Il fanatismo delle posizioni grilline sui costi della Democrazia fa furbi proseliti
La recente e stolta rinuncia all’indennità di ufficio (una sorta di stipendio aggiuntivo ammontante a 4.668,45 lordi al mese) decisa per se stesso dalla terza carica dello Stato, il neo eletto Roberto Fico, 5 Stelle, ci consente di commentare in salsa osimana l’analogo post della consigliera Maria Grazia Mariani (Fratelli d’Italia) in cui, in pratica, si dice che anche lei vorrebbe fare altrettanto… ma non può!
Detto che in questo caso le cifre – pur diversissime fra loro (280.107 euro a mandato per il Presidente della Camera e appena 3.577,80 euro l’assegno per l’analogo tempo destinato alla Consigliera comunale, ovvero un rapporto di 1 a 78 – non costituiscono la differenza in quanto a contare è la bontà o meno del gesto percepita dal pubblico); e detto che non stimiamo la politica grillina di auto decurtarsi unilateralmente lo stipendio… spacciando il costo naturale della democrazia tra i problemi veri del Paese… detto tutto questo non apprezziamo quanti vorrebbero liberamente imitare il populismo dilagante di Di Maio e soci, come la Mariani, nel proprio piccolissimo, vorrebbe copiare… salvo non farlo in quanto impedita da non si comprende bene quale ordine del giorno contrario.
Leggiamo dal post della Mariani: “Operazione trasparenza. Il compenso lordo annuo da Consigliere comunale, nel 2017, è stato di 715,56 euro. Ne avrei fatto volentieri a meno. Per me la politica è una mission, è mettersi a disposizione della società. Non un mestiere.
Per professione faccio altro. Ma il PD osimano non è d’accordo a rinunciare neanche ad un centesimo! Mozione respinta”.
Sottolineato che non ci risultano, ultimamente, inutili discussioni in Consiglio comunale su questo assurdo tema, non comprendiamo perchè dover obbligar tutti i 24 Consiglieri comunali a prestare la propria opera, per 5 lunghi anni, completamente gratis… rinunciando anche alle briciole!
Se la Consigliera Mariani intendesse realmente rinunciare ai 3.577,80 euro del quinquennio e devolvere la somma ai Servizi sociali, ad esempio, potrebbe benissimo farlo in tutta autonomia, senza attendere che anche il PD o altri decidano di farlo.
Basterebbe farlo presente al Sindaco protocollando la decisione come un qualsiasi atto.
Ci risulta che fin dall’inizio della “consigliatura” (ma che brutto termine) i colleghi della Mariani, Latini e Bordoni, senza troppa pubblicità, abbiano rinunciato agli spiccioli senza chiedere ad altri consiglieri di seguirne lo stolto esempio.
Ecco il “vorrei ma fatelo anche voi”, quando si tratta di soldi altrui, non ci piace.
Per la cronaca, anzichè perdere tempo in discussioni senza costrutto, proporrei al nuovo Sindaco 2019, per il prossimo mandato, di elevare i costi della Democrazia osimana di almeno dieci volte e portare la ridicola somma di 3.557,80 (a capoccia e a mandato) ad almeno 35.578 euro, purtroppo lordi.
Questo perchè, pur restando una piccolissima cosa rispetto all’impegno quotidiano richiesto, come cittadino e come osimano mi sentirei molto più tutelato, nei miei interessi, dal pensiero di 24 teste pensanti pagate allo scopo e non – come attualmente e come sempre – da 24 cocuzze appoggiate semplicemente sulle spalle!
O forse c’è davvero qualcuno che ritiene utile tenersi un insulso Consiglio comunale come quello attuale? (in termini di mancati cervelli prestati alla vita democratica); una pletora di gran parte inetti, capaci unicamente di produrre risparmi per 768.485 a quinquennio di mancati stipendi?
Noi preferiremmo spendere davvero 10 volte in più e almeno avere la speranza di vedere coinvolti nel confronto democratico le migliori intelligenze della città.
E’ chiedere troppo? O riteniamo, come i grillini, di poter avere i migliori gratis?
O – se preferite – a libro paga?