L’albero si sradica dal giardino Siniscalchi-Tonti centrando in pieno la 500 degli osimani
Due morti e mezzo per overdose (l’ultimo episodio al Foro Boario lo scorso ottobre, l’unico non costato la vita al cliente Andrea Frezzotti) ed ora anche un albero di alto fusto che dal giardino di Lady Mait lungo la provinciale per Castelfidardo (famiglie Siniscalchi-Tonti) si è staccato da terra cadendo sul cofano dell’auto di Luca Zecca, 46 anni, osimano e fil rouge di tutti questi episodi.
E’ successo ieri sera, verso le 22, quando a causa del vento una grossa pianta pericolante si è destabilizzata abbattendosi fragorosamente proprio al passaggio della Fiat 500, condotta dal noto spacciatore, diretto in quel di Portorecanati.
A riprova che una robusta benedizione non guasterebbe l’uomo – accompagnato in auto dal fratello minore e da un terzo ragazzo di colore, tutti conosciuti dalle forze dell’Ordine per condividere la stessa passione per gli stupefacenti – è uscito indenne dall’impatto che solo per puro caso non ha messo in gioco la vita dei tre occupanti.
A salvare il terzetto dagli impicci ha provveduto una squadra dei vicini Vigili del Fuoco la quale, armata di grosse seghe, in meno di un’ora ha liberato l’auto e la sede stradale tagliando in ceppi il povero albero.
I tre, resisi conto di dover al più presto correre in Chiesa per ringraziare il Signore e accendere molte candele al loro speciale Santo protettore, hanno rifiutato qualsiasi aiuto medico e liberata la 500, ammaccata sul cofano, lato sinistro di guida, hanno ripreso la strada verso la riviera.
Un’auto nuova di zecca, poco ma sicuro vista la proprietà dell’albero crollato, arriverà presto per risarcire i danni subiti e far passare la paura che – scherzi a parte – è certamente stata considerevole; la serata, tutto sommato, non è poi andata così male…
Buonasera, sono un ex conoscente dei Fratelli Zecca, li conosco da vecchia data come anche conosco molto bene Andrea Frezzotti, chi scrive questo commento pubblico è una persona nata e cresciuta a Osimo, un tempo se domandavate chi fosse il peggiore di Osimo tutti avrebbero fatto il mio nome ma la vita per me è cambiata. Mi leggo sempre gli articoli che pubblicate online in quanto da oltre 20 anni non vivo più nelle Marche, da quanto si evince leggendo questi fatti di cronaca si denota che Osimo non è più quell’angolo di paradiso felice che un tempo era, oggi risaltano alla cronaca fatti e episodi che soltanto dei paesani potevano fare, in quanto ai fratelli Zecca, sono stati particolarmente sfortunati, dovevano andare a fare acquisti a Porto Recanati presso L’Otel House mentre invece una pianta li hanno bloccati, nonostante tutto e conoscendo il Zecca, una volta ristabilita l’auto si sarà precipitato a fare acquisti ma stavolta con la consapevolezza che presto o tardi incasserà dei soldi dall’assicurazione e allora si che faranno bagordi…….mah che tristezza questa gente….