CUP, PROVE GENERALI DI TAGLIO
A PARTE QUALCHE POST SU FB
GLI OSIMANI SENZA REAZIONI
Lunghe attese. Anzi l’idea di doppie lunghe attese! E quanto gli osimani, dopo le prove generali della settimana scorsa attorno al Cup, al solito in gran silenzio, hanno iniziato a sopportare in nome della buona qualità della salute… di altri marchigiani!
Avere un Partito democratico gradito solo al 21,47% degli elettori osimani (contro una media regionale del PD attestata sul 35,13% dei marchigiani) fa automaticamente si che nelle scelte gli osimani tutti, anche il 21,47% fedele all’Ulivo, paghino il prezzo di essere tra i primi, intesi come comunità, sacrificabili senza grossi costi elettorali.
In fin dei conti, se dopo aver sottratto tutto il sottraibile, ad Osimo verrà presto fatto mancare anche il servizio Cup (ce
ntro unico di prenotazione) attivo con quattro persone presso l’ormai ex S.S. Benvenuto e Rocco, cosa potrebbe accadere al Partito Democratico regionale in termini di ripercussioni?
Nulla. Assolutamente nulla. Al massimo il 35.13% del dato 2015 potrà scendere al 35% del 2020… direbbe Totò squisquilie, pinzillaccare… nulla in grado di turbare l’egemonia al governo regionale di Ceriscioli e soci.
Tutto al più, al massimo, il 21.47% dei Piddini osimani potrebbero sollevare un sopracciglio e sussurrare… ohibò e il partito scendere al 21% o anche il 20% in un territorio dove, con la cometa Pugnaloni ormai avviata a scomparire tra le galassie del caso, il Pd ha sempre ottenuto molto poco. O niente.
Giusto dunque porre a carico degli eretici osimani il peso dei vantaggi che altre popolazioni regionali (su tutti il Pesarese ma anche l’Ascolano, beneficiati dalla politica figli & figliastri ordita dai Dem) si trovano già ad assumere… al punto da consentire a Ceriscioli di poter vantare a Roma “l’esempio marchigiano” quale ricetta ottimale da proporre in campo sanitario alla voce costi-benefici-qualità.
In questa ottica risparmiare, tutti insieme, ben quattro stipendi di amministrativi Asur, anzi cinque come vedremo, potrebbe costituire l’ennesima ciliegina da apporre su una torta già zeppa di canditi e pan di Spagna, indigesta agli osimani e agli diabetici assertori di altre possibili sanità.
La novità alle porte, dunque, è già nota ai cittadini che la scorsa settimana hanno avuto necessità di prenotare un esame, pagare il ticket e/o fare ritorno… in coda per ritirare gli esiti del controllo.
Ebbene di punto in bianco e per un paio di giorni le quattro impiegate attive al Cup sistemate presso l’ospedale, sono sparite, dirottate, sembra, su Ancona. Al loro posto la Asur ha inviato… nessuno e trasferito il servizio presso il Poliambulatorio di Piazza del Comune.
Ma anche qui la sorpresa era appena dietro l’angolo! Il personale inviato a settembre da Ceriscioli, ovvero un’unica impiegata peraltro sfortunatamente ammalatasi di una grave forma di raffreddore dopo appena qualche giorno, non è più stata rimpiazzato!
Al suo posto, mentre già i primi osimani affollavano l’atrio allungando la coda, la dirigenza del poliambulatorio ha piazzato una infermiera, sottratta tanto per cambiare ai propri compiti, per consentire di smaltire le richieste di tanto popolo… quotidiano.
Popolo che oggi, con l’avvio di una nuova settimana, è restato a guardare avendo l’Asur pensato bene di porre stop alla prova e tornare alla normalità.
Cosa potrà accadere, ora, per sollevare, almeno in parte, i disagi clienti? Considerando che le campagne elettorali per il rinnovo di Governo e Comune sono da tempo iniziate, non resta che sperar che al PD, specie in vista delle Politiche, qualche voto in più possa servire.
In questo caso, se gli osimani saranno talmente bravi da far arrivare la protesta fino a Roma (difficile ma non impossibile) è realistico sperare che fino al 31 dicembre tutto possa restare com’è.
Poi il 1° gennaio, con il cambio di casacca ASUR-INRCA, logica vorrebbe che il servizio debba forzatamente essere trasferito, quanto meno al Poliambulatorio o da qulache altra parte, con almeno il 75% del personale forza lavoro oggi presente.
A quel punto le elezioni Politiche saranno davvero dietro l’angolo e perdere voti ulteriori per risparmiare due impiegate in più in meno non avrebbe davvero senso, neanche per il beneamato PD marchigiano.
Ad elezioni trascorse, invece, saremo nella primavera 2018, la resa dei conti apparirà davvero inevitabile; vinca chi dovrà vincere, gli osimani tutti faranno bene, in fatti di ospedale, a rassegnarsi alla coda perenne, in religioso silenzio e con santa pazienza.
Oppure farsi un viaggetto prenotatorio verso Castelfidardo, Loreto o chissà dove – leggi a lettere maiuscole SANITA’ PRIVATA – l’ineffabile Ceriscioli gradirà spedire i 35.000 osimani.