Per i prossimi due anni Arben Salihi, 25 anni, dovrà evitare di farsi vedere nei locali e nelle vicinanze del Tiramisu, teatro del regolamento di conti della settimana scorsa, maturato forse nell’ambito dello smercio della droga. Tendine della mano da ricostruire per il ferito. Il proprietario dell’auto dannneggiata, invece, non ha ancora proposto querela
Libero si; ma almeno con Daspo urbano a non ripresentarsi, nei prossimi 2 anni, sul luogo del misfatto, zona maxi parcheggio.
E’ questo il provvedimento, maggiormente afflittivo, che il Questore di Ancona Cesare CAPOCASA, sull’eco della notizia, ha ben pensato di infliggere al macedone osimano Arben SALIHI, 25 anni, autore dell’accoltellamento ad un fianco e ad un braccio di un coetaneo e alla distruzione della carrozzeria di un’auto di un terzo ragazzo.
A parziale correzione del provvedimento del giudice (che ha sostanzialmente mandato libero l’extra comunitario, assegnando a SALIHI il solo obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri che l’hanno arrestato), il dottor CAPOCASA ha ritenuto la misura non sufficiente ad evitare il ripetersi di simili, gravi, episodi, legati oltretutto non a situazioni occasionali ma a regolamenti di conti veri e propri, forse nell’ambito dello spaccio di droga.
Insomma per la maggior sicurezza degli osimani, che quotidianamente affollano l’area di interscambio del maxi parcheggio, il Questore ha disposto nei confronti dell’animoso 25enne macedone la misura del divieto di accesso urbano alla zona di via Cristoforo Colombo e adiacente via Brodolini, con divieto ulteriore di stazionamento anche in bar e locali ricompresi nel perimetro e adibiti alla vendita di sostanze alcoliche.
Niente droga, niente incassi, niente coltelli e persino niente bevute, insomma proprio nulla a disposizione per Arben SALIHI che, almeno fino all’estate del ’24, farà bene a dare appuntamenti di “lavoro” altrove, lontano da sguardi indiscreti.
Da novembre ad oggi, in appena otto mesi dall’avvento del nuovo Questore di Ancona, sono già 48 i Dacur sottoscritti da CAPOCASA, su istruttoria della divisione Anticrimine, per una media provinciale di 6 divieti emessi ogni mese.
Si tratta di una misura di prevenzione personale atipica, di stretta competenza dell’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, rientrante nella categoria dei “Divieti di accesso ad aree urbane” (denominati D.Ac.Ur), la cui disciplina è stata modificata nel dicembre 2020, all’indomani dei tragici fatti che portarono all’omicidio del 22enne Willy MONTEIRO.
Il provvedimento, notificato a SALIHI già nella giornata di ieri, fa divieto al giovane di avvicinarsi, per qualunque motivo, alla zona indicata del maxi parcheggio, pena una nuova denuncia per la violazione del decreto legge 14/2017, punita con la reclusione da sei mesi a due anni e una maxi multa variabile da 8.000 a 20.000 euro.
Ne frattempo il ragazzo osimano, colpito dal doppio fendente al fianco e al braccio (prognosi 30 giorni) resta ricoverato a Torrette avendo necessità di ricostruire un tendine della mano andato reciso.
Nessuno, invece, si è ancora presentato in caserma per lamentare il danneggiamento dell’auto seguito all’accoltellamento del mancato pagatore. La furia cieca di Arben SALIHI, per quattro soldi da incassare, colpì l’auto di una terza persona, estranea alla vicenda quanto lesta a darsela a gambe per evitare di finire anch’esso accoltellato come l’amico.
La macchina, ormai in balia del macedone, subì lo squarcio di tutti e quattro i pneumatici, la distruzione di entrambi gli specchietti e la mandata in frantumi dei due lunotti (anteriore e posteriore), nonchè la trasformazione dei finestrini in tante schegge.
Il frastuono, nella notte, della rissa sanguinaria, allertò i residenti e da questi i Carabinieri del Norm, bravi a giungere in zona a tempo di record e ad impacchettare, direttamente a casa, in centro, dove si era rifugiato, l’autore della clamorosa iniziativa.