Mariani ad alzo zero: “Pugnaloni si renda conto e faccia un passo indietro”
“OSIMO CAPITALE DELLE BANANE!
QUALCUNO FERMI LO SFASCIO”
“L’Amministrazione piddina ha ridotto la città a zimbello della provincia”
Sulla storica decisione del Sindaco Pugnaloni di annullare, in via di autotela, il voto del Consiglio comunale del 5 aprile contenente norme approvate sul Bilancio 2017, nonchè di riconvocare i lavori della Sala gialla per domenica 23 aprile, riceviamo e pubblichiamo il commento del consigliere Maria Grazia Mariani, gruppo misto.
“Il 30 marzo scorso il Consiglio comunale saltò per l’incapacità della maggioranza di assicurare all’assemblea il numero legale (12 voti+1 su 25, NdR.).
Si sarebbe dovuto approvare il Bilancio di Previsione 2017 in scadenza 24 ore dopo, il 31 marzo 2017, pena una lavata di capo prefettizia.
Il Consiglio comunale – osserva ancora la Mariani – venne pertanto riconvocato, di tutta fretta, il 5 aprile e – in seconda convocazione, a mò di assemblea condominiale – domenica 9 aprile.
Come è noto 5 componenti su 7 delle liste civiche, oltre alla sottoscritta, non vennero convocati nei modi previsti dal Regolamento (messo comunale notificatore o telegramma) ma soltanto attraverso banali mail il cui valore legale, di fronte ad un ricorso davanti al Tar, non lascerebbe dormire tranquillamente nessun amministratore.
Del resto perchè a Latini e Bordoni il messo notificatore ha utilmente consegnato l’atto di convocazione mentre con gli altri 5 – Araco, Scarponi, Palazzini, Giacchetti e Antonelli – lo stesso messo si è astenuto preferendo la più comoda ma inefficace mail?
Esistono forse consiglieri comunali di Serie A e di serie B o forse è la categoria dei messi ad essere di prima qualità e seconda scelta?
Non lo sapremo. Avevamo invece saputo, dopo le 2 ore 2 di sospensione dei lavori del Consiglio del 5 aprile, che le convocazioni erano state giudicate “regolari” con virgolette dal Segretario Albano, ovvero alla prova dei fatti non regolari.
E’ bastato insinuare il dubbio che la ragione non fosse dalla parte di Pugnaloni affinchè una intera giornata di lavoro, dalle 14.30 a mezzanotte, finisse di punto in bianco nel cestino!
Ieri mattina il Sindaco ci ha ripensato è – come diceva Bartali – ha scoperto che “è tutto sbagliato” e soprattutto “l’è tutto da rifare!”. Quando? Domenica mattina 23 aprile, ovvero domenica pomeriggio e voto in notturna.
Si, gli osimani hanno capito bene. I consiglieri dovranno dedicare l’intera giornata di domenica 23 aprile, sempre se presenti ad Osimo e non già impegnati nel Ponte del 25 Aprile, per annullare quanto già deciso, ridiscutere da capo e votare gli stessi atti del 5 aprile. Ma è uno scherzo?
Purtroppo è tutto vero: d’accordo che non c’è il due senza il tre, ma stavolta hanno esagerato!
Convocare il Consiglio comunale tre volte consecutive per approvare gli stessi atti, compreso il Bilancio di previsione 2017, è troppo!
Prima non c’è stato il numero legale!
Poi hanno sbagliato la convocazione!!
Domenica 23 aprile cosa succederà?
Non si tratta di un singolo e casuale episodio o disguido; siamo di fronte al regolare modus operandi della maggioranza che governa Osimo la quale, per la fretta di assumere decisioni, ha più volte costretto il Consiglio comunale a dover annullare atti adottati dallo stesso consesso – prosegue la Mariani – per poi rideliberarli.
Egregio signor Prefetto D’Acunto, ritengo che il Comune di Osimo abbia maturato numeri e situazioni politiche per essere commissariato. Se l’Amministrazione che ha l’ardire di governare la città non è capace neanche di redigere correttamente la convocazione di un banale Consiglio comunale seguendo un Regolamento che la città stessa si è data… come può pensare di gestire l’undicesima città delle Marche e i suoi 35.000 abitanti?
E’ inevitabile – prosegue la Mariani – che la maggioranza debba togliere le tende dal Palazzo e avviarsi a casa, Sindaco Pugnaloni in testa.
Mi dispiace ma in tre anni abbiamo assistito a troppi e a troppo gravi errori. Ne elenco solo qualcuno, tra i primi che ricordo a caso.
1) delibera addizionale Irpef – SBAGLIATA
2) nomina Revisori dei conti – DELIBERA CORRETTA in seguito
3) Bilancio 2014 – SBAGLIATO (e fatto quadrare in fretta e furia)
4) Vasche di espansione – DELIBERA DA RIFARE per conflitto di interesse
5) accertamenti Tasi – inviati anche ai morti salvo essere poi annullati
6) Tari e mense scolastiche – recapitati in ritardo rispetto all’entrata in vigore
E chissà quanti altri episodi oltre all’incapacità, esplosa negli ultimi mesi tra le fila di maggioranza, di assicurare il regolare andamento dei lavori in Consiglio.
Dopo tutto e prima che si possa scivolare ancora verso il peggio possibile, grido basta! Stiamo diventando lo zimbello dell’intera provincia. Osimo non merita di diventare la Capitale delle Banane!”.