L’agente, in forza all’anticrimine del Commissariato di Osimo fino a due anni, destinatario (con la sorella e un altro poliziotto di Civitanova Marche) della misura cautelare di dimora e firma toccata ai 28 falsi vaccinati dell’infermiere Luchetti. 7 arrestati e 72 sotto provvedimento, l’inchiesta del Paolinelli potrebbe non essersi ancora conclusa
Anche un agente dell’Anticrimine, in forza per anni e fino al 2020 presso il Commissariato di Osimo, tra i 28 destinatari delle misure cautelari emesse dalla Procura di Ancona per il filone bis delle false vaccinazioni.
All’attenzione della firma del Gip Carlo MASINI (su richiesta del Pm Ruggiero DICUONZO) è finito, tra gli altri, anche Leonardo DELLA MORA, 49 anni, domiciliato a Loreto, agente presso la Polizia di Stato di Osimo, nonchè addetto, fino ad un paio di anni fa, alle attività investigative.
Il poliziotto è finito nei guai in seguito ad intercettazioni, a random, messe in atto dallo Stato negli ambienti notoriamente anti vax. Una pesca “a strascico” che, come ben sanno i nostri pescatori, consiste nel gettare le reti sul fondo del mare, in una zona notoriamente popolata di pesci, e trainare il tramaglio alla cieca, sperando di avere buona fortuna.
Un metodo di pescare decisamente distruttivo per l’eco sistema, dragato a tutti gli effetti di tutto ciò vive e si muove nel profondo del mare, ma discretamente redditizio per i pescatori; e per i Pubblici ministeri, pescatori di preziose notizie di reato altrimenti sconosciute.
E’ in questa trappola, non intuita professionalmente dal poliziotto osimano, che Leonardo DELLA MORA è inciampato pesantemente mettendo così a forte rischio, più degli altri 27 accusati, il mantenimento della divisa.
Tutto è iniziato in corrispondenza dell’obbligo vaccinale, emanato dal Governo a partire dal 15 dicembre scorso, riservato ai soggetti che prestavano la propria attività lavorativa in settori particolarmente esposti, forze dell’Ordine comprese. Quasi 50.000, decisamente troppi, gli agenti – tra poliziotti, carabinieri e finanzieri – che, alla data, risultavano non coperti dal vaccino.
Tra questi, oltre a DELLA MORA (nel frattempo vincitore di concorso e promosso a vice Ispettore, nonchè trasferito presso il Commissariato di Civitanova Marche) anche un altro agente di Polizia, pure vice Ispettore, in servizio a Civitanova Marche, autentica capitale dei falsi vaccinatori.
La sorte toccata a DELLA MORA (e parimenti alla sorella maggiore Nadia, 50 anni, pure residente a Loreto, fermati insieme nel blitz dell’altra mattina firmato Squadra Mobile) si è così estesa, fino a condividerla, anche al collega Alessandro ROMAGNOLI, 59 anni, in forza a Civitanova Marche ma residente a Tolentino.
File rouge per entrambi i vice Ispettori, stando alle precisa ricostruzione messa insieme dagli investigatori, il ristoratore civitanovese Daniele MECOZZI, 45 anni, titolare dell’hotel ristorante “Casablanca” di Civitanova Alta e soprattutto riconosciuto intermediario tra la clientela no vax e l’infermiere falconarese LUCHETTI, snodo principale dell’operazione anti vaccino messa in piedi al “PAOLINELLI” di Ancona.
Per cercare di sviare eventuali intercettazioni, MECOZZI avrebbe consigliato la clientela ad utilizzare il gergo relativo alla propria attività, insomma un codice legato alla ristorazione, così ascoltato in diretta e acquisito agli atti.
“Su sta cena, lì nell’eventualità ce se può aggiungere delle altre persone, oppure no?” – chiede uno degli vice Ispettori a MECOZZI.
E quest’ultimo: “Si, i posti ce sta”.
Ed ancora i poliziotti: “Adesso come funziona il ristorante tuo? Bisogna fa una prenotazione on line?”.
MECOZZI: “No no, basta che vieni su, lo accompagni. Vieni su insieme a lui, tutti e due”.
Di nuovo uno degli agenti: “Faccio la prenotazione per tutti e due i tavoli, perchè io sarei obbligato a fare la prenotazione entro sabato (11 dicembre, NdR.) Capito?”.
Chiara, per gli investigatori, indicando la data, il riferimento all’allora prossimo obbligo vaccinale che sarebbe entrato in vigore, per gli operatori delle Forze dell’Ordine, a partire da mercoledì 15 dicembre 2021.
E a falsa vaccinazione avvenuta – nel caso dei poliziotti, persone fidate di MECOZZI, anche con pagamento posticipato alla settimana seguente – altre intercettazioni a go go.
Ascoltate questa, di giovedì 23 dicembre 2021, sempre da parte di uno degli agenti al referente MECOZZI: “Senti, ti ho lasciato una lettera lì alla reception (hotel Casablanca, NdR.)”.
Peccato che entrambe le utenze telefoniche fossero da tempo sotto controllo, senza che nessuno sospettasse nulla. Tanto che non mancavano le sottolineature scherzose, quasi amicali, di MECOZZI all’agente: “Ma tu hai rotto le scatole con queste lettere d’amore!”.
In realtà non erano lettere d’amore ma buste contenente soldi in contanti, in genere dai 300 ai 400 euro a mancata prestazione. La somma incassata, poi, veniva depurata della percentuale pattuita con l’infermiere LUCHETTI (in genere 100 a cliente) e il resto consegnato all’infermiere, sempre in busta da scambiarsi in qualche centro commerciale della Baraccola, al Mc Donald come al Globo, al Mirum come al centro stesso Paolinelli in almeno una occasione.
Questi i 28 destinatari delle misure cautelari emesse dalla Procura di Ancona. Dovranno sottostare all’obbligo di dimora nel proprio Comune e di firma in un posto di Polizia, oltre al divieto di lasciare la propria abitazione dalle 21 alle 6 del mattino successivo. Trattasi di Antonella ANTONINI, 52 anni (San Severino Marche), Michele AZZOLINI, 51 anni (BOLOGNA), Karolina Magdalena BADERA, 39 anni (PORTO SANT’ELPIDIO), Enrico BIAGETTI, 22 anni (San Severino Marche), Omero BUSCARINI, 60 anni (Civitanova Marche=Alessio Anouar CHOUINE, 31 anni (Civitanova Marche), Giuseppe CIAVAROLI, 58 anni (Tolentino), Leonardo DELLA MORA, 49 anni (Porto Recanati), Nadia DELLA MORA, 50 anni (Loreto), Barbara FALANGA, 31 anni (Torre del Greco), Tonino Rossi FINARELLI, 44 anni (San Giovanni Lipioni), Eleonora LONGINO, 51 anni (Falconara Marittima), Silvia MALARA, 50 anni (Bologna), Salvatore MARINO, 41 anni (Montecosaro), Gerry MECOZZI (fratello maggiore del procacciatore Daniele), 50 anni (Civitanova Marche), Paolo PADOVANO, 59 anni (Porto Recanati), Damiano PETTINARI, 26 anni (Senigallia), Felice PIZZOLORUSSO, 66 anni (Andria), Mauro POLUCCI, 65 anni (Sarnano), Alessandro ROMAGNOLI, 59 anni (Tolentino), Marika SCARPECCIO, 40 anni (Tolentino), Silvia SCHIAVIO, 50 anni (Ancona), Moreno SERRANI, 53 anni (Ancona), Daniel SHEHI, 26 anni (Civitanova Marche), Luca TORDELLI, 34 anni (Porto Recanati), Gabriela TRIFAN, 41 anni (Porto Sant’Elpidio), Laura TRIFAN, 41 anni (Porto Sant’Elpidio), Antonio VOLPE, 37 anni, Porto Recanati).
Inutile dire che i due agenti sotto indagine rischiano grosso, più degli altri 26, dovendo rispondere, oltre a quanto ravvisato dal provvedimento di garanzia, anche di reati specifici legati alla funzione di pubblico ufficiale. Le divise, fonte del tentato sotterfugio di dotarsi del green pass, appaiono davvero legate ad un tenue filo.