Per il Sindaco le preoccupazioni della città sul suo stato post cena sono solo montature
Pugnaloni in isolamento fiduciario preventivo? A precisa domanda sull’attuale stato di salute del Primo cittadino il Sindaco ha preferito non rispondere.
OSIMO OGGI, forte della assoluta sicurezza sulla partecipazione di Pugnaloni alla ormai famosa cena da Tarcisio di fine febbraio, è così tornato a reclamare chiarezza e certezza al diretto interessato. Inutilmente. Ma perchè?
Pugnaloni, rispondendo con sms ai nostri interrogativi, si dice addirittura sicuro di un attacco politico dietro l’interesse della cittadinanza a conoscere, in un momento mai così difficile, le sorti del proprio massimo rappresentante.

Per Pugnaloni, dunque, la sindrome del consenso politico a tutti i costi, dunque… anche prima della salute, in un teorema assurdo e incommentabile.
Addirittura, stando alle parole espresse dal Primo cittadino, le stesse nostre preoccupazioni di osimani e giornalisti, ovvero l’esigenza di informare correttamente la città su un episodio a rischio (che ci auguriamo non lascerà strascichi ai protagonisti) viene letta come un lunare fiancheggiamento politico!

“Ringrazio per le tue domande – scrive il Sindaco – ma sono certo, purtroppo, siano telecomandate. E’ una mia sensazione. Preferisco che colui che teleguida OSIMO OGGI me le faccia direttamente sul proprio profilo Facebook, così da potergli rispondere”.
A Pugnaloni avevamo chiesto di rendere conto della coincidenza tra la cena del 26 febbraio, la notizia della positività del ristoratore Tarcisio Morbidoni il 10 marzo, l’avvio dei lavori di Giunta via Skype il giorno 12 marzo, la decisione conseguente di trasferire in casa propria il potere di firma e quant’altro e la nomina, lunedì 16 marzo, di tal Erika Carloni a segretaria particolare in Comune.
Tutte coincidenze rimaste senza risposta.
Abbiamo così rivolto a Pugnaloni un secondo interrogativo, più semplice.

Ammesso e non concesso non abbia effettivamente partecipato alla cena a rischio… da dove nasce l’esigenza di rispettare alla lettera i vari Decreti governativi di distanziamento sociale, visto che i Sindaci – più di medici, infermieri, farmacisti, cassiere di supermercato e giornalisti – dovrebbero essere gli ultimi ad abbandonare la nave.
Come il Sindaco Ciarapica a Civitanova Marche, il Sindaco Bacci a Jesi o Mangialardi a Senigallia, tutti al proprio posto con l’ausilio del solo Segretario comunale… altro che segretaria particolare. Insomma se dovessimo dar credito all’attacco politico paventato da Pugnaloni, non pare davvero il tempo di onorare promesse elettorali.
A risposta di tutto questo Pugnaloni ha bollato come “invenzioni” le varie congetture in campo affermando di andare in Comune ma “per le necessità”. Come se in questo tempo di profonda svolta, tutto non fosse necessità.
Queste le precise parole: “Con OSIMO OGGI preferisco parlare delle buone pratiche che sto portando avanti per gli osimani… tante, tutte quelle possibili tra le quali lo smart working per la Giunta e il contatto con i dipendenti.
Anche oggi due Giunte telematiche e chissà che anche il Consiglio comunale possa essere effettuato con Skype… ecco una buona pratica per dare il buon esempio del distanziamento richiesto dalle regole dello Stato, quando compatibile con le figure istituzionali.
Per le necessità vado in Comune; il resto sono invenzioni”.

Conclusioni: non sappiamo nulla, in rapporto al virus, sulle condizioni di salute del Sindaco di Osimo… in quanto la domanda può essergli rivolta solo da stampa o politica amica (!); in compenso non abbiamo nemmeno un Sindaco alla Capitan Schettino visto che Pugnaloni non osserva ne la quarantena fiduciaria che le norme governative di distanziamento sociale. La risposta osimana al Corona virus? Un pò l’una e un pò l’altra ricetta. Il modo migliore per allungare i tempi della crisi.