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Attivato il Pd regionale e i nove parlamentari democratici
L’EX SINDACO GATTO
GIOCA IL JOLLY
E PER OFFAGNA CHIEDE
AIUTO ALLA POLITICA
Indispensabile entro fine luglio una leggina anti patto di stabilità per i piccoli Comuni in difficoltà straordinaria
L’ex Sindaco Stefano Gatto si gioca il jolly e chiede aiuto alla politica per tentare di salvare Offagna, qualsiasi lista dovesse prevalere l’11 giugno, da un nuovo azzeramento amministrativo e dal ritorno del commissario prefettizio.
“Da sola Offagna non può farcela – ha sottolineato Gatto, in conferenza stampa, presente l’intera ultima Giunta dimissionaria a febbraio 2016 – e se il paese vuol coltivare la chanche di almeno provare ad uscir fuori dalle secche del dissesto finanziario del caso Guzzini (1.146.464 euro immediatamente esecutivi e altrettanti con tempi da definire) occorre che lo Stato riconosca ad Offagna e agli altri piccoli comuni italiani in condizioni simili, non a causa di cattiva amministrazione ma per eventi straordinari, la salvaguardia dei trasferimenti statali altrimenti bloccati, in parte, causa mancato rispetto del patto di stabilità.
Insomma, di fronte all’emergenza messa in moto 20 anni con la perdita di Amos, serve che lo Stato risponda, quantomeno, abbonando a Offagna le multe ordinarie che impedirebbero a chiunque anche solo il poterci riprovare.
Per fronteggiare l’emergenza servono misure ad hoc. Ecco perchè, forte del mio ruolo in seno al Partito democratico regionale, mi sono attivato affinchè il Pd si faccia carico di trovare la soluzione-Offagna.
Ho fatto presente la questione al segretario regionale Francesco Comi affinchè il partito si faccia carico di un emendamento alla manovra correttiva della Finanziaria in cui Offagna e i piccoli Comuni in condizioni simili, non a causa di cattiva amministrazione, vengano messi nella condizione di essere esonerati dal rispetto dei vincoli”.
Francesco Comi, presente all’incontro, ha in effetti confermato come mercoledì scorso 10 maggio, appresa la richiesta dell’ex Sindaco Gatto, il Vice Presidente della commissione Finanze, l’onorevole sangiorgese Paolo Petrini, ha inserito in calendario la discussione della “leggina” che verrà sostenuta per l’approvazione dall’intero gruppo marchigiano Pd alla Camera, ovvero gli Onorevoli Enrico Letta, Emanuele Lodolini, Marco Marchetti, Stella Bianchi, Irene Manzi, Luciano Agostini, Piergiorgio Carrescia, Alessia Morani e giusto appunto Paolo Petrini.
Si spera ora di fare in tempo. Le elezioni sono infatti fissate per domenica 11 giugno e il termine per presentare un Bilancio in regola è fissato per il trimestre successivo, ovvero entro l’11 settembre. Per quella data occorre che dal Governo il segnale verde di approvazione, diversamente la tagliola del Patto di stabilità, oggi rinominato più propriamente pareggio di bilancio, scatterà inesorabile rendendo impossibile la vita a qualsiasi amministrazione dovesse conquistare la fiducia dei cittadini.
Considerata la lunga pausa estiva a cui l’Italia della politica è abituata (l’11 settembre cade a ridosso di un agosto dove nessuno metterà piede a Montecitorio) serve che la Commissioni licenzi il provvedimento come approvato in tempi record, ovvero entro luglio.
Per quanto riguarda la vicenda Guzzini confermata, allo stato, le sole disponibilità del premio assicurativo per circa 230.000 euro a cui sommare altri 200.000 euro straordinari provenienti dalla Regione in qualità di contributo extra. Dopo di che tutto resta legato alla ripresa della trattativa con gli avvocati della controparte e alla disponibilità di Offagna, nel caso dovesse prevalere la lista “Offagna per tutti”, di accollarsi un pagamento rateale aggiuntivo per 10 anni.