BASTA CON LE BENEMERENZE CLIENTELARI, SI ANNULLI IL PREMIO!
SE LUNA RIFIUTA L’ATTESTATO, ALTRI PENSANO DI RESTITUIRLO…

BASTA CON LE BENEMERENZE CLIENTELARI, SI ANNULLI IL PREMIO! SE LUNA RIFIUTA L’ATTESTATO, ALTRI PENSANO DI RESTITUIRLO…

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Premi consegnati senza la motivazione, nominativi dimenticati e altri inseriti in extremis. Il momento civico è ormai diventato uno spazio di partito gestito, oltretutto male, ai fini delle future campagne elettorali! Mai come quest’anno si è assistito al fiorire di una sgangherata disorganizzazione senza capo, ne coda. Si faccia basta!


Noiosa, svilita, antica (ma nel senso peggiore del termine). L’annuale cerimonia per la consegna delle civiche benemerenze 2021 mai come in questa raffazzonatissima edizione ha mostrato la corda e tutti i segni di un invecchiamento tanto precoce quanto rapido.
La formula del premiare tutti ad ogni costo, anche per la seconda o terza volta, ha ormai del tutto violentato il senso di una manifestazione che negli anni ’70 era nata e proseguita con l’idea di premiare un solo osimano l’anno, sempre che i 365 giorni passati avessero avuto nominativi in grado di essere proposti all’applauso della città.
Così ci furono anche anni in cui gli attestati non vennero consegnati per la semplice oggettiva mancanza di… eroi da premiare! Non un male per forza, anzi un bene che valorizzò il premio per l’anno e le edizioni successive.
A comprenderlo, utilizzando l’unico metro possibile, ovvero quello del cittadino, ci vorrebbe poco; dal punto di vista della politica, invece, il concetto muta radicalmente aspetto: tante più sono le persone chiamate sul palco e tanto più consenso, diretto o indiretto, pioverà in cassa ai munifici elargitori di targhe (poche o nulla da qualche anno), medagliette d’oro (del tutto scomparse da tempo) e soprattutto molta carta sporcata con parole a caso (cosiddette pergamene) oltretutto neanche di grande qualità e molte volte persino prive delle motivazione!
Moltiplicando per almeno 5 il numero dei premiati delle ultime edizioni (in tutto almeno una cinquantina le persone coinvolte) e moltiplicando ancora il numero ottenuto per i cinque anni di una qualsiasi Amministrazione, si è calcolato che variano dai 1.000 ai 1.500 voti i possibili consensi da considerare utili al prossimo giro, senza neanche bisogno di fare campagna elettorale!
Insomma un autentico businnes della medaglia, consumato a spese di quello che dovrebbe essere, in teoria, il momento partecipativo più alto dell’anno; obiettivo in realtà storicamente colto rarissimamente.
Quest’anno PUGNALONI si è addirittura scusato in anticipo per uno spettacolo al limite dello scandalo e le Liste civiche, ugualmente, avevano addirittura posto in programma elettorale 2019 l’abolizione del premio, sostituendolo con il ritorno all’antico di un solo nominativo, possibilmente scelto dagli osimani stessi.
Aspettando Godot, non resta che tirare le somme di quanto amaramente ammirato.
Detto ampiamente della vicenda TAMBERI per l’ennesimo scippo di Ancona verso la “campagna” con una manovra addirittura di partito che grida “vendetta” e ribadita la gravità di quanto, a fin di bene, si è orchestrato tra Commissariato e Comune inventando persino una operazione mai avvenuta, per tacere del Carabiniere eroe per aver fatto il proprio dovere… insomma sottolineato i momenti eticamente più gravi… ce ne sono molti altri da svelare ai poveri osimani cui, magari, senza starci a pensare su troppo, la festa in piazza sarà persino piaciuta!
Su tutti i momenti negativi ulteriori, la vince di gran lunga il caso di Fabio LUNA, geometra, da sempre in forza all’ufficio Tecnico comunale e probabilmente vista l’età e gli anni di lavoro (62 anni compiuti e 42 di “marchette”), in procinto di salutare la compagnia per la meritata pensione. Insomma la condizione ideale per rifiutare la benemerenza che il Sindaco PUGNALONI avrebbe voluto conferirgli, pergamena però restituita al mittente così da aggiudicarsi il primo caso, in mezzo secolo, nella sfortunata storia della civica onorificenza.
Contattato sulle motivazioni del “gran rifiuto” Fabio LUNA ha preferito trincerarsi sul classico no comment lasciando a PUGNALONI l’onere della prima mossa che non c’è stata.
Così non resta che ipotizzare, ragionevolmente. Si dice che Fabio LUNA, da 5 anni Presidente regionale del Coni e di recente riconfermato al vertice dello sport marchigiano, utilizzi troppo abbondantemente i bonus che la sua carica gli consentono di decurtare alle ore di lavoro con squadra e righello.
Altri vociferano, invece, che alla base del no ci sia i’insopportabilità della convivenza con PUGNALONI stesso e i suoi uffici, campioni di “angherie” sui sottoposti non perfettamente allineati e coperti ai desiderata del boss. Qualcuno tira in ballo la vicenda TAMBERI, conteso tra Osimo e Ancona con quest’ultima vincitrice… tanto che venerdì Fabio LUNA, correttamente, era ad Ancona a premiare Gimbo piuttosto che in piazza ad applaudire se stesso. Gli ultimi, infine, pure accreditati, giurano sulla voglia del geometra e Presidente CONI di aggiudicarsi un record e quindi di risultare il primo a rifiutare il premio. Scegliete voi l’ipotesi che ritenete più vicina alla realtà.
Ma anche con il caso LUNA non si completa il ciclo delle brutte figure messe insieme, da record, dalla Giunta PUGNALONI. Per una pergamena rifiutata… molti altri, almeno un paio di premiati, per giorni hanno seriamente pensato di restituire una onorificenza troppo poco onorifica! Per carità nessuno pretendeva chissà cosa, ad un premio ricevuto non si guarda troppo in bocca… purchè almeno, però, il premio stesso racconti di se stesso e il motivo per cui è stato conferito.

Benemerenze 2021, edizione da dimenticare

Anche da questo punto di vista, incredibile ma vero, si è registrato il vuoto assoluto! Una macchina comunale certamente improvvisata, non adeguata e lasciata al lavoro di personale inadeguato guidato da Assessori totalmente fuori contesto, è riuscita a partorire, ad esempio sulle simil pergamene alla memoria, il topolino di un documento stile naif, del tutto anonimo, privo di qualsiasi motivazione qualificante il premio stesso!
“A Pinco Pallo – è scritto – un riconoscimento alla memoria”. Come, quando e perchè fate voi… a piacere!
E c’è ancora dell’altro, purtroppo. Se LUNA non ha gradito e altri avrebbero voluto ritornare indietro l’attestato, c’è dell’altro mistero sulla sorte toccata, 26 anni dopo la scomparsa, al “mitico”, così era stato annunciato dall’Amministrazione, professore liceale di Italiano Marino MARINI. Annunciato e poi di fatto depennato senza spiegazione pubblica alcuna!
Per tacere, infine, dei premiati “di scorta”, ovvero dei due benemeriti persino dimenticati e richiamati in extremis: l’elettricista in pensione Sergio MOSCA e l’osimano volante Gaetano SCHIMMENTI, atleta paralimpico, medaglia d’oro a Melbourne 2019 nella staffetta 4×100 ai Global games riservati alle persone con disabilità intellettiva; ma non per questo – cara Amministrazione comunale – di serie B.


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