Per il Sindaco, ospite a sorpresa di RMM, consueta esibizione in “puro slang osimanu”
“Buongiorno a voi e grazie per l’ospitalità. Un grande in bocca al lupo a questa nuova televisione con sede nella nostra città. Sarà nostro onere accogliervi a Palazzo municipale per conoscervi meglio… Sono orgoglioso che la sede di questa nuova emittente sia nella nostra città; avere a disposizione una tv per raccontare Osimo è qualcosa di veramente speciale… ecco perchè noi siamo con voi e vi aiuteremo quando voi lo riterrete opportuno”.
Col consueto slang che indulge con naturalezza alla parlata in perfetto osimano di campagna, Simone Pugnaloni domenica mattina ha tenuto a battesimo la neonata radiovisione RMM (Radio Marche nel mondo, canale digitale 606) con sede all’Aspio.
Nel quarto d’ora di intervista al miele Pugnaloni è sembrato a proprio agio e, a parte la sbandata in apertura – onere invece di onore – si è ben calato nei panni del Sindaco da “paesotto” o cittadina da quasi 30.000 abitanti, come il suo intervistatore, bontà sua, ha simpaticamente definito Osimo.
Nulla di particolarmente interessante è invece stato snocciolato agli osimani che si sono presi la briga di ascoltare; a parte l’auto attribuzione di meriti su grotte e mostre ereditate dalla passata amministrazione, Pugnaloni ha badato più che altro a mettere le mani avanti se, come ormai evidente, non riuscirà a concludere il mandato senza neanche tagliare il nastro di tante opere più volte promesse.
“Mi sono speso molto per i lavori pubblici – ha spiegato Pugnaloni elencando i buoni propositi con cui proverà a lastricare la campagna elettorale 2019 – lavori che stanno partendo, spero. In particolare l’augurio è che sei milioni di interventi in edilizia scolastica, viabilità e impianti sportivi possano vedere la luce prima della conclusione del mandato. Questa amministrazione ha fatto, ha inaugurato e vuole finire a fare per quando si ripresenterà al giudizio della cittadinanza osimana. Quindi tutto questo non deve restare solo una promessa – chiosa Pugnaloni – ma trasformarsi in fatti concreti”.
Chicca finale sottolineata, in realtà, ad inizio intervista:
“Qualcuno dice che pensavo all’impegno politico e mi sentivo Sindaco – minaccia il Primo cittadino restando serio come se credesse effettivamente all’aneddoto – già nel grembo di mia madre…”.
Come dire un altro onere, questo autentico. A carico di tutti gli osimani!