al meglio.
Insomma l’amicizia di Prisca CARLETTI, per lunghi anni, nella Osimo bene in vista, ha costituito sinonimo di visibilità e consenso. E come sempre accade, quegli stessi che oggi fingono di non conoscerla… o mai vista, solo un anno fa pendevano dalle sue labbra”
Insomma stando alla ricostruzione fatta dal nostro interlocutore ci sarebbe ben poco da credere circa le pesanti argomentazioni truffaldine mosse dalla Guardia di Finanza e sotto esame della Procura per tre diversi capi di accusa.
La riprova della buona fede della donna? Ascoltate queste parole.
“Una mattina di qualche anno fa, mi arriva una telefonata. Era la CARLETTI che chiedeva di incontrarmi per prendere una decisione urgente sul capitale investito, oltre 100.000 euro; per me una cifra importante. Alle brevi, la preoccupazione manifestate dalla promotrice, era quella di affrontare un rischio troppo alto rispetto alla norma. E di desistere rientrando per intero della posta per cui ero esposto. Chiaramente – fa presente il 32° mancato truffato – la tecnica della materia era lei… per cui non mi fece ripetere l’avvertimento, accettando in pieno di rientrare, perdendoci il guadagno previsto, pur di non insinuarmi in un movimento rischio. Cosa che ho fatto e di cui ringrazierò sempre Prisca CARLETTI. Certo non mi pare questo il comportamento tipico di una operatrice intenzionata a giocare su più tavoli la propria partita personale.
Poi, è vero, ho letto anch’io OSIMO OGGI e per un attimo ho tremato pensando che avrei dovuto e potuto essere una vittima in più. Ma una vittima di chi? Per Prisca CARLETTI ha commesso l’errore grave di giocare una partita più grande delle proprie possibilità, restando ella stessa turlupinata dalla finanza internazionale. Avesse voluto truffare tutti… lo avrebbe fatto anche con me senza pensarci un attimo.
Il fatto, poi, che anche dopo quanto successo, sia rimasta ad abitare ad Osimo e circondario, pur potendo recarsi all’estero, dimostra ce la CARLETTI ha pagato per tutti un movimento truffaldino, patito da lei in primis”.