𝗡𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗹𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟱 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗳𝘂𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗶… 𝗺𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝗽𝗼𝗰𝗮 𝘀𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗼̀ 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮! 𝗟𝗮 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗹 𝟯𝟳.𝟳𝟭% 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗲, 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗟𝗼𝗿𝗲𝘁𝗼 -𝟵.𝟱𝟬%! 𝗡𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 -𝟲.𝟰𝟲% 𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗩𝗮𝗹 𝗠𝘂𝘀𝗼𝗻𝗲 -𝟱.𝟭𝟯%. 𝗦𝗲 𝗶𝗹 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱 𝘀𝗶 𝗮𝗻𝗱𝗿𝗮̀ 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗽𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝘀𝗰𝗵𝗲𝗱𝗮, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲
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Buon compleanno OSIMO OGGI! Soffiamo oggi sulle nostre prime 27 candeline!
Potrà sembrare ripetitivo ma davvero il futuro di OSIMO OGGI sembra legato al filo del buon cuore di quanti ci leggono e seguono con passione fin dal 4 settembre 1998.
Differenza fondamentale: all’epoca OSIMO OGGI aveva un piccolo prezzo di copertina (2.000 lire) da pagare in edicola… oggi le edicole hanno cambiato mestiere per dare spazio al tutto subito e gratis.
Tutto subito non abbiamo difficoltà a regalarlo, ogni giorno, agli osimani e ai nuovi lettori dei dintorni che la Rete ci assicura per fortuna… sul gratis vedete voi… ognuno con la proprie possibilità e desiderio di preservare ad Osimo una delle sempre più rare fonte libere informative in circolazione.
Fin quando sarà opportuno; fino a quando sarà possibile.
Grazie!
ATTENZIONE CARTA RINNOVATA!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!
𝗢𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗜𝗦!
𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲, chiedendolo in Redazione, 𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗢𝗚𝗚𝗜, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼.
INTANTO GRAZIE! 𝗩𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 virtuale 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮.
Grazie!
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Meno 5.01%, in pratica 5 per cento tondo tondo.
Questo il dato maturato alla chiusura domenicale dei 1.576 seggi, risultato fermatosi al 37.71% contro il 42.72% registrato il 20 settembre 2020.
I votanti alle Regionali, al terzo e ultimo step ufficiale del 28 settembre, sono risultati in calo confermando sostanzialmente le previsioni e i sondaggi delle ultime settimane. Flessione reale, a ben guardare, forse superiore di un paio di punti rispetto alle attese degli addetti ai lavori.
A pagare dazio al disincanto dei cittadini e al malessere verso un sistema maturo per essere riformato, un pò tutte le province, a cominciare dalle province più popolose di Pesaro e Ancona, senza peraltro risparmiare il resto del territorio.
Questo il dato ufficiale: Pesaro -5.27% (dal 45.34% al 40.07%), Ancona -5.24% (da 42.96% al 37.72%), Ascoli Piceno -4.81 (dal 41.07% al 36.26%), Macerata – 4.69% (dal 40.51% al 35.82%) e quindi la più virtuosa provincia di Fermo con -4.68% (dal 43.05% al 38.37%).
Per quanto riguarda il nostro territorio di riferimento abbiamo Filottrano -0.59%, Agugliano -0.61%, Numana -3.88%, Ancona -3.94%, Santa Maria Nuova -4.62%, Offagna -4.90%, Sirolo -5.18%, Polverigi -5.78%, Osimo -6.46%, Camerano -7.26%, Castelfidardo -7.60% e Loreto -9.50% per una media Val Musone pari ad un generalizzato -5.13%.
Curiosità spicciole, invece, legate alla partecipazione dei candidati più chiaccherati di questa insolita campagna elettorale. A Porto Sant’Elpidio, Comune di residenza del candidato col vizietto Andrea PUTZU (FdI) il dato narra di -5.71%.
A Fano, patria del candidato Pd sotto inchiesta Renato Claudio MINARDI il calo parziale è invece del -4.70%, mentre Pesaro città – capoluogo dell’ex Sindaco affidopolitario RICCI – la flessione è stata pari al -4.53%.
Restando all’attualità, pare difficile pensare ad un recupero di votanti per la giornata feriale di lunedì che nel 2020, ricordiamo, fu pari ad un corposo 17.03% di votanti aggiuntivi.
E’ lecito pensare, invece, ad un ulteriore calo di almeno 2/3 punti, che abbasserebbe il dato finale – se così sarà – a quota 52%-53%, percentuale entro la quale la forchetta tra ACQUAROLI e RICCI, fatalmente, tende a chiudersi fino a rendere decisivo lo scrutinio dell’ultima del 1.325.689 voti teorici.
Ricordiamo in proposito che lo studio statistico dell’istituto a cui facciamo riferimento, segnala intenzioni di voto quasi alla pari per una soglia sotto il 50% di partecipazione, attribuendo un vantaggio ad ACQUAROLI man mano i votanti dovessero raggiungere e superare, appunto, quota 54%.
Evento oggi lontano ma che scopriremo domani per una giornata, in ogni caso, politicamente appassionante.
Appuntamento a partire dalla chiusura dei seggi, fissata alle ore 15, per un lunedì tutto da vivere.