DAL SEGRETARIO ALBANO
PELO E CONTROPELO…

DAL SEGRETARIO ALBANO PELO E CONTROPELO…

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Macchina comunale superficiale e disattenta, come sempre

 

DAL SEGRETARIO ALBANO
PELO E CONTROPELO…

 

E la Mariani invita Pugnaloni a trarne le conseguenze

Da un abbandono ad un altro, non si contano più gli addii incassati dall’Amministrazione rispetto alle posizioni di partenza del 2014. Il prossimo a lasciare Osimo potrebbe essere il segretario comunale Luigi Albano, già accasatosi a Recanati il 23 marzo scorso, nonchè da tempo facente funzioni a Maiolati Spontini.
In attesa che Pugnaloni attinga all’apposito elenco del Ministero dell’Interno, rappresentativo dei funzionari disponibili, il sostituto di Albano, se sostituto ci sarà (la posizione politicamente traballante del Sindaco, combinati ai tre anni di mandato già trascorsi non aiuta a considerare Osimo un piatto interessante) potrebbe essere lo stesso Albano… presente a gettone. Ovvero chiamato quando serve.
In attesa di dipanare la matassa, Albano non resta a guardare, anzi… è di queste ore una lettera inviata all’intero mondo comunale in cui Dirigenti e funzionari vengono bacchettati aspramente per un impegno troppo all’acqua di rosa durante la normale routine lavorativa.
Per non scontentare nessuno il Segretario ha estratto a sorte un copioso carteggio di 147 determinazioni e 12 permessi edilizi, apparentemente senza vizi formali, ma che ad una analisi più approfondita hanno rilevato criticità alcune delle quali già rilevate nel 2015 ma ripetute tali e quali anche nel 2016.
In particolare – ha sottolineato il Segretario – le documentazioni esaminate sono carenti, questo l’aggettivo utilizzato, in fatto di motivazioni. In pratica una terza persone che si dovesse trovare ad esaminare gli atti… non ci capirebbe un tubo!
Il perchè tale scelta e non un’altra viene determinata dovrebbe, in nome della trasparenza, essere intuibile anche a chi si occupa nella vita di tutt’altro… perchè è anche e soprattutto con i soldi di costoro che la macchina pubblica riesce ad andare avanti.
E invece troppo spesso i nostri dipendenti comunali tendono a non volere sudare, a far fare ad un altro ciò che dovrebbe fare, a rinviare a domani il lavoro di oggi ricorrendo all’intero campionario di trucchi del mestiere per i quali, i pubblici dipendenti italiani, sono tristemente noti.
Tutti? Quasi tutti.
La lettera di richiamo di Albano, in effetti, se non fosse scritta in burocratese, meriterebbe di essere inviata a tutti i cittadini e fatta studiare a scuola; purtroppo sia il linguaggio che il giro limitato ai soli addetti ai lavori, rende del tutto inutile il lavoro svolto… relegandolo di anno in anno tra le cose da fare ma che non produce effetti.
Le stesse conclusioni, se associate ai poteri decisionali di un dirigente di una azienda privata, sono stucchevoli per la disarmante presa d’atto con cui Albano si arrende all’evidenza.
Tutto infatti ha termine con un ripetuto invito “a prestare maggiore attenzione” senza ricordare possibili conseguenze. Che come da migliore tradizione pubblica non ci saranno.

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L’argomento è stato ripreso e commentato dalla consigliera Mariani con la seguente nota:
Il Segretario Luigi Albano, al quale invio auguri per il nuovo incarico al Comune di Recanati, ha evidenziato una gestione da parte degli uffici comunali superficiale, elencando una molteplicità di pecche.
Non solo refusi ma anche errori nei riferimenti normativi, oltre a carenze di motivazione.
Tale ultimo aspetto non può passare sottogamba.
Con la Legge 241/90 l’obbligo di indicare su un atto pubblico la motivazione per cui il documento viene redatto, diventa un obbligo generalizzato ed esteso a tutti i provvedimenti amministrativi.
Tale obbligo risponde all’esigenza primaria di assicurare la trasparenza a chi dovesse consultare l’operato dei pubblici poteri. Trasparenza – afferma la Mariani – che ad Osimo manca da un bel pezzo e le cui conseguenze sono pagate a caro prezzo dagli osimani.
Un atto carente di motivazione, se portato davanti al giudice, può essere annullato con un doppio danno a carico dei cittadini: la pratica si blocca e il Comune spende soldi pubblici per una causa in più in Tribunale.
Non parliamo poi dei rilievi annotati dal Segretario in ambito contabile o finanziario.
Purtroppo questo è il regolare modus operandi di chi sta governando Osimo; partiti e personaggi per i quali il termine trasparenza è solo uno slogan da venir buono in campagna elettorale; un modo di fare a dir poco approssimativo che, a causa dei tanti errori, ha costretto il Consiglio comunale a dover adottare e annullare un numero super di atti già licenziati dal civico consesso.
Non mi piace dire “l’ho sempre detto”! Ma a chi, come Pugnaloni, mi taccia spesso di essere la solita maestrina rompiscatole, oggi non solo è invitato a ricredersi ma dovrebbe anche urgentemente pensare su correre ai ripari.
E’ giunto il momento per questo Sindaco di prendere provvedimenti? O una volta di più preferirà infilare la testa sotto la sabbia?”.

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