Dilapidato dal Sindaco uscente un vantaggio di 5.756 voti (!) per poi perdere al ballottaggio di 7.316. L’insegnamento pone a rischio l’alleanza 2024 su Osimo che le Liste civiche avrebbero valutato. Riazzerato, di fatto, il quadro politico cittadino
Come è possibile raccogliere 10.003 al primo turno e perdere al ballottaggio di un fronte ad un avversario capace di metterne insieme solo 9.916? Se lo chiedono da ieri pomeriggio a San Benedetto del Tronto e da oggi in tutto il mondo politico italiano, specie, ovviamente, quello di Centro-Destra chiamato a pagare un si dolorosissimo conto.
La prima risposta è nel calo drammatico di affluenza che, da sempre, dall’istituzione della legge per l’elezione diretta del Sindaco (1995) premia l’elettorato di Centro-Sinistra rispetto a quello antagonista. Nel caso, storico, di San Benedetto del Tronto, in 5.456 cittadini hanno preferito una bella ottobrata al mare ad un noioso passaggio al seggio, appena visitato due domeniche prima!
Eh si perchè da sempre l’elettore di Centro-Destra non si degna della fatica di farsi vedere due volte in due settimane e ritiene il proprio compito abbondantemente esaurito andando al voto, al massimo, nella prima, inutile, domenica di voto!
Mi chiedo: ma, fatica per fatica, perchè non andare in cabina solo al ballottaggio? L’elettore non figurerebbe troppo spremuto dalla fatica e almeno parteciperebbe per eleggere qualcuno a rappresentarlo e non il contrario…
Ovvio che l’errore culturale è tutto e solo dei partiti di Centro-Destra che si aspetterebbero, inultimente, un comportamento simile all’atteggiamento all’elettore di Centro-Sinistra, in genere disponibile a votare al ballottaggio anche… l’amico della moglie (!) pur di non lasciar vincere l’altra parte politica.
Ma torniamo a San Benedetto del Tronto, città tra le principali, non foss’altro per il turismo che vi ruota molti mesi l’anno, nel panorama regionale. L’Amministrazione uscente, rappresentata dal sindaco Pasqualino PIUNTI, sfonda il 3 e 4 ottobre il muro dei 10.000 voti attestandosi a quota 44.45%, un soffio dalla vittoria al primo turno; tanto che l’avversario, l’imprenditore Antonio SPAZZAFUMO, forte di cinque liste civiche, si piazza secondo ma lontanissimo, quasi invisibile col 19.06% dei consensi pari a 4.452 voti. Per intenderci molto meno della metà!
Eppure a San Benedetto del Tronto, domenica e lunedì, anche l’impossibile matematico si è ribaltato di fronte alla logica che vuole, per arrivare prima a 50, più conveniente partire dal chilometro 19 rispetto a chi, bello e fresco, prende il via già in vista del traguardo, a quota 45!
Cosa è successo allora nella città adriatica? Che i 444 voti del Centro siano andati al mare e che in spiaggia, a prendere il sole splendido splendente, gli ex Dc abbiano trovati centinaia di amici e colleghi di Forza Italia (almeno 200) e, soprattutto, 450 amici della Lega e 553 fratelli, anzi Fratelli d’Italia! Morale della conta? I 10.003 voti andati a PIUNTI ai primi di ottobre, a metà mese sono rimasti in 8.356… pur sempre il doppio dell’avversario, avranno pensato quelli di Centro-Destra tra un’antipasto di mare e l’immancabile frittura.
Il doppio un emerito cavolo! Nel frattempo i civici di SPAZZAFUMO, forti indubbiamente del sostegno di tutti gli altri partiti e movimenti interessati al voto, tra cui i molti cuckold di prima, hanno provveduto all’autentico miracolo di raddoppiare, anzi più che raddoppiare, come Gesù, i propri consensi.
Niente pesci (mangiati tutti dagli elettori assenti in cabina ma presenti al ristorante) ma tanti pani ammuffiti da trasformare in brioches fragranti o stuzzicanti bruschette scottadito. Risultato i 4.247 consensi prima hanno raddoppiato e raggiunto PIUNTI a quota 8.494 per poi tracimare ogni argine difensivo e tagliare il traguardo a quota 9.916!
Per gli amanti dei numeri ulteriori si può dire che SPAZZAFUMO ha beneficiato, tra un turno e l’altro, di 5.669 consensi in più… mentre il Sindaco uscente ne ha persi 1.647 per un saldo negativo di 7.316 voti cambiati di casacca in 14 giorni, al bel ritmo di 523 al giorno, tutti i giorni!
Sfidiamo qualunque candidato al mondo a far meglio, ovvero peggio, di PIUNTI. Un politico, ormai ex, condannato in eterno al peggior record a cui un pubblico amministratore possa ambire.
Pensierino finale allarmante, trasportato su Osimo: se in vista del 2024 la mezza idea dei Civici e del Centro-Destra era, fino a ieri, quella di deporre le armi, insabbiare le asce e provare una riedizione elettorale del LATINI ’99 (che durò poco ma si rivelò vincente) come autoconvincere i promessi sposi a tornare ad unirsi in matrimonio?
Perdere per perdere, si sa, è molto meglio farlo affogando nelle tempestose acque dell’Oceano piuttosto che imbarcare acqua a bordo di un battello galleggiante in un banale bicchiere… insomma se la capacità dei partiti del Centro-destra di governare i propri voti è quella vista a San Benedetto del Tronto (e non solo) tanto vale avvisare gli invitati dal ritenersi liberi per le domeniche ultima di maggio ’24 e prima di giugno. Questo matrimonio, tutto sommato, sarebbe meglio non da fare…