FESSO CHI RICETTA UN CELLULARE

FESSO CHI RICETTA UN CELLULARE

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FESSO CHI RICETTA UN CELLULARE

Si improvvisa malvivente e riattiva uno smart-phone ad 8 mesi dal furto: denunciato
Nei guai 20ennne del Bangladesh residente a Bologna. L’apparecchio rubato a Osimo Stazione

Rubare un cellulare, lo sanno anche i neonati prima ancora di dire “mamma”, non è un grosso affare. Figuriamoci ricettare un apparecchio tecnologico dotato di tutti i sistemi – e a volte anche più di tutti – di geo localizzazione precisi a qualche metro.

Onestamente, per sapere della necessità di stare lontano dagli smart-phone altrui non occorre una scuola ma evidentemente i somari esistono anche nell’era digitale, più nota al mondo moderno come l’evo della privacy a parole.

Ad insegnare la lezione tecnologica ad un 20enne del Bangladesh, residente a Bologna e improvvisatosi addirittura ricettatore, hanno pensato i Carabinieri di Osimo con una bella ripetizione che dovrebbe essere servita da lezione.

Al ragazzo, ospite di un centro di accoglienza nel Bolognese, nullafacente, celibe e senza precedenti prima della cattiva idea di muovere passi in un mondo tecnologico che neanche immaginava, è bastato acquistare da un ladruncolo di strada un Samsung S7 e schiacciare il tasto “on” per vedersi la cameretta invasa da militari… che altro non aspettavano!

Lo smart-phone era stato rubato, otto mesi prima, ad un osimano di 55 anni, residente ad Osimo Stazione, che il 20 settembre scorso aveva denunciato la scomparsa dell’apparecchio.

Rubato il cellulare e gettata la scheda (prudenza inutile in quanto ogni smart-phone ormai dispone di un Gps alloggiato sotto la batteria e quindi non rimuovibile), la strumentazione se n’è così rimasta muta, in stand-by, in attesa di tornare a dare segnali di vita con la prima accensione.

Per i Carabinieri osimani è così stato un giochino allertare i colleghi di Bologna-Bertalia i quali con una semplice perquisizione del luogo evidenziato dal bip… hanno rinvenuto lo Smart-phone pronto per essere rivenduto al prezzo di super affare di 500 euro!

Ovviamente nessun acquirente si era mai presentato, in otto mesi, al banco dello sprovveduto asilante il quale, con l’asilo in Italia, farebbe bene a richiedere una informatizzazione urgente di cosa è sperabile ricettare e cosa è meglio lasciare alle mani di ladri arraffa tutto.

Il tempo per farsi una cultura e un mestiere a minor rischio il ragazzo ora ce l’ha dal momento che con la denuncia per ricettazione il 20enne del Bangladesh ha quantomeno acquisito i requisiti di legge – per motivi di giustizia – per restare in Italia!

E il povero telefonino? Recuperato dai Carabinieri ha avuto il tempo di emettere un ultimo bip prima di cedere alla mancanza di forze (ovvero batteria da ricaricare) di fronte ai propri salvatori.

Sequestrato e custodito in caserma, lo smart-phone ora gareggia con i tempi della Giustizia per ritornare ad Osimo Stazione dal legittimo proprietario, grazie ad un decreto di restituzione, ancora tecnologicamente valido.


 

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