L’agguato di Arben Salihi l’altra sera al maxi parcheggio nell’ambito di una discussione per pagamenti non onorati. I Carabinieri del Norm in pochi arrestano l’extracomunitario rimesso in libertà, a sorpresa, dal magistrato. Per il giovane, già indagato, solo l’obbligo di firma
Per una volta volta nel mirino delle forze dell’Ordine niente cartacce gettate in strada, bottiglie di alcol abbandonate, musica mandata a tutto volume dal cellulare e neanche pericolosi pacchetti di sigarette vendute a minorenni ma un regolamento di conti vero e proprio, a colpi di coltello!
Il protagonista del duello rusticano, un macedone 25enne residente in centro, ad Osimo, tal Arben SALIHI, non è più iscrivibile al calderone delle temute baby gang cittadine che da mesi imperversano il centro storico ad ogni santo week-end, ma certo è personaggio conosciuto da tempo da Polizia e Carabinieri come uomo di interesse.
Il macedone l’altra notte, tra martedì e mercoledì, aveva dato appuntamento a due coetanei osimani, probabili clienti di malaffare, in zona maxi parcheggio. Da regolare, nei propositi del trio, qualche partita precedente (probabile droga o dintorni) rimasta in sospeso o rinviata a qualche “pagherò” non onorato.
I due osimani, puntuali, sono così giunti in zona attorno alle 22 di martedì, a bordo di un auto; ed è stato proprio nelle vicinanze del maxi parcheggio che si è consumata l’aggressione a colpi di coltello.
Il macedone, non avendo avuto soddisfazione dall’incontro ha così estratto i ferri del mestiere e affondato la lama di un coltellaccio in un fianco di un primo ragazzo, per poi colpire di nuovo, con un secondo fendente, la mano di chi si opponeva ad essere tagliuzzato a fettine.
L’altro amico, osimano e coetaneo, alla vista del sangue sgorgare copioso ha pensato bene di darsi alla fuga a piedi, abbandonando auto e amico alla furia incontrollata di Arben SALIHI che a quel punto, soddisfatto del risultato, si è ben presto allontanato per rifugiarsi a casa, cambiarsi d’abito e sperare di farla franca.
Non prima però di aver dato sfogo ulteriore al proprio risentimento attaccando l’auto degli osimani, ormai incustodita. Per prima cosa a pagarne le spese sono stati gli specchietti retrovisori, divelti con un calcio, poi grazie al coltello ancora sporco di sangue, l’osimano ha forato tutte e quattro le ruote del mezzo, ancor più penalizzato dalla mandata in frantumi dei lunotti e dei finestrini laterali!!!
Per fortuna di Osimo, però, i cittadini vegliano costantemente sulla sicurezza della città, tanto che le grida di dolore del ferito sono state nitidamente udite in zona, consentendo ai Carabinieri allertati di intervenire a tempo di record.
Per la pattuglia del nucleo Radiomobile e Operativo, gestita dal luogotenente ESPOSTO, è stato relativamente semplice giungere sul posto, raccogliere le prime informazioni dal ferito, farlo ricoverare d’urgenza a Torrette e soprattutto bussare alla porta giù conosciuta del 25enne SALIHI.
Messo alle strette il giovane extracomunitario, personaggio ovviamente noto agli addetti ai lavori e titolare di un curriculum di un certo rilevo, è stato da prima portato in caserma per accertarmenti e quindi definitivamente arrestato pur assenza di qualsiasi collaborazione all’indagine.
L’indomani, la resa dei conti per lo sgarbo ricevuto è costato al macedone la convalida dell’arresto ma, decisamente a sorpresa – visto il presupposto di poter reitare facilmente l’accoltellamento sul secondo giovane osimano scampato – il giudice ha disposto per Arben SAHILI la riconquista della perduta libertà.
Unica condizione: corrispondere positivamente al quotidiano obbligo di firma disposto dal magistrato. In tempi di controversi referendum sulla Giustizia, sarebbe già buono che l’autografo in caserma non giunga tra un tentato accoltellamento e l’altro.