“I MEDICI HANNO FATTO UN BUON LAVORO,
CREDO PROPRIO CHE NON MORIRO’ DI VIRUS”

“I MEDICI HANNO FATTO UN BUON LAVORO, CREDO PROPRIO CHE NON MORIRO’ DI VIRUS”

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Scompare a 69 anni Tarcisio Morbidoni. La settimana scorsa si era detto ottimista per il Covid, pur temendo per altre patologie in atto

E all’improvviso addio anche a Tarcisio! Il mistero doloroso delle morti da virus contempla quest’oggi, giornata nazionale non a caso dedicata alle migliaia di vittime del Covid19, la scomparsa del ristoratore Morbidoni, 69 anni.

Non una morte inattesa visto che l’uomo, conosciutissimo in città per l’impegno nella ristorazione di qualità portato avanti per mezzo secolo, sofferente da tempo, risultava anche affetto dal morbo cinese.

Con grande senso civico era stata la famiglia, il 10 marzo scorso, ad allertare la clientela dell’ultimo week-end di febbraio e del primo fine settimana di marzo.

Tarcisio con la moglie Sandra Fontanella

A Tarcisio, sottoposto a controlli di routine per patologie pregresse, i medici avevano diagnosticato anche la positività al Corona virus, invitando con ciò familiari e clienti a mettersi in quarantena preventiva.

Tra questi, come è noto, anche il Sindaco Pugnaloni (nonostante le smentite) e diversi Consiglieri comunali e Assessori che la sera del 26 febbraio, al termine dell’ultimo Consiglio, conclusero la serata a cena presso il locale di via Marco Polo.

La notizia, pur temuta, della avvenuta morte repentina di Tarcisio Morbidoni, a tre settimane circa dal ricovero, lascia sbigottita e senza parole l’intera città.

In particolare la Redazione di OSIMO OGGI che, non più tardi del fine settimana scorso, aveva cercato e ottenuto un contatto telefonico con Tarcisio, dal proprio letto di ospedale, a Torrette.

Raggiunto al cellulare, Morbidoni è apparso discretamente “in palla” (considerate le condizioni) al punto da non temere più per la propria vita a causa del virus.

“Diciamo che dovrei essere fuori pericolo – ha commentato l’uomo con discreta soddisfazione – e che non dovrei morire di virus. I medici non si sbilanciano ancora ma mi sento meglio… ora “resta”, si fa per dire, fare i conti con i miei soliti malanni”.

Insomma la telefonata ci aveva nettamente rincuorato sul possibile lieto fine, tanto di aver lasciato Morbidoni augurandogli un pronto rientro a casa… e magari festeggiare presto, tutti insieme, con una bella mangiata tipica marchigiana.

Un’attività, quella della ristorazione basata sui piatti di una volta, iniziata oltre mezzo secolo fa dalla famiglia di Tarcisio e da questi portata avanti, giorno dopo giorno, con Sandra, prima dipendente della storica rosticceria di San Marco e poi moglie.

Un appuntamento, quello tra mezzogiorno e le 14 per acquistare il pranzo per tutta la famiglia, che negli anni ‘80 era diventato imperdibile per molti osimani del centro storico… con le tagliatelle fatte a mane, in bella vista, da scegliere invece di cannelloni succulenti, risotti e altre prelibatezze.

Con il trasferimento in via Marco Polo in locali più grandi e comodi, “da Tarcisio” si è tramutato da rosticceria da asporto a ristorante vero e proprio attraversando decine di anni, tra alterne fortune.

La passione per la cucina e la dedizione per il lavoro (nessun cliente, in qualsiasi orario è mai stato mandato via digiuno) hanno fatto da Tarcisio un punto di riferimento di qualità laddove, alla prova, il confronto era da misurarsi con piatti della tradizione sempre più difficile da trovare; così come non è mai stato un problema per Tarcì, magari fornendo la materia prima, allargarsi verso arrosti prelibati di cacciagione o dipingere soavi piatti di pesce da leccarsi i baffi.

A nome dell’intera città il Sindaco Pugnaloni ha così ricordato la figura di questo “gigante” buono, caro a tutti noi:

“A nome mio personale e di tutta la città – scrive Pugnaloni – mi stringo attorno al dolore della famiglia di Tarcisio Morbidoni ed esprimo le più sentite condoglianze.

Il Sindaco Pugnaloni nelle settimane scorse ha premiato Tarcisio per i 50 anni di attività

Non ci posso credere ma Tarcisio ci ha lasciato! Solo poco tempo fa gli avevamo consegnato un attestato di Benemerenza per i suoi 50 anni di attività.

Un uomo e una famiglia esemplare, che tutti gli osimani hanno conosciuto e apprezzato.

La buona cucina, il servizio eccelso, il personale e i familiari professionali e gentili.

Dal Cielo saprai regalarci il tuo sorriso! Un grande abbraccio a tutta la famiglia”.

Anche la Redazione di OSIMO OGGI si unisce alle condoglianze generali stringendosi alla famiglia in questo momento di dolore.


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