Gli osimani hanno scelto per ben due volte da chi farsi governare; ora i dem dimostrino di esserne capaci
“Le Liste Civiche, che ora parlano di zero tasse e contributi a fondo perduto, cosa hanno fatto realmente quando erano al Governo della città?”.
A porsi l’interrogativo, dopo due elezioni vinte al pelo ma vinte e soprattutto dopo 6 anni di amministrazione di Osimo, è il partito Democratico a nome del gruppo consiliare.
Le nuovi vergini della politica si sono poste l’interrogativo a mezzo comunicato stampa che qui riproduciamo:
“Addizionale 2013: l’aliquota era al livello massimo dello 0.8% con esenzione per i soli redditi fino a 10.000 euro. Nessun azzeramento.
IMU 2013: li Liste Civiche hanno aumentato l’aliquota base (dello 0.765) per quasi tutte le categorie catastali (0.9% per immobili di società, o.96% per le aree fabbricabili, 1% per le seconde case). Anche qui nessun azzeramento, anzi aumento.
N.B. Nel lontano 2012 l’opposizione di allora (tra cui figuravano Simone Pugnaloni e Paola Andreoni) aveva proposto un emendamento per una riduzione (a parità di gettito, sottolineiamolo) dell’aliquota sull’abitazione principale. Le Liste Civiche che hanno fatto? Ovviamente hanno votato contro.
Sapete quanto ha incassato il Comune di Osimo con imposte, tasse e tributi (titolo I) nel Bilancio 2013? 22 milioni e 75.000 euro. Non ci risulta che Liste Civiche abbiamo mai azzerato tali entrate, nel nel 2013, ne negli anni precedenti in cui hanno governato Osimo, nonostante ci siano state crisi economiche importanti, come nel 2009, quando il Pil italiano è crollato a -5%.
Non solo le Liste Civiche non hanno mai diminuito, ne azzerato le tasse durante il loro mandato ma anzi hanno aumentato in maniera esponenziale l’indebitamento del Comune di Osimo. All’inizio del 2009 sulle spalle della città gravava un debito gigantesco di oltre 33 milioni di euro, solo in parte ridotto a 22 durante l’Amministrazione Simoncini.
L’Amministrazione Pugnaloni ha portato il debito del Comune a soli 6 milioni di euro.
Con quei 33 milioni di debito del 2009 è stata per caso fatta la strada di bordo? Infrastruttura fondamentale per la città. Macchè!
Le Liste Civiche hanno cementificato, hanno incassato oneri di urbanizzazione in periodi di vacche grasse ma sono state capaci di realizzare solo piccoli tratti stradali, scollegati tra loro, lasciandoci in dote lavori mai completati e fidejussioni rivelatesi false.
E questo nonostante la privatizzazione di Astea con cui hanno incassato 14 milioni di euro totalmente sperperati, per poi essere costretti ad accendere un novo mutuo da 8 milioni per ricapitalizzare l’azienda.
Una ingegneria finanziaria davvero “notevole” – tutte documentabili – come le proposte al Bilancio che ora propongono”.
Fin qui il dettagliato documento Pd, perfetto atto di accusa della controparte un tempo al Governo cittadino… non fosse per il particolare che i problemi lamentati erano noti sia nel 2014 (quando il Pd e suoi cespugli sottrassero come sappiamo una elezione già aggiudicata dagli osimani) che nel 2019 (quando con quasi lo stesso sistema di cinque anni prima) hanno concesso il bis.
Avendo accettato la sfida elettorale e non essendo concesso a nessuno scegliersi i problemi da risolvere, è chiaro che gli osimani hanno demandato Pugnaloni e compagni quale classe politica più affidabile cui chiedere la soluzione.
Oppure il Pd si dichiara impotente ad agire e preferisce polemizzare ma lasciare le mille questioni irrisolte, della Osimo di oggi e di quella che verrà, ai futuri amministratori ‘24?