𝗟’𝗲𝘅 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗮𝗱 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗻𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝘇𝗮 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 “𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼𝗿𝗲” 𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮𝗿𝗼𝗹𝗶. “𝗦𝗲 𝗙𝗱𝗜 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶𝗮𝗻𝗼, 𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶!”. 𝗜𝗹 𝗱𝘂𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶-𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗼𝗱𝗶𝗼: 𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝟯.𝟳𝟰𝟭 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗹𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮. 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼? 𝗩𝗮𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼
di Sandro PANGRAZI
Da Francesco PIRANI ribadito il si, incondizionato, a progetti aperti alla partecipazione di tutto e a tutti.
Loading ... Loading ... Loading ... Loading ...Confermato, parimenti, il no a prescindere alla sola alleanza con Dino LATINI… intendendo per LATINI la persona fisica e non certo il suo gruppo storico.
Tradotto alla pagina 777: ben venga il tesoretto dei 3.741 voti Civici targati LATINI… ma solo una volta separati dal suo leader, da decapitare sulla pubblica piazza!
Tanto si è tramutato in odio viscerale, l’avversione verso quel che è stato il mondo Latiniano che addirittura, PIRANI e soci vorrebbero, solo ci fosse una strada che lo consentisse, negare al movimento rivale anche la semplice ridiscesa in campo, al fine di contarsi in vista delle Regionali!
Ci fosse la strada… E se proprio non dovesse esserci alternativa- si vocifera attorno al Santuario di Campocavallo – andrebbe pur bene la strada del ricatto financo al Governatore ACQUAROLI!
Fratelli di Italia dovesse rimanere fedele ad appoggiare LATINI? Peggio per loro. Le truppe di PIRANI e ANTONELLI alle Regionali renderebbero il favore, votando convintamente e “in massa” Matteo RICCI!
Insomma, 2.171 anni dopo Catone il Censore, Latini delenda est; su ciò che resta del movimento sparso del sale e i suoi appartenenti rimasti in vita uccisi sul campo o resi schiavi.
Solo in questo modo l’antico piano del 2011 di “Francesco Scipione Marchigiano”, detto PIRANI, dopo un’attesa di 14 anni, potrà dirsi finalmente coronato non lasciando pietra su pietra di quel che fu, per un trentennio ed oltre, Su la Testa e soci.
Insomma, come anticipato sin dal momento delle dimissioni, lo sporco lavoro dell’ex Sindaco – iniziato con l’addio a sorpresa del 5 dicembre – è ancora lontano dal dirsi concluso. Costi quel che deve politicamente costare.
Non potendo in questa fase figurare in prima persona – ufficialmente PIRANI è in vacanza o si diverte a lavare auto per hobby – a metterci la faccia sono i soliti: Sandro ANTONELLI, Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI, Damiano PIRANI e signora, il redivivo Achille GINNETTI (auto convintosi che il pensionamento politico può ancora attendere); in parte sulla stessa linea della Vittoria di Pirro rileviamo persino Stefano SIMONCINI e i due SABBATINI Matteo e Graziano. Ben appollaiato, infine – seppur ufficiosamente, essendo sul punto di attaccare le scarpette al chiodo – anche un sempre attento Graziano PALAZZINI.
Pronto da mesi alla bisogna pure un logo e un nuovo simbolo elettorale, già ribattezzato Progetto civico – Osimo moderata. Un contenitore “affollato”, al momento, dall’anima ginnettiana, dal consenso residuo a PIRANI e dall’apporto delle liste elettorali Osimo al Centro e Rinasci Osimo per un totale di 3.248 voti, oggi molto teorici essendo stati certificati a giugno ’24.
Al di la del dato numerico delle forze in campo nel mondo Civico e di Centro-Destra – come lo scorso anno equilibrato ma pur sempre con ANTONELLI incapace, anche con l’apporto di PIRANI, di operare il sorpasso su LATINI – appare evidente come la partita, col passare dei giorni e l’avvicinarsi all’appuntamento ai seggi, anzichè risolversi, si avvita sempre più su stessa implementandosi di ragionamenti in chiave Regionali.
Proprio da questa evenienza, a nostro modo di vedere, scaturiranno le condizioni, clamorose, che dovrebbero, a fine corsa, portare il voto osimano, racchiuso in pochi mesi tra città e Regione, verso soluzioni clamorose.
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