GIUDICE DI PACE, OSIMO DEFINITIVAMENTE OUT LA GAZZETTA ZITTISCE PUGNALONI!

GIUDICE DI PACE, OSIMO DEFINITIVAMENTE OUT LA GAZZETTA ZITTISCE PUGNALONI!

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GIUDICE DI PACE, OSIMO DEFINITIVAMENTE OUT
LA GAZZETTA ZITTISCE PUGNALONI!

Gli uffici restano ad Ancona; pubblicato il no del Ministero a concedere altro tempo

Giudice di Pace definitivamente out, anche la Gazzetta Ufficiale sbugiarda le false promesse del Sindaco Pugnaloni!

A distanza di poche ore dall’ultimo pronunciamento pubblico del Primo cittadino – circa lo sbandierato ritorno dell’ufficio del Giudice di Pace in città, solita politica dell’annuncio fatta anche sabato pomeriggio in Consiglio comunale a margine dell’approvazione del DUP (documento programmatico 2017/2019) – giunge invece l’ufficialità della definitiva cancellazione del servizio dal nostro territorio.

A riportare la notizia la Gazzetta ufficiale di lunedì che riporta il Decreto del Ministero della Giustizia con il quale, in pratica, a Roma si sono ufficialmente stancati di attendere le continue richieste di rinvio di Pugnaloni, decidendo una volta per tutte di voltare pagina e lasciare l’ufficio ad Ancona, esattamente dove si trova dal 2014.

Fu la dottoressa Belli, per ultima, ad emettere sentenza in città, presso la sede del San Carlo; all’epoca il Ministero indicò, per ottenere risparmi di gestione, la chiusura di tutte le sedi perifiche, tra cui ovviamente Osimo. Unica alternativa possibile? Attendere un periodo congruo – e da allora sono trascorsi tre anni – per dar modo ai Comuni che si fossero sentiti penalizzati, di dar modo di provvedere in proprio al pagamento per intero delle spese necessarie, affitto della sede e stipendi del personale.

Per Osimo tutto questo significava accollarsi in Bilancio maggiori uscite per quasi 300.000 euro l’anno… servizio a cui l’allora Sindaco Simoncini, dopo aver a lungo ponderato pro e contro, ascoltando il parere negativo di tutti i Sindaci del comprensorio e offrendosi di sostenere il progetto al 50% dei costi, preferì rinunciare privilegiando la spesa per il sociale verso tanti osimani bisognosi di assistenza, al “lusso” di ospitare il Giudice di Pace.

Pugnaloni, diversamente, al proprio insediamento, promise scelte diverse; a partire dal ritorno in città, in centro storico, dell’ufficio appartenuto un tempo a Loiodice, Belli, ecc..

Addirittura, viste che le promesse hanno il pregio di non pesare nulla in Bilancio e di risultare, a quanti non conoscono bene Pugnaloni, discretamente credibili… ecco il Primo cittadino lanciarsi in una super promessa.

Non solo il ritorno dell’Ufficio di Pace – ha più volte promesso Pugnaloni – ma anche, datemi tempo, il varo di una “cittadella giudiziaria” capace di contenere anche la caserma dei Carabinieri e il Commissariato.

Peccato che al solito, ad ogni ciclico sbandierar dei desideri, Pugnaloni in genere eviti di fare i conti con la cassa.

Giusto nell’ultimo voto di sabato pomeriggio l’Amministrazione ha previsto spese a decrescere, per il settore Giustizia, pari ad appena 83.000 euro – 34.000 quest’anno, 28.000 il prossimo e 21.000 nel 2019), somme di minima con le quali Pugnaloni, più che finanziare la “Cittadella della Giustizia”, potrebbe a fatica inaugurare il garage della giustizia.

L’atto pubblicato su la Gazzetta Ufficiale lunedì ha quantomeno il pregio di porre una tombale parola fine alla vicenda e di smascherare quanti per anni hanno venduto fumo agli osimani, ipotizzando, di rinvio in rinvio, di proroga in proroga, chissà quale soluzione.

Una soluzione a cui da tempo anche i Comuni vicini, piano piano, gli ultimi Loreto e Filottrano, si sono sganciati dal partecipare e sostenere.

Venuta meno anche l’ultima carta da giocare, quella dei Comuni corollari di Osimo, defilatisi fino a sganciarsi da Pugnaloni, non resta che annotare l’ennesimo fallimento politico ed amministrativo di un Sindaco destinato a superare i record di inefficienza toccati nel 1995-1999 da Niccoli, i soli Sindaci espressione del Centro-Sinistra.

Sulla vicenda registriamo, a margine, l’intervento di Dino Latini (Su la Testa): “Persino sabato scorso in Consiglio comunale – attacca il candidato Sindaco delle civiche – Pugnaloni ci ha detto che per quanto riguardava il ritorno in città del Giudice di Pace tutto era a posto… stavano solo definendo la locazione dell’immobile!

Purtroppo siamo amministrati da gente che non ha paura di nulla… personaggi in grado di raccontare bugie di ogni tipo a noi osimani.

L’esclusione certificata in “Gazzetta” riporta la verità alla luce e racconta di una città, Osimo, che in due anni non è stata in grado di indicare un immobile utile a riportare l’ufficio: peccato che già ad ottobre 2014 Pugnaloni aveva trionfalmente annunciato annunciato che il ritorno sarebbe avvenuto da lì a poco.

Vale poco ricordare come Simoncini, saggiamente, di fronte alla decisione di accollarsi il costo del servizio per intero o se invece rinunciarvi per privilegiare altre priorità, a aveva optato per il no, confermato da tutti gli altri Sindaci della Val Musone.

Tutto questo – incalza Latini – si chiama serietà ed onestà; loro invece – Pugnaloni e il PD – avevano promesso sfracelli di ogni tipo… in pochi mesi… facendo credere persino a tutta la classe forense osimana (e con noi avvocati anche diversi osimani) che in quattro e quattr’otto avrebbero riportato il Giudice di Pace in Osimo.

I risultati dicono esattamente l’opposto: prima l’Amministrazione si è resa complice della sostanziale perdita dell’Inps, poi si sono trasformati in killer di buona parte dell’ospedale e adesso, tra poco, gli osimani ascolteranno Pugnaloni raccontare sfrontatamente fandonie pure su quanto combinato, cioè il nulla assoluto, sulla vicenda giudiziaria… incapaci persino di reperire un immobile sfitto… in tempi in cui i locali vuoti te li tirano dietro a poco!

Magari si fosse trattato di una festa mascherata del ‘700 tutto magari sarebbe riuscito. Dopo Inps, Ospedale e Giudice di Pace – si chiede Latini – cosa ci porteranno via ancora Pugnaloni prima di andarsene?”.

“SIMONCINI LO HA LASCIATO ANDARE...
SIMONE LO FA TORNARE. QUESTI SONO I FATTI!”
PREGIUDICATO IRREQUIETO FA DI TUTTO
PER FINIRE IN CARCERE...
MA VIENE PUNTUALMENTE PERDONATO!

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