I 16.000 euro rimborsati alla Confcommercio per le luci di Natale fanno ancora discutere in città. Stavolta a prendere la parola sono le liste civiche con un documento a firma Dino Latini.
“Stigmatizziamo l’opacità dell’operazione Confcommercio che organizza le luminarie di Natale e il Comune a rimborsare oltre 16.000 euro.
Oltre che contestare la procedura che ha visto esclusi tutti gli altri soggetti potenzialmente interessati – attacca Latini – denunciamo come la trasparenza sia andata a farsi benedire. Dopo due mesi si viene a conoscere che la Confcommercio, come una qualsiasi altra società partecipata dal Comune, ha svolto un servizio il cui costo è deciso dalle spese compiute (quasi si piè di lista).
Ora non basta di mostrare le ricevute di pagamento per dire che tutto è regolare, perchè è del tutto pacifico ed evidente che è stato appositamente evitata ogni forma di selezione e di gara.
Il silenzio serbato sull’operazione dalle parti dice molto di quello che è contestabile e che rimane come una sorta di locazione temporanea di Osimo a una Associazione di categoria.
Da un lato il Comune mostra di venire a essere una pubblica amministrazione risolvendo i suoi problemi (finanze) mettendosi nelle mani di privati e dall’altro lato vi è la “pistola fumante” di come la Confcommercio si presti a pieno titolo a compiere, tipo succursale, un’operazione politica targata Partito democratico!
Ecco perchè, ora è più chiaro, difendeva Pugnaloni quando il Sindaco ha elevato le multine da 4 euro a multe belle e buone di 25; ecco perchè – pur essendo Frontini e Polacco osimani – non dicono una parola della crisi del “salotto buono”, quel centro storico sempre più privo di negozi e abitazioni per indigeni; ecco perchè loda l’arrivo di nuovi centri commerciali.
Il suo impegno principale pare essere diventato quello di sostenere Pugnaloni e associati. Purtroppo per il duo Polacco-Frontini questi ultimi – il partito democratico e friends – mostrano quanto sono alla corda in termini di gestione di bilancio; altro che anno del sociale! Il 2017 è stato l’anno della svendita anche delle luminarie natalizie!
Di questo passo suggeriamo ad OSIMO OGGI un controllo accurato, se possibile, di tutte le altre manifestazioni messe in cantiere del Comune, per vedere chi c’è dietro e per cosa.
Diversamente – suggeriscono le civiche – visto il metro con cui ci si è mossi a Natale, in futuro nessuno sarà più in grado di essere certo che ad organizzare una mostra sia l’associazione liberi ciabattini (con tutto il rispetto per la nobile categoria) o il Comune in prima persona, con il rischio effettivo di non essere più cittadini osimani e basta ma, di volta in volta, consociati ai tesserati di questa o quella associazione.
Se questo è il nuovo, preferiamo tornare a vedere, come accadeva un tempo non lontano, le associazioni difendere esclusivamente i propri rappresentati; e quando partecipavano a qualche iniziativa del Comune lo facevano con una sponsorizzazione o contribuzione chiara, pubblica, preventivamente indicata, lasciando al Comune mettere in atto la prestazione del servizio.
Oggi Pugnaloni ha ahi noi ridotto il Comune di Osimo ad una conventicola di persone, qualche raro laico e più numerosi esponenti PD strettamente legati fra loro e per il solo loro; un sistema do ut des che ritengono debba essere imposto a tutti gli altri 35.000 abitanti i quali dovrebbero supinamente accettare.
In ogni caso, a scanso di equivoci, per il Natale 2018, ci proponiamo fin d’ora, come liste civiche – questa la sfida – di fare noi lo stesso servizio offerto quest’anno… ma con un ribasso del 30% rispetto a quanto rimborsato a Confcommercio dal Comune”.