𝗟𝗮 𝘀𝗼𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝗲𝗿 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮 𝗶 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲: “𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝘂𝗻 𝗯𝘂𝗼𝗻 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗮𝘁𝗼. 𝗤𝘂𝗮𝗹’𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮?”. 𝗜𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝘇𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝗲̀ 𝗻𝗼𝘁𝗼 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗮: 𝗿𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗶𝗺𝗼𝗻𝗰𝗶𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗹𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗶 𝟰 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗱𝗶 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮. 𝗘 𝗼𝗿𝗮? 𝗦𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝗹𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳𝗼𝗹𝗮𝗻𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘁𝗮𝗹 𝗚𝗶𝗮𝗻𝗹𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗣𝗮𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶, 𝗰𝗼𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗼𝘁𝘁𝗼𝘀𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗘𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗮 𝗔𝗹𝗯𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝗻𝗲𝗼 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 “𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗮” 𝗱𝗮 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗳𝗳𝗼𝗹𝗮𝗻𝗶. 𝗜 𝗱𝘂𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗲, 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲, 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝗯𝗮𝗹𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗮𝗺𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶! 𝗦𝘂𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝘂𝘁𝗼, 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗗’𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹𝗼. 𝗦𝘁𝗮𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗿𝗶𝘂𝗻𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝘀𝘁𝗶𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗯𝘂𝗻𝗸𝗲𝗿. 𝗣𝗲𝗿 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮?
Dalli e dagli il caso Osimo è alfine approdato a Roma – è accaduto martedì 23 – direttamente sul tavolo di Arianna MELONI, responsabile della segreteria politica della Fiamma.
La sorella del Premier, discretamente fumantina sull’esempio di famiglia Giorgia, ha convocato in via della Scrofa i vertici marchigiani di Fratelli di Italia, a cominciare da Francesco ACQUAROLI, Guido CASTELLI, Lucia ALBANO (cognata dell’osimano Gianlorenzo PANGRAZI, nominato sul campo nuovo “stratega” osimano da affiancare alla Coordinatrice Michela STAFFOLANI), Elena LEONARDI e altri… per scoprire molto acqua calda e poco più.
In pratica Roma ha preso atto che Francesco PIRANI è il Sindaco scelto e sostenuto dal partito; e che Dino LATINI e i suoi si sono lealmente spesi per la causa per scalzare i Rossi dalla decennale occupazione della stanza dei bottoni.
Ergo quali sono i problemi che ostacolano l’uscita in mare aperto della nuova Amministrazione? Nessuno ha saputo o voluto rispondere all’interrogativo.
Si fossero sforzati un pò per rendere meno inutile il summit, avrebbero scoperto che uno dei problemi principali ha un nome e pure cognome, certo e conosciuto ad Osimo: Sandro ANTONELLI.
Ma nessuno, a quanto ci risulta, si è soffermato sulle ragioni di un apparentamento che grida vendetta e che sta regalando problemi quotidiani e inghippi a scelta ad una Amministrazione forzatamente al palo!
Tanto per rinvangare quanto poteva essere e non è stato. Accettando di allearsi con l’ingegnere meccanico, non solo si è permesso ad ANTONELLI di stravincere di fatto le elezioni (dove invece, al primo turno, si era classificato terzo e ultimo posto nel gradimento degli osimani… ma ha anche concesso al Pd e ai suoi satelliti una super presenza di nove – abbiamo detto nove – Consiglieri comunali!
Una pattuglia agguerrita e numerosa e competente (ben 4 ex Assessori) senza uguali persino e numericamente persino in maggioranza (!) con ANTONELLI in grado di contare su 6 voti, PIRANI 4, LATINI 4 e Fratelli di Italia 2.
Ciò detto cosa ha partorito il summit romano di martedì 23 luglio sul caso Osimo? Formalmente ha partorito il forte richiamo di ACQUAROLI ai Consiglieri MAGI e CALCATERRA di non fare scherzi e votare, come hanno fatto, Stefano SIMONCINI Presidente.
Stesso “invito” ma con termini perentori e stato fatto, con successo, su Francesco PIRANI e i suoi (TADDEI, MONTEBURINI e LONGO) ma nessuna pressione, ovviamente, è stata esercitata su Sandro ANTONELLI e i suoi, ufficialmente sconosciuti o quasi a Roma.
Il risultato? L’ennesimo buco nell’acqua registrato con la seduta farsa ed irregolare di mercoledì.
L’impressione degli addetti ai lavori è oggi però tutt’altra e parrebbe ruotare, invariabilmente, sempre con Fratelli di Italia al centro della soluzione.
Non siamo in grado di svelare l’arcano ma l’aria che tira non sembra buona per una ricomposizione alla quarta votazione.
Insomma lo spettro di Damiano PIRANI Presidente continua ad aleggiare sulla Sala Gialla, esattamente come il soprannominato personaggio ha fatto mercoledì facendosi vedere in Consiglio, ben attento a non oltrepassare mai, neanche per la sbaglio, la soglia dell’emiciclo!
Una soluzione che vedrebbe Francesco PIRANI d’accordo ma che necessita di un “colpevole” politico da sacrificare; ruolo di agnello verginale che potrebbe toccare in sorte proprio al citato neo stratega PANGRAZI Gianlorenzo, cognato di Ministro, simil LOLLOBRIGIDA de nojaltri.
N.B. In ordine all’andamento, parrebbe irregolare, di tutti e tre i Consigli comunali andati in onda ad oggi, ci spiace non registrare l’unico parere che conta, ovvero quello del Segretario a scavalco, presso il Comune di Osimo, Alessio Maria D’ANGELO.
Il giovane Segretario comunale di fascia C, cercato al cellulare ieri mattina alle 11.48, non ha risposto al telefono.
Non essendo stati raggiunti da una pari comunicazione, come normale procedura tra utenti che condividono lo stesso servizio, alle 11.56 abbiamo inviato al dottor D’ANGELO questo messaggio:
“Salve D’Angelo, sono il blogger di Osimo Oggi Pangrazi.
Non è stato semplice recuperare il suo contatto. Sarebbe giusto e interessante poter ospitare, in ordine alle questioni procedurali sollevate dall’articolo di questa mattina, una visione altra, a lei favorevole.
Sperando ci sia e/o sia sfuggita ai non addetti ai lavori.
Mi contatta? Io già provato un paio di volte. Grazie”.
Speranza vana di rendere i lettori edotti, ufficialmente, dalla viva voce del funzionario protagonista che, forse, non proferendo parola su temi caldi e sulla bocca delle opinioni di tanti cittadini, dimentica la funzione pubblica del proprio mandato. Funzione non sempre e non solo limitata agli addetti ai lavori ma decisamente aperta ad una platea più vasta.
Ciò detto abbiamo riprovato, per tranquillizzare il nostro modus operandi, una seconda volta, ore 13.26 non ottenendo neanche stavolta attenzione.
Il nostro sforzo quotidiano di informare correttamente la città sui fatti all’ordine del giorno ne esce in parte mortificato ma in toto corretto.
N.B.2 Stesso tentativo è stato fatto, a caldo, nella immediatezza dell’avvenimento, con la Presidente “anziana” Paola ANDREONI, inutilmente cercata al cellulare. Più volte ma con lo stesso risultato.
Le ragioni tecniche di quanto accade in Sala Gialla sono evidentemente ritenute di dominio riservato, accessibile al ristretto ambito della casta “addetta ai lavori”.