DE CHIRICO, DAI BIGLIETTI ON LINE UN BONIFICO DI 36 EURO!
SOLO 6 TAGLIANDI DALLA RETE; TURISTI SOSTITUITI DA STUDENTI
Bilancio resta comunque desolante: 6.000 biglietti veri venduti, altrettanti a metà prezzo
A lungo hanno chiesto notizie più dettagliate e soprattutto invitato a controllare meglio.
Purtroppo, per quanti riscontri siano stati portati a termine, il risultato da comunicare all’Assessorato Attività culturali Osimo è stato sempre quello: 6 biglietti staccati dall’organizzazione di vendita on line!
Pari ad un bonifico a favore del Comune di Osimo di ben 36,00 euro, spese compensate!
Flop memorabile su De Chirico, scegliete voi la notizia!
Scuote maggiormente l’opinione pubblica sapere che 6.000, tra bimbi e ragazzi, sono stati tradotti d’autorità, dalla scuola al Campana, pur di strappare biglietti a metà costo… o indispettisce di più venire a conoscenza che dei circa 6.000 tagliandi venduti al botteghino fino al termine dell’estate… solo 6 sono stati incassati attraverso il circuito della vendita on line?
Per non sbilanciare il giudizio riformuliamo la domanda ad ordine inverso, così da non suggerire risposte.
Quanto scoccia apprendere che il sistema pubblicitario nazionale, ovvero il povero Sgarbi disinteressato a portare acqua a mostre altrui, ha messo a segno il record imbattibile di aver venduto, in media, 1 solo biglietto on line (ogni mille “osimani” staccati fisicamente) o è peggio sapere che, per dare una parvenza di positività ai conti, non sia venuta in mente idea migliore di “deportare” tutti gli studenti osimani, fino alle materne, al ritmo di quattro/cinque scolaresche al giorno, fino a 100 ingressi quotidiani, per tutto ottobre e novembre?
Noi, onestamente, pur avendone viste di ogni ordine e grado, saremmo indecisi se appioppare la patente di manifesta incompetenza all’intera area culturale gestita dall’Assessore Pellegrini, compreso, in giù… o se invece propendere, a livello di gravità, sulle visite obbligate al Campane. Oltretutto fatte pagare metà prezzo (pur sempre 4 euro defraudati per un bottino parzialmente compensativo di 24.000 a bilancio) per osservare un artista come De Chirico, tra i più difficili per un pubblico di super giovanissimi decisamente più attratto dalle avventure di Peppa pig che dalle paranoie metafisiche dell’artista greco.
Messi insieme i due dati sconfortanti – il secondo, onestamente (quello dei biglietti non venduti in rete causa mancato gradimento dl pubblico), iscritto di diritto alla prossima ristampa del Guiness dei Primati – dimostrano che le querce, pur impegnandosi, pur mettendoci buona volontà, pur volendo dimostrare, arriviamo a dire, di non essere querce ma più ricchi, festosi e colorati melaranci… alla fine mostrano sempre il vero volto in natura: tristi querce, apprezzabili dai porci per le ottime ghiande prodotte; assai meno gradite dagli osimani come vedremo il 26 maggio.
Cosa avrebbero gradito sapere gli osimani? Ovviamente la verità, ricadute implicite che ogni fatto determina.
Se on line il sistema porta 6 turisti ad Osimo non occorre scomodare Leonardo per comprendere che l’organizzazione ha grandemente fallito; se poi al botteghino al Campana i biglietti persi non vengono recuperati al minuto, fermandosi a fine agosto sulla miserrima quota 6.000… ecco che ad un dato disastroso sommeremmo un dato altamente negativo che la visita obbligata e pagamento per i ragazzi ha oltretutto sottolineato una volta di più.
Caro Pellegrini, se al posto del Comune che ti assicura uno stipendio pubblico, fossi stato prescelto per le tue doti da qualsiasi impresa privata, portando i risultati di cui sopra, Osimo conterebbe un disoccupato, illustre, in più.
Se per una volta la politica prendesse atto di come si dovrebbe reagire di fronte ad un fiasco da libri di scuola (osimana), la carriera di De Chirico potrebbe, col suo gesto che non verrà, annoverare una medaglia in più.
Aleggiano già per la città, invece, le voci insistenti di chi prepara il gran finale per Pasqua con un evento da strappare il fiato…
Dobbiamo sperare che non ci voglia tutti morti?