Dal fondo Sviluppo e Coesione i soldi per la futura viabilità tutto intorno al nuovo Inrca
Una lettura, urgente, da consigliare al Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni è quella del romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio” scritto a puntate dal giornalista toscano Carlo Lorenzini (detto Collodi) nel 1881.
La verità più interessante descritta dal Collodi è che il protagonista – un magico burattino di legno che, da buon toscano non si perdeva certo in un bicchier d’acqua – per cavarsi d’impaccio dalla disavventura di turno non si tirava certo indietro quando alla verità c’era da aggiungere, togliere o modificare a proprio vantaggio.
Insomma raccontare una piccola, innocente bugia a papà Geppetto, alla Fata Turchina o al Grillo parlante non ha mai rappresentato un problema per il nostro eroe… peccato che a Pinocchio, però, tanto ingegno finisse ogni volta per esser sprecato visto che il nasino, ad ogni innocente bugia, cresceva, cresceva fino a limiti imbarazzanti.
Pugnaloni è giusto che alla sua età finalmente sappia che i nasi di noi umani, di fronte ad arrotondamenti, piccole imperfezioni o migliorie notevoli della realtà, finiscono impercettibilmente ma sensibilmente a crescere fino a misure di cui vergognarsi.
Sentite l’ultima, in tempo reale: “Apprendo con grande soddisfazione che tra le risorse stanziate dal fondo Sviluppo e Coesione affidato dallo Stato alle Marche (circa 133 milioni a pioggia su tutte le cinque province marchigiane, Ndr.) vi sono anche i soldi per completare la variante Nord alla SS.361.
Il finanziamento – sostiene Pugnaloni – rientra nei 13 milioni e mezzo destinati al miglioramento della viabilità e al collegamento del futuro ospedale Inrca in zona Aspio di Camerano. Nei prossimi giorni – aggiunge il Sindaco – incontrerò il Presidente della Regione Marche (rottamatore Ceriscioli, lo stesso che ho sottoscritto la morte-Asur dell’ospedale, NdR.) per conoscere termini e condizioni del finanziamento. Una delle opere strategiche e più attese dalla nostra comunità finalmente inizia a prendere forma. Un traguardo storico per la viabilità della nostra città che da troppi anni è costretta a sopportare una mole di traffico che, in alcune fasce orarie della giornata, raggiunge limiti insostenibili. Una notizia – conclude Pugnaloni – che gli osimani aspettavano da circa 30 anni”.
Parole e musica, più che mai in versione Pinocchio, del nostro amato Sindaco che venerdì sera, doverosamente, ci ha costretto ad una verifica della notizia. Ebbene alla riprova di riscontri incrociati, che hanno destituito di ogni fondamento l’avvenuto finanziamento della variante nord alla 361, è apparso che ai 30 anni di attesa precisati da Pugnaloni occorre sommare anche i tre giorni dell’ultimo week-end: ovvero 30 anni e 3 giorni di attesa per completare un’opera di cui non c’è traccia nel fondo regionale di Sviluppo e Coesione. Dei famosi 13 milioni e mezzo, infatti, due milioni e mezzo se ne andranno per migliorare i collegamenti delle zone industriali di Recanati, Loreto e Castelfidardo con la Statale 16, mentre la parte del leone, ovvero ben 11 milioni di euro, serviranno, tutti, per dare un collegamento degno di questo di nome al nuovo Inrca dell’Aspio, incastonato come tra il casello dell’A/14, l’Ikea, la Statale 16 e – quando sarà, la variante osimana al percorso cittadino della Settempedana, meglio conosciuto come strada di bordo. Ma un conto, si comprende fin troppo bene, è organizzare il raccordo finale, punto di incrocio di molte soluzioni viarie e altra cosa beneficiare del finanziamento necessario per realizzare l’opera!
Niente euro dallo Stato, men che meno dalla Regione e ultimamente neanche un centesimo dalla Provincia di Ancona, tutte istituzioni a guida Partito democratico che pure avrebbe dovuto avere qualche occhio di riguardo verso una città, importante nello scacchiere regionale come Osimo, conquistata dal Pd nel 2014 ma di fatto abbandonata a se stessa.
Molto meglio i 15 anni precedenti a guida liste civiche dove le varie Giunte, pur non avendo Santi in Paradiso ne a Roma e ne in Ancona sono riusciti spesso ad intercettare o dirottare finanziamenti diversamente allocati.
Perchè dunque al nostro amato Sindaco, pur giocando da quattro anni in casa ed essendo attorniato da soli amichetti piddini in ogni istutuzione, l’unica cosa che cresce è il proprio naso?