SENATO DELLA REPUBBLICA: SCEGLI IL TUO CANDIDATO!
- Giuliano PAZZAGLINI, Lega (47%, 40 Votes)
- Mauro COLTORTI, 5 Stelle (36%, 31 Votes)
- Piergiorgio CARRESCIA, PD (14%, 12 Votes)
- Bruno PETTINARI, Leu (3%, 3 Votes)
Total Voters: 86
CAMERA DEI DEPUTATI: SCEGLI IL TUO CANDIDATO!
- Tullio PATASSINI, Lega (45%, 42 Votes)
- Daniela TISI, 5 Stelle (31%, 29 Votes)
- Flavio CORRADINI, PD (14%, 13 Votes)
- Argentina SEVERINI, Leu (10%, 9 Votes)
Total Voters: 93
Argentina SEVERINI (Leu) e Giuliano PAZZAGLINI (Lega) i beneficiati, rispettivamente per Camera e Senato, dal sorteggio in Prefettura per la stampa delle cartelle elettorali.
I due candidati (e rispettivi partiti) figurano infatti stampati in alto e a destra nella cartella, insomma ad altezza ideale per apporvi la fatidica croce di preferenza, risultando tecnicamente i più visibili.
Infatti mentre tutti gli altri candidati – 10 alla Camera (sostenuti da sedici fra liste e partiti) e 12 al Senato (sostenuti da 18 simboli diversi) – dovranno essere cercati ed individuati sulla scheda dall’elettore, la SEVERINI e PAZZAGLINI risulteranno naturalmente visibili per una innata questione di comodità legata alla funzionalità della vista.
Fateci caso aprendo a caso una pagina di giornale o un libro: dove “cade” l’occhio per primo? In alto e a destra.
Una ultima curiosità, per i lettori più tecnici, dedicata alla modalità di voto.
I partiti, tutti i partiti uniti, senza distinzioni di programma, notoriamente a caccia di preferenze (traducibili in rimborsi post elettorali un tanto per ogni voto ottenuto) hanno sottoscritto con la nuova legge elettorale Rosatellum che i simboli dei partiti debbano comparire, stampati, ben tre volte più grandi rispetto al nome del candidato.
Per quale motivo? La legge, per aggiudicare correttamente la preferenza di ogni singolo elettore, prevede che la X venga apposta sia sul nome che sul partito che lo appoggia.
Nel primo caso, però, il voto verrà ascritto al solo candidato; nel secondo varrà sia per il candidato che per il partito.
Bene, fare in modo che il logo del partito sia visibile tre volte di più serve proprio a favorire questo meccanismo di attrarre, con il voto (comunque garantito al candidato) anche i ricchi rimborsi da dividersi, proporzionalmente, da buoni amici, tra tutte le liste che oltrepasseranno la soglia dell’1%.
Ultima nota. Oltre che meno visibile, fare una croce su uno spazio stretto e lungo, con il pericolo di debordare e magari invalidare il voto, è una operazione non semoplicissima anche a tanti giovani… colti alla sprovvista. Figuriamoci gli anziani che verranno, tutti, “consigliati” dalle famiglie di votare il simbolo senza tanti altri scarabocchi.
E buona notte!