LEZIONI DI ABC, 15 CONGIUNTI AL FUNERALE
NON SIGNIFICA CIMITERO APERTO A 15 PERSONE!

LEZIONI DI ABC, 15 CONGIUNTI AL FUNERALE NON SIGNIFICA CIMITERO APERTO A 15 PERSONE!

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Nonostante la lettura del DPCM per 100 volte, Pugnaloni e i tecnici comunali non hanno compreso la differenza. Mescolando i concetti si è così giunti alla farsa dell’ordinanza 


Funerale e cimitero, ovvero quando il rapporto fra causa ed effetto, magari innescato sulla delicata fase 2 del dopo virus, arriva a provocare confusione fino a generare una ordinanza.

Capita raramente, ma purtroppo ad Osimo non ci facciamo mancare niente, di confondere l’analisi logica del ragionamento… mescolando concetti assimilabili ma comunque diversi.

E’ innegabile, infatti, che per legare l’idea del funerale con la rappresentazione mentale del cimitero serva innegabilmente il contributo di un morto. 

Senza l’intervento livellatore di sorella morte, infatti, vivremmo tutti in un Paradiso terrestre e il problema – semplicemente – non si porrebbe.

Trovandoci a vivere nella Osimo di inizio secondo millennio e avendo appena toccato la farsa di giovedì mattina, con l’ingresso al cimitero regolato a piccoli gruppi, per pochi minuti e il tutto limitato a due giorni la settimana, ci siamo posti il problema sociale di scoprire… dove sta l’errore?

Il Sindaco PUGNALONI giovedì mattina, avanti il cancello del Cimitero Maggiore

Pensa e ripensa, assai meno delle 100 volte occorse a Pugnaloni e ai tecnici comunali per decifrare il comma “i” dell’articolo 1 del DPCM emanato il 26 aprile, crediamo di aver compreso l’errore commesso, felici di comunicarlo al Sindaco e ai suoi tecnici, per buona nota futura.

Cosa è successo da mantenere in tilt la reputazione… cimiteriale della città di fronte all’Italia intera? Semplicemente, a nostro avviso, l’aver mescolato la liberalizzazione dei funerali – a partire dal 4 maggio ma limitati alla partecipazione di sole 15 persone, morto compreso – con la contestuale riapertura, ma senza vincoli alcuno, del luogo dove i funerali sono immancabilmente e ineluttabilmente attesi… il cimitero!

Aver letto e riletto la norma 100 volte, anzichè portare il DPCM a chiarezza, ha prodotto solo confusione, incertezza, perdite di tempo, di soldi, di immagine e – a cascata – arrabbiature varie.

Sperando che la lista delle negatività si fermi qui.

Il pericoloso assembramento causato da una ordinanza sbagliata, figlia di una interpretazione senza logica, auguriamoci non debba regalare alla città, dopo la comica del danno di immagine, anche una fase reale abbinata ad un di più sanitario.

Certo per evitare sarebbe bastato poco. Meglio ancora, sarebbe bastato niente. Per una volta l’ideale? Non fare assolutamente nulla; visto che nulla c’era da migliorare rispetto a quanto disposto da Conte.

Il dubbio finale, purtroppo, non ci lascia dormire sonni tranquilli. Se la confusione tra semplici concetti – come “funerale” e “cimitero” – ha prodotto il pasticcio brutto che tutta la città aveva intuito e invitato Pugnaloni a correggere… cosa gli osimani debbono aspettarsi sui veri temi amministrativi? Questioni delicate e di grande responsabilità quotidiana, fino alla progettazione della Osimo del futuro… attendono dallo stesso staff risposte vincenti. Osimani, passata l’emergenza virus, sarà il caso di stringersi stretti stretti?


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