𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮 𝗶𝗺𝗯𝗮𝗿𝗮𝘇𝘇𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗲, 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗵𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘁𝗿𝗮𝗺𝗲 𝗲 𝗯𝗶𝘁𝘂𝗺𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝟰 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘂𝗻 𝗳𝗮𝗯𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝟰𝟬! 𝗔𝘂𝘁𝗼𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗼𝘀𝗶 “𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲”, 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗼 𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗹𝗲 𝗽𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶. “𝗜 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗼𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗴𝗼𝗽𝗶𝗲𝗿? 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶… 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗶𝘀𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲!”
Alla fine ha ammesso, in un bilancio di addio a compendio di dieci di Amministrazione, di essere stato un Sindaco autoritario, troppo spesso interessato ad imporre la propria volontà… lontanissimo da una autorevolezza innata in un capo che – avrebbe dovuto, diversamente – essere rispettato e ammirato per competenze riconosciute.
Strano, ma a trarre una sintesi definitiva e negativa di un doppio mandato contrassegnato da decine e decine di ombre stucchevoli, è stato lo stesso PUGNALONI, protagonista del passo di addio all’amatissima poltrona nella solita “conferenza stampa senza domande” organizzata a Palazzo comunale.
Meglio tardi che mai, si potrà osservare visto che PUGNALONI non è stato tenero nel giudicare se stesso; a cominciare dalla grande paura del 2014 allorquando, ribaltato a sorpresa il voto degli osimani (grazie a Presidenti di seggio lasciati liberi, nella convinzione dei Civici di aver già vinto, di censurare decine e decine di schede indicanti LATINI…) i dipendenti delle società partecipate tremarono a lungo per il proprio posto di lavoro.
“Quando mi sono insediato – ha ricordato PUGNALONI giù in preda alla nostalgia – c’era (in città, tra gli osimani e nei diretti interessati, NdR.) una paura spaventosa che avrei chiuso le Partecipate e licenziato tutti”.
Per poi vantarsi non solo di non aver concretizzato l’assurda minaccia occupazionale ma anche di aver aumentato, in realtà, il numero dei dipendenti… in questo sorvolando su metodi e tempi di bandi e concorsi – in particolare a cavallo del ballottaggio del 2019 – di queste assunzioni extra, non a caso oggetto di esposti in Tribunale.
Cambiando argomento e rivolgendosi alla clamorosa protesta dei commercianti Cargopier, PUGNALONI si è detto dispiaciuto.
Dispiaciuto, in particolare, per essere stato associato dagli imprenditori danneggiati del centro commerciale, a motivo fondamentale delle forti critiche… non per nulla immortalate da un mega striscione affacciato sulla Statale Adriatica.
Zero parole di condanna, da parte del Sindaco, sul gesto, denunciato in Commissariato, di danneggiamento del cartellone di protesta, censurato da anonimi, sul calar delle tenebre, guarda caso, proprio alla voce “PUGNALONI”; nome rimosso da mani caritatevoli, si direbbe allenate a votare Pd.
Il Sindaco, almeno in questo caso, ha concluso il doppio mandato con una parola di speranza: “Comprendo il disagio dei commercianti… ma adesso i lavori nel cantiere della rotatoria tra la Sbrozzola e la Adriatica sono ripartiti. Spero – questo il termine preciso utilizzato dal Sindaco – che l’azienda faccia il suo dovere e li concluda prima possibile”. Spera PUGNALONI. Sperino a maggior ragione gli imprenditori dell’Aspio.
Per la cronaca, era stato promesso dallo stesso Primo cittadino (che oggi amministra sperando e ieri prometteva senza però indicare l’anno) come l’accesso al Cargopier sarebbe stato realtà già per un 8 dicembre a caso…
Infine gran finale con la chicca imperdibile del mancato asfalto sui 263 chilometri di strade osimane; chicca apprezzabile, però, solo dotandovi di calcolatrice.
Stando al dato economico riferito da PUGNALONI in “conferenza stampa senza domande”, il costo medio per un Comune nell’asfaltare un chilometro di strada normale (ovvero circa sette metri per entrambe le carreggiate), è pari a 150.000 euro.
Poniamo sia vero. Ora, forti della calcolatrice suggerita, provate a moltiplicare 150.000 euro per i 263 chilometri bisognosi di essere asfaltati da capo a piedi o rifatti. Fatto? Se non i siete sbagliati con gli zeri, ogni lettore avrà scoperto una cifra monstre, capace di assorbire una annualità intera di bilancio, ovvero 39.450.000, arrotondabili a 40 milioni!
Ora, ha continuato nei numeri il Sindaco uscente, Osimo avrebbe speso alla bisogna, per gli interi cinque anni del secondo mandato Pugnaloniano, qualcosa come 3 milioni; a cui se ne aggiungerà un quarto da spendersi in campagna elettorale. Totale? Tre milioni più uno, uguale 4 milioni. Ci siamo? Bene.
A questo punto torniamo all’ipotesi di scuola di asfaltare tutti i 263 chilometri (un giorno o l’altro dovrà pur accadere…) e ai 40 milioni necessari.
Ora buttate la calcolatrice perché il conteggio verrà facile anche a mente: se invece di 40 milioni Osimo ammette di averne spesi soltanto 4, ovvero un decimo, ovvero il 10% delle strade osimane… va da se come, in cinque anni, ben il 90% delle vie cittadine non abbia mai visto spandere catrame e neanche calcare bituminoso!!!
Buon Anno a tutti gli Osimani. Ne abbiamo tutti, davvero, di bisogno.
P.S. Per la cronaca (e per la verità) un chilometro di asfalto può costare, al massimo dei massimi, fino a 150.000 euro. Nella realtà, muovendosi nel mercato con l’accortezza del buon padre di famiglia, lo stesso risultato è ottenibile spendendo la metà; o addirittura, ad esser bravi, appena un terzo di 150.000 euro!