IRA TREMEBONDA DI NATALUCCI, SERVONO I CARABINIERI!
MILITARI IN TEMPO, “SALVANO” UNA DIPENDENTE ASSO

IRA TREMEBONDA DI NATALUCCI, SERVONO I CARABINIERI! MILITARI IN TEMPO, “SALVANO” UNA DIPENDENTE ASSO

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L’episodio venerdì nella sede dell’azienda speciale. Decisivo l’intervento degli allarmati clienti della pasticceria Lombardi


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Solo l’arrivo di una pattuglia di Carabinieri, allertati da alcuni avventori della vicina pasticceria Lombardi, ha consentito ad una povera dipendente della Asso (l’azienda speciale servizi presieduta da Luigi Giacco e diretta, pur senza titoli professionali, da Franco Natalucci) di salvarsi dalla furia del Direttore usurpante.

Franco NATALUCCI, Direttore della ASSO, pur senza titoli…

Ad intervenire per primi, venerdì, vista la contiguità della sede Asso con la sede del centro Bignamini-Don Gnocchi, al 128 di via Colombo, è toccato proprio al personale dell’ambulatorio per disabili.

Ascoltate le urla femminili provenienti dal piano di sopra, strepiti che non solo non accennavano a rientrare ma anzi aumentavano di istante in istante, il personale del Bignamini si è persuaso ad intervenire, bussando alla porta Asso per chiedere spiegazioni.

Un intervento civico lodevole, quello dei vicini del Bignamini, che purtroppo si è risolto in nulla. Dopo un primo istante di silenzio una voce maschile alterata ha invitato tutti, senza aprire la porta, a farsi gli affari propri visto che nulla di particolare stava accadendo.

Gli operatori del Bignamini, pur non credendo alla spiegazione fornita, hanno forzatamente dovuto prestar fede al racconto e rientrare nell’ambulatorio; pochi istanti e di nuovo le grida femminili di prima, una voce ancor più impaurita se possibile, ha interrotto la normale attività del centro, costringendo i presenti a dover fare di più.

Fortuna ha voluto che dalla relativamente vicina pasticceria Lombardi, distante in linea d’aria almeno 100 metri la sede Asso, più di un cliente abbia ascoltato con chiarezza le grida di aiuto e avvicinandosi alla palazzina (attigua alla scuola, sede dell’associazione e dell’azienda speciale) abbiano chiesto conto ai dipendenti del Bignamini della risposta ricevuta.

Visto l’invito perentorio a farsi gli affari propri e constatato che il disagio che si percepiva nell’aria avrebbe potuto portare la situazione a degenerare, i clienti della pasticceria hanno preferito allertare 112 e 113 per porre fine alle urla.

Primi ad arrivare i Carabinieri i quali, bussato alla porta e qualificatisi, sono così riusciti a metter piede in azienda e verificare il perchè di quegli alti strepiti, minimizzati da Natalucci.

Eh si perchè la persona maschile identificata dai militari e soprattutto accusata dalla donna sopraffatta essere il responsabile dell’accaduto, è risultato proprio il Direttore Franco Natalucci, non nuovo ad eccessi d’ira, seppur sembrerebbe senza conseguenze.

Anche stavolta, da una prima disamina dei fatti ricostruiti a caldo, sembrerebbe che l’allarme procurato possa rientrare nei confini discrezionali della querela di parte.


L’ex scuola elementare Fratelli TRILLINI, sede del BIGNAMINI e della ASSO

Querela che una dipendente, oltretutto donna, potrebbe attivare come anche decidere per il contrario. Tre mesi di tempo, questo concede la legge, basteranno per decidere di avviare un procedimento o – più facilmente – si arriverà ad un accordo capace di salvare dignità e posto di lavoro?

E’ quanto registreremo nei prossimi giorni: certo l’avvio della nuova Amministrazione non sembra promettere nulla di buono per la città e i rapporti inter personali, specie quelli forzatamente legati al lavoro. 

8.440 Angeli del Bene sono a tutti gli effetti dispiegati, già da quindici giorni e quindici notti, alla caccia senza quartiere di 8.288 Diavoli, portatori del Male assoluto e di riprovevolezze non dicibili.

Una lotta 1 a 1 senza quartiere a cui quasi nessun osimano pare in grado di sfuggire e dove il segno X pare non più esistere: o con Simone o contro… gli osimani si adeguino. O periscano.


 

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