CRISI NELLA NOTTE
LA CINESE PORTA VIA
ANCHE BENEDETTO SPINSANTE

CRISI NELLA NOTTE LA CINESE PORTA VIA ANCHE BENEDETTO SPINSANTE

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Con morte del 67enne fruttivendolo salgono a 10 i decessi in città attribuibili al Covid


Dopo il ristoratore Tarcisio Morbidoni (69 anni) anche il fruttivendolo Benedetto Spinsante (67 anni) non ce l’ha fatta.

La notte scorsa l’uomo, ricoverato a Torrette da qualche giorno per gli esiti del virus combinato a patalogie pregresse, è purtroppo spirato dopo un rapido peggioramento del quadro clinico che ormai contraddistingue la gran parte delle morti con cinese.

A darne notizia, così come dell’avvenuto contagio, la figlia Martina, pure positiva al Covid al pari della mamma.

Benedetto Spinsante, 67 anni

“Purtroppo – racconta la ragazza – questa notte alle 3 mio padre se n’è andato. Ha lottato fino all’ultimo ma il male che aveva e questo maledetto virus si sono uniti e l’hanno sconfitto. 

Ringraziamo tutti, ma veramente tutti, coloro che ci sono stati accanto in un momento così delicato. Ringraziamo gli amici che l’hanno fatto sorridere e anche gli altri che l’hanno fatto arrabbiare mantenendo così il suo spirito sempre combattivo”.

Effettivamente non solo quanti frequentavano il negozio di via Aldo Moro piangono la dipartita di un uomo descritto come grande lavoratore, attaccato alla famiglia per la quale si è sempre speso da buon padre di famiglia.

“Adesso preghiamo per la pronta guarigione di mia madre (ricoverata a Torrette nello stesso reparto di Benedetto Spinsante) che sta abbastanza bene, eccezion fatta per la febbre che non accenna ad andarsene”.

Il negozio di frutta e verdura in via Marco Polo

Per Benedetto Spinsante, al pari delle migliaia di morti da cinese, non ci saranno funerali, almeno per il momento.

La salma del commerciante di frutta e verdura verrà cremata e solo allora restituita alla famiglia per una degna commemorazione, quando sarà possibile.

Sul fronte virus, intanto, divergono le condizioni di salute dei due ex Sindaci da tempo ricoverati a Torrette. Se per l’ultimo dei due le condizioni appaiono abbastanza rassicuranti (tanto da lasciar ipotizzare di essere ormai sul punto di poter lasciare l’ospedale) non altrettanto può ancora dirsi per il primo ex amministratore, sempre in condizioni stabili ma critiche.

Con la morte di Spinsante salgono ormai ad una decina i casi ufficiali in città di morte da cinese. Almeno quattro volte tanto i positivi e oltre 300 quanti sono costretti ad osservazione domiciliaria.


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