LISTE CIVICHE ALL’ATTACCO SUL NIDO DI SAN BIAGIO:
“SI A CERTEZZE SCIENTIFICHE, NON PACCHE SULLE SPALLE”
Chiesta la convocazione del Consiglio comunale e il trasferimento dei 47 bimbi de “L’Arca”
Vicenda nido San Biagio, proviamo a fare il punto delle operazioni a circa tre settimane dall’avvenuto allarme. Nell’ordine registriamo i seguenti risultati concreti:
1) la Procura della Repubblica sta indagando in merito ed ha aperto un fascicolo in questione;
2) che i nuovi risultati sulle ricerche Arpam, relative a stabilire la natura della puzza nell’aria respirata all’interno de “L’Arca dei bimbi”, non sono ancora stati resi noti;
3) pur in assenza di risposte certe sul tipo di presumibile solvente scaricato da ignoti in fognatura, restando possibili tutte le ipotesi, comprese le più negative, il Sindaco Pugnaloni ha ritenuto di riaprire, di propria iniziativa e responsabilità, il nido al centro della questione;
4) in assenza di qualsiasi certezza scientificamente superiore alla pacca sulle spalle, i genitori dei 47 bambini (dai tre mesi ai tre anni) si stanno, nell’ordine, così comportando:
A) la maggioranza non sta mandando al nido i propri pargoli;
B) altri, pur giustamente impauriti ma non avendo altre possibilità, li portano a “L’Arca dei bimbi”, sperando non succeda nient’altro. Ne subito, ne in futuro a causa di effetti post datati;
C) altri stanno dando fondo a ferie, permessi, cambi turno, ecc.
D) qualcuno sta pensando di accedere addirittura ad un periodo non pagato di aspettativa!
E) qualche fortunato è stato costretto a trovarsi in quattro e quatt’otto una baby sitter privata;
F) tutti i genitori, in compenso, continuano a pagare alla Asso la retta del nido!
5) al recente Consiglio di Quartiere di San Biagio, Sindaco e vice Sindaco, denunciano le liste civiche presenti all’incontro, hanno offerto il solito spettacolo di pressapochismo e disattenzione verso i problemi vero della frazione, forse più impegnati in quei giorni a lanciare la notizia della pista di pattinaggio “più grande d’Italia” studiata apposta da Pugnaloni e Pellegrini, sotto Natale, per farsi perdonare da tutti i ragazzini di Osimo;
6) San Biagio si appresta ad assistere al solito balletto delle responsabilità con i primi rimpalli, dribbling e rilanci su spalle altrui… Torneo poco cavalleresco a quattro tra Comune, Provincia, Arpam ed Asur. Non sono previsti vincitori ma solo perdenti con minor responsabilità.
7) In tutto questo bailamme la situazione della salute dei bambini appare essere restata a cuore dei soli genitori… mentre i disagi dei genitori per queste prime tre settimane da incubo non ancora stati presi in esame da alcuno;
Per effetto dei sette punti illustrati e delle sei variabili accomunate, le Liste civiche hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale per la discussione e approvazione di un documento d’ordine capace di sanare, in concreto, da subito, la situazione sfuggita di mano all’Amministrazione comunale.
Quattro le mosse per porre in scacco la situazione venutasi a creare, tre a favore dei bimbi e delle famiglie e una quarta per fare finalmente chiarezza su quanto di misterioso sta accadendo (si osservino i gravi problemi, anche di gestione ordinaria del lavoro, costruiti e lasciati in capo all’azienda artigiana dirimpettaia dell’asilo).
Per quanto riguarda i bimbi il documento delle liste civiche, sottoscritto dai Consiglieri Latini, Antonelli, Araco, Bordoni, Giacchetti, Palazzini e Scarponi, impegna
l’Amministrazione comunale a:
1) trasferire temporaneamente i 47 ospiti in altre strutture, predisponendo i necessari servizi di supporto;
2) effettuare la pulizia straordinaria dell’intero sistema fognario relativo al nido, estendendo l’intervento ai sottoservizi del sottosuolo;
3) defalcare una parte della retta Asso in capo alle 47 famiglie che stanno pagando al 100% un servizio scadente o mai erogato; sconto da calcolarsi a partire dal 30 ottobre e fino a ripristino della normale funzionalità del nido;
Infine, più importante per comprendere il problema e avviarlo a soluzione, coinvolgere urgentemente, sulla vicenda “puzza”, gli esperti dell’Asur affinchè forniscano, a tutela della salute e dei rischi connessi, un parere documentato sugli ulteriori e ormai prossimi valori Arpam, al momento in attesa di essere resi noti.