PROVE TECNICHE DI TRUFFA
HACKER STRADENUNCIATO…
MA SI AVVICINA AL GRANDE COLPO!

PROVE TECNICHE DI TRUFFA HACKER STRADENUNCIATO… MA SI AVVICINA AL GRANDE COLPO!

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PROVE TECNICHE DI TRUFFA
HACKER STRADENUNCIATO…
MA SI AVVICINA AL GRANDE COLPO!

42enne veneto clona le mail delle aziende.
Prossimo step intercettarne gli incassi

Hacker veneto si impossessa dell’identità elettronica di una azienda di Osimo e spacciandosi per l’impresa tenta di incassare un maxi bonifico di 50.000 euro proveniente dall’estero.

L’impresa, tecnicamente perfetta solo in parte in quanto il bonifico, se effettuato, non sarebbe comunque potuto finire su un conto corrente intestato all’azienda e pertanto respinto, è stato comunque tentato da un 42enne veneto, non nuovo alla commissione di reati informatici.

E’ probabile che l’hacker, consapevole di aumentare di una denuncia in più il proprio curriculum, abbia voluto nient’altro che mettere in atto una prova generale in vista di affinare la tecnica e arrivare ai veri colpi, ovvero farsi accreditare bonifici futuri sul proprio conto pay-pal solitamente meno soggetto a verifiche incrociate come in uso tra istituti bancari, specie internazionali.

Nel caso specifico il successo dell’hacker è risultato solo momentaneo. Essendo giunto alla disponibilità tecnologica di intercettare e inviare mail destinate, nella fattispecie, all’impresa osimana, il 42enne ha inviato ad un cliente estero una mail in cui la ditta – di cui si era spacciato – evidenziava un nuovo Iban bancario.

Dovendo l’impresa estera inviare un trasferimento internazionale consistente per 50.000 euro, la ditta ha pensato bene di anticipare una telefonata all’effettivo pagamento chiedendo conferma della variazione.

Tanto è bastato per scoprire l’inganno ed evitare, non inviando il bonifico, una complicata operazione di recupero del credito.

L’azienda osimana, nel frattempo, non ha perso tempo nel denunciare in Commissariato ignoti per l’accaduto… ignoto rimasto tale per davvero poco tempo. Agli agenti esperti in truffe telematiche sono bastati pochi riscontri per mettere a fuoco, fino a circoscriverli, i vari passaggi della truffa e dare un nome e un cognome al pirata in vena di sperimentazioni.

Domiciliato in Veneto, il 42enne ha accolto senza tradire alcuna emozione l’ennesima comunicazione per truffa telematica a danno di aziende ed istituti bancari, certo di riuscire prima lui ad affinare la tecnica mettendo finalmente a segno colpi importanti, che lo Stato in grado di presentargli il conto!

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