In particolare l’Assessore all’Ambiente ha giustificato la mancata partecipazione al provvedimento con un banale ritardo; in realtà da candidata a Sindaco potrebbe non aver condiviso un’opera da 75-80 milioni di euro da realizzarsi, per un chilometro e trecento metri, con un impatto ambientale in galleria, sotto il Cimitero Maggiore
Per realizzare, a costi odierni, sei chilometri di una strada, larga, carreggiate e banchine comprese, quasi 10 metri, servono almeno, un minimo di 50 milioni di euro (beninteso ad aprire il cantiere domani mattina); a cui aggiungere altri 25 o 30 (sempre di milioni di euro) per un chilometro e trecento metri di percorso aggiuntivo in galleria, grosso modo all’altezza del Cimitero Maggiore.
Il tutto per un preventivo di spesa di 75-80 milioni di euro di cui 0 disponibili in cassa!
Un’impresa, quella appena descritta riguardante il tracciato a nord della strada di bordo inseguita dall’Amministrazione PUGNALONI, talmente illusoria e grandiosa da non poter neanche rientrare, a buon diritto, nel libro dei sogni!
Amministrazione PUGNALONI? Forse, sembra, pare che qualcuno, all’interno della granitica maggioranza di Centro-Sinistra stia aprendo o almeno abbia l’intenzione di aprire gli occhi e dissociarsi dal firmare l’ennesima impossibile cattedrale in un panorama deserto da finanziamenti pubblici, ora più che mai.
Di certo il 18 luglio scorso le elezioni Politiche non erano ancora nemmeno all’orizzonte, a Roma invece di FdI regnava felice DRAGHI e sotto segretaria al Ministero della Infrastrutture c’era ancora l’ex sindacalista della Cgil Teresa BELLANOVA, fresca di ricche promesse governative in proposito; tali e quali alle promesse cadute nel vuoto e succedutesi nel tempo, dai vice Ministri di LUNARDI, DI PIETRO e MISSERVILLE, all’allora Assessore e poi Sindaco Stefano SIMONCINI (ideatore dell’incompleto “passaggio a sud” frettolosamente cestinato da PUGNALONI in quanto a firma Dino LATINI).
Tanto preambolo per spiegare ai lettori (tutti) e agli elettori (di Centro-Sinistra) come all’atto di Giunta 133 del 18 luglio e riguardante l’indirizzo politico-amministrativo finalizzato alla scelta della mera ipotesi progettuale di realizzare una variante nord alla città, sia l’Assessore Michela GLORIA che il collega Alex ANDREOLI abbiano preferito disertare l’appuntamento pur di non esprimersi in maniera difforme rispetto al volere Pugnaloniano.
Sentita in proposito la stessa GLORIO ha negato qualsiasi complotto politico, dissonanza dal progetto, presa autonoma di posizione, giustificando l’assenza con un banale ritardo rispetto all’inizio dei lavori fissato per le ore 13.
Non conosciamo, invece, la giustificazione dell’altro Assessore Alex ANDREOLI, pure assente al pari della GLORIO, in quanto assente anche al nostro cellulare che, più volte, ha provato ad interrompere squillando vuoto durante la giornata di ieri.
Possiamo ovviamente riportare solo le voci di corridoio che per oltre due mesi, in attesa dell’atto di Giunta pubblicato dall’Amministrazione PUGNALONI giusto ieri, hanno rimbalzato da un luogo all’altro della politica osimana.
Per ANDREOLI le ragioni del no al passaggio nord della variante non riguarderebbero costi, priorità, tempi e prospettive del lavoro ma più semplicemente interessi di bottega legati al minor flusso di auto in circolo, a variante realizzata, nei dintorni dei due supermercati di proprietà familiare; per la GLORIO, al di la della giustificazione ufficiale, per chi vuol crederci, del ritardo, circa invece una ipotesi più nobile… ovvero l’impossibilità, una volta candidata a succedere a PUGNALONI quale Sindaco, di portare avanti un progetto che on condivide.
A riprova che a pensare male si fa indubbiamente peccato ma si ha il vantaggio di leggere più chiaramente in testa al proprio avversario, la circostanza che vuole l’atto programmato in testa alla seduta di Giunta non casualmente. Aver posto la trattazione del provvedimento ha infatti legittimato, in caso di interessamento indebito della stampa o delle minoranze, la giustificazione dell’avvenuto ritardo. Se lo stesso argomento fosse stato, posto in discussione, poniamo, come secondo o terzo punto, sia ANDREOLI ma sicuramente la GLORIO avrebbero avuto più difficoltà ad assentarsi, poniamo, per concomitanti questioni fisiologiche… salvo poi far ritorno in Giunta a provvedimento liquidato.
Insomma, al di la della cifra sproposita che necessiterebbe, a valori odierni, per scavalcare Osimo dal fronte nord rispetto al più agibile versante opposto, registriamo una prima crepa, neanche troppo piccola nell’Amministrazione PUGNALONI, fin’ora monolitica sempre e comunque.
Per la cronaca completare la variante a sud, progettata da LATINI e interrotta col il termine del mandato a SIMONCINI, all’epoca 2014 avrebbe riportato un impegno di spesa fattibile di circa 5 milioni, rivalutabili ad oggi a non più di 7-8 milioni, di cui la gran parte messa a disposizione allo scopo dal Presidente ACQUAROLI e dalla Giunta regionale di Centro-Destra.
Perché non ringraziare il Presidente della Regione MARCHE, introitare il contributo e realizzare finalmente un progetto, nato 20 anni fa e oggi a rischio di vedere la luce ad opera già vecchia?