DENISE, MAI ARRESTATA A ROMA, SILVANA JANKOVIC È DONNA LIBERA
L’ULTIMA INFORMAZIONE UTILE 2015 SEGNALA LA ROM NEL BRESCIANO

DENISE, MAI ARRESTATA A ROMA, SILVANA JANKOVIC È DONNA LIBERA L’ULTIMA INFORMAZIONE UTILE 2015 SEGNALA LA ROM NEL BRESCIANO

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A Milano opera attualmente il capo della Mobile, dottor Calì, che ammanettò la zingara per ultimo, sei anni fa, a Rovato. La svolta del caso mai come oggi affidata al necessario confronto Grieco-Jankovic, con la croata tutta da rintracciare


Napoletano, 51 anni, Marco CALI’, attuale capo della Squadra mobile di Milano, rappresenta, al momento, l’ultima e più vicina chiave di soluzione al giallo di Denise PIPITONE.
Ma – ironia di una sorte ingrata (o conseguente risultanza di indagini come fatte apposta per girare intorno ma non approdare a molto) – è assai probabile che il super poliziotto in questo momento neanche sappia del tiro tesogli dalla sorte: giocare un ruolo fondamentale nella vicenda!
Gli uomini del dottor Marco CALI’, all’epoca vice Questore e capo della Squadra mobile di Padova, il 13 marzo 2015 furono gli ultimi ad arrestare Silvana JANKOVIC (e sua figlia maggiore Valeria, oggi 25 anni, annotiamo nome ed età in quanto utili ad una riflessione ulteriore) bussando alla porta dell’abitazione, a Rovato (Brescia), dietro indicazione del Pubblico ministero patavino Benedetto ROBERTI.
Occorre, per comprendere la vicenda senza ulteriori inganni, compiere un passo indietro e precisare necessariamente due passaggi rispetto alla precedente informazione di lunedì.

Il Capo della Squadra Mobile di Milano, Marco CALÌ, ultimo poliziotto ad arrestare la JANKOVIC, sei anni fa

Primo punto fermo da stabilire: Silvana JANKOVIC, ovvero la donna riconosciuta da Felice GRIECO nelle immagini di OSIMO OGGI 2019 come la stessa del filmato 2004, nel gennaio 2017 non è mai stata arrestata dai Carabinieri della Stazione “Madonna del Riposo” di Roma, in esecuzione ad un cumulo di condanne per 8 anni e tre mesi.
A pubblicarne la notizia, con tanto di foto, fu Dagospia.com utilizzando però immagini che non c’entravano nulla con Silvana JANKOVIC, peraltro nell’articolo neanche mai citata.
Secondo punto fermo da evidenziare: allo stato odierno Silvana JANKOVIC risulta per lo Stato Italiano una persona libera, non inseguita da alcuna condanna da scontare in carcere. Nessuna latitanza e neanche irreperibilità di sorta.
Anzi nessuno potrebbe sorprendersi, magari, che la zingara rom, non si trovi, tranquilla e beata, presso il proprio domicilio di Rovato, ignara di essere inseguita da decine di giornalisti (purtroppo sembrerebbero solo giornalisti, in maggioranza firme del genere gossyp) di mezza o più Italia!
Ribadiamo allora le news: niente arresto romano 2017 per la JANKOVIC che invece vive senza problema alcuno dove desidera meglio (forse proprio nella bresciana Rovato), neanche lontanamente, forse, il bailamme sorto in questi giorni sul proprio nome e sulle passate avventure.
Sgombrato il campo da errori e imprecisioni, nel giallo della piccola Denise ecco così crescere di attualità proprio la figura del dottor Marco CALI’, i cui uomini, a questo punto, furono gli ultimi ad arrestare la zingara croata. E se non proprio gli ultimi, di certo gli ultimi noti alla stampa.

Silvana JANKOVIC, 45 anni, donna libera: decisivo più che mai il confronto con la guardia giurata GRIECO

Dispiace sottolineare proprio tale passaggio ma davvero non abbiamo mai assistito, in 35 anni di cronaca nera raccontata, ad indagini condotte esclusivamente a mezzo stampa, come la vicenda di Mazara del Vallo ha invece inanellato per 17 anni, uno dopo l’altro, passaggio dopo passaggio.
Ieri, per l’intera giornata, abbiamo provato a metterci in contatto con il dottor CALI’ (nel frattempo passato da Padova a Vicenza e da Vicenza a Milano) per aggiungerci alle indagini a mezzo testata giornalista, tipiche del caso; in realtà sperando di avviare, ancorchè da donna libera, le ricerche su Silvana JANKOVIC e su quanto avrebbe da dire – o negare – circa le immagini dell’ottobre 2004 girate da GRIECO, guarda caso proprio a Milano.
Tentativo di ieri purtroppo senza fortuna essendo CALI’ risultato a lungo indaffarato sulle orme del Questore Giuseppe PETRONZI.
Confidiamo che certamente il capo della Mobile milanese avrà modo di recuperare. Stretta di mano decisa ma misurata, disponibile a scusarsi per un ritardo di pochi minuti, abituato a fissare ognuno negli occhi, il napoletano Marco CALI’ è definito dai colleghi milanesi come un poliziotto vecchio stampo, non abituato ad arrendersi senza aver dato il meglio della propria professionalità.

Denise PIPITONE, il giallo dopo 17 anni continua a sfornare nuovi colpi di scena

“Una delle mie peculiarietà – ha affermato di se al suo arrivo a Milano – è quella di voler ascoltare, in particolare le istanze dei cittadini, informazioni fondamentali per il nostro lavoro. Mi impegnerò affinchè, oltre al numero stesso dei reati, si abbassi tra la gente anche la percezione di insicurezza”.
Insomma davvero la persona giusta al posto giusto, sembrerebbe, per dare definitivamente credibilità – o archiviare come fuorviante pista illusoria – al video e alle somiglianze denunciate dalla guardia giurata Felice GRIECO.
Per giungere al prossimo punto fermo, però, occorrerà prima tornare a rintracciare Silvana JANKOVIC (operazione magari facilissima in quel di Rovato) o anche mettere in conto una ricerca che potrebbe impegnare uomini e tempo per lungo tempo.
Una traccia utile dovrebbe poterla fornire, dicevamo all’inizio, anche la figlia primogenita Valeria, all’epoca arrestata da CALI’ insieme alla mamma.
E’ di tutta evidenza che anche la figlia Valeria, in assenza della regina dei furti in appartamento, possa ben indirizzare le ricerche del caso.
Proprio attorno al nucleo familiare di Silvana JANKOVIC, piuttosto, e altre figlie della zingara 45enne croata, potrebbe ruotare il prossimo colpo di scena di una vicenda interminabile, la cui parola fine appare decisamente lontana.


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