𝗥𝗲𝘀𝗼 𝗻𝗼𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘅 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗳𝘂𝗴𝗮 𝗶𝗹 𝗗𝗲𝗰𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗶, 𝗹𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗲 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲. “𝗡𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗼, 𝗻𝗲𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝟮𝟱 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗮̀ 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝗶𝗿𝗲. 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗵𝗮 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘃𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮… 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗟𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗶𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗮𝗿 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮”. 𝗩𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝘁𝗿𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗮 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝘀𝗴𝗮𝗿𝗯𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟭
di Sandro PANGRAZI

Come nella peggiore delle ipotesi, Osimo si avvia a percorrere anche l’ultima stazione della auto inflitta via Crucis.
La Passione, secondo il profeta PIRANI, prevede la messa in Croce del Giusto Dino LATINI e la consegna in GLORIO di Gerusalemme ai Romani.
Poco importa se Osimo, nuova Gerusalemme, soffrirà ancora per un lungo decennio le angherie e la cattiva politica che la città di Centro-Destra giustamente teme; importante, anzi l’unica che conterà il 25 e 26 maggio, è mantenere la vendetta che PIRANI ha giurato a LATINI sin dal 2011 e dalla caotica prima fuga, dal Palazzo, del discusso imprenditore delle molle.

Tutto, allora, sempre sia sul punto di compiersi. Come da antico disegno in attesa da 15 anni di essere messo all’incasso.
Obiettivo evidente di Francesco PIRANI non è quello di riconquistare Osimo (missione ufficialmente impossibile per chiunque, foss’anche il Centro-Destra capace di schierare Giorgia MELONI a Sindaco!) ma di vantare su LATINI il compimento della vecchia vendetta, giurata nel 2011 ad un LATINI fuori dalla stanza dei bottoni per il mandato di SIMONCINI, scappando trafelato da Palazzo comunale.

Ma veniamo al ricatto, bello e buono, che PIRANI ha notificato sabato pomeriggio all’intero Centro-Destra osimano nella ormai famosa riunione di Base Popolare al Palace del Cònero.
“Io Francesco PIRANI, detto altrimenti il SCHUMACHER della Val Musone, faccio solenne promessa di restare in disparte e di non disturbare le operazioni politiche in corso, a patto che: 1) nessun partito, lista o movimento accetti di unificare lo sforzo alleandosi con Dino LATINI e/o le sue liste e i suoi uomini; 2) a maggior ragione PIRANI si presenterà in competizione se Dino LATINI o chi per lui (Monica BORDONI o Argentina SEVERINI) dovesse decidere di accettare la platonica sfida per il più inutile dei secondi posti.

Ma cosa accadrebbe nel caso il Centro-Destra e il mondo civico dovessero dividersi, verticalmente, per dimostrare, l’un l’altro, la più inutile delle supremazie?
Semplice: una metà del mondo di Base Popolare verrebbe attratto dal proposito di vendetta di PIRANI, stessa cosa per super Miky STAFFOLANI e il personale gruppetto di favoriti della Coordinatrice di Fratelli di Italia e idem con patate per il mondo Antonelliano di CIUFFO MOSCIO, entusiasta di morire combattendo l’eterno nemico LATINI, piuttosto che affrontare una campagna elettorale senza slanci o passione.

Nel caso sarebbe conseguente il venir meno della disponibilità dell’imprenditrice Sirena ROSCIANI e, sul fronte Forza Italia e company, anche il ritiro della candidatura di Francesco SALLUSTIO.
Rimarrebbero in campo, con la GLORIO plaudente e vincente al primo turno, i soli PIRANI e BORDONI per un confronto accademico senza un senso particolare, salvo il gusto amaro della seguente filastrocca:
“Giro giro tondo, casca Su la Testa, casca pure Osimo… tutti giù per terra!”

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