I Carabinieri “pensano male” ma arrestano una coppia nomade di Roma giunta a Castelfidardo con l’idea di depredare il supermercato Oasi di olio d’oliva dop. 6.500 euro il bottino in merce recuperato. Nonostante un curriculum a prova di record, i due sono stati rimessi in libertà dal giudice. Non è andata meglio ad un tunisino di 34 anni, ammanettato al volo, attorno al Decathlon di Camerano con un mini “incasso” di 26 orologi, ivi rubati, di scarsissima qualità
Il tam tam della campagna elettorale del Generale VANNACCI e soprattutto la quotidiana lotta al pensiero unico dominante, propria dell’ufficiale, ha consentito l’ennesimo arresto di due zingari romani, madre e figlio, appena usciti dal supermercato OASI di Castelfidardo.
Insomma una volta di più è dimostrato che a “pensar male” (o forse pensando e agendo solo normalmente) si ottengono buoni risultati.
Mercoledì scorso una pattuglia dei Carabinieri, appostata di routine nel parcheggio lungo la provinciale via di Jesi, ha difatti notato la coppia uscire dal centro commerciale spingendo un carrello colmo con 4 cartoni (da dodici bottiglie da un litro ciascuna) per un totale di 48 litri di olio d’oliva Dop.
Insospettiti sia dal grosso carico che dall’etnia a rischio, i militari si sono avvicinati ai nomadi chiedendo banalmente loro di mostrare lo scontrino di acquisto.
Quietanza di avvenuto pagamento che madre e figlio, partiti da Roma con un’auto presa a noleggio, non hanno potuto mostrare essendo la natura della merce chiaramente furtiva.
Chiesto alle casse se per caso fosse un corso una promozione di vendita dedicata all’olio di oliva extra vergine e fatto domande sulla avvenuta e recentissima vendita di ben 4 cartoni di profumato olio di estrema qualità (per un valore di circa 300 euro a cartone) i Carabinieri hanno contestato a Maria LO PORTO (55 anni) e a suo figlio Giovanni Elio PAGLINO (26 anni), residenti a Roma ma originari siciliani, pluri pregiudicati, entrambi con curriculum di molte pagine, l’ennesimo furto aggravato, in concorso.
Trasferiti ad Osimo in camera di sicurezza, l’attenzione dei militari fidardensi è quindi andata sull’auto noleggiata la mattina stessa nella Capitale, una Renault DACIA, parcheggiata nello spazio OASI.
Le sorprese non così finite, anzi il Generale VANNACCI avrebbe certamente scommesso di altre possibili prodezze messe a segno da madre e figlio. Dal bagagliaio della macchina francese sono saltate fuori altri cartoni di olio d’oliva Dop, circa 60, per un totale di ulteriori 400 bottiglie. Inoltre gli zingari avevano riposto in auto, acquistati con lo stesso metodo dell’olio, anche 300 scatolette di tonno, per un valore complessivo di spesa non pagata di circa 6.000 euro, forse 6.500!
Si ha ragione di credere che tutta questa roba possa essere stata sottratta, oltre che all’Oasi di Castelfidardo (a cui l’olio è stato prontamente restituito), anche in un supermercato di Pesaro e di Osimo, visitati in precedenza.
Comparsi venerdì davanti al Giudice Francesca PIZZI per la convalida dell’arresto, mamma e figlio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e quindi rimessi in libertà.
Unico provvedimento contenitivo, per entrambi, l’obbligo di dimora in quel di Roma.
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In fatto di furti il week-end non è andato meglio ad un giovane magrebino di 34 anni, pure arrestato dai Carabinieri, questa volta di Offagna, coadiuvati dai colleghi del Norm, per un episodio messo a segno venerdì al Decathlon di Camerano.
Il nordafricano, tale Lamsaski EL MEHDI, nato in Tunisia, pluri pregiudicato in Italia e senza una fissa dimora, si è fatto acciuffare per l’ennesima volta dopo essere riuscito a portar via un cartone contenente 26 orologi di bassa qualità (18 euro il prezzo di acquisto), valevoli da mancato scontrino appena 460 euro!
Un vero e proprio di polli, rinvenuto dai Carabinieri in men che non si dica, non appena ricevuto dal Decathlon notizia dell’avvenuta sottrazione.
E’ toccato proprio alla Gazzella del Norm imbattersi, a tempo di record, sul tunisino, riconosciuto dai militari aggirarsi a piedi, non troppo lontano dal centro commerciale sportivo.
Invitati un paio di dipendenti a riconoscere Lamsaski EL MEHDI quale autore del furto, il ragazzo è stato arrestato e posto nella camera di sicurezza della caserma di via Saffi, in attesa di convalida e direttissima.