FLUIDO ALLA “MIA MARTINI” PER PUGNALONI
NON SI SCAMPA AI SELFIE IN FASCIA TRICOLORE!
Il peggio del peggio possibile si abbatte sugli incauti protagonisti ritratti col Sindaco!
Tra un anno esatto, per fortuna di tutti, smetterà di procurare danni.
Sia in forma diretta che, negli ultimi tempi, indiretta attraverso strani fluidi negativi.
Perchè se è vero che un indizio è solo un indizio, due indizi sono solo una banale coincidenza… tre indizi fanno pur sempre una prova.
Non ancora la classica e conclamata pistola fumante ma comunque qualcosa di molto vicino, tanto che la verità del teorema, nelle ultime settimane, è diventata molto chiara anche al protagonista dei flussi astrali, il nostro – umanamente parlando – amato Sindaco Simone Pugnaloni!
Il file rouge che lega una serie di imbarazzanti disavventure da fluido negativo all’attività ufficiale di Pugnaloni sta tutto nella brutta fine, umana, sportiva e politica, toccata in sorte ai personaggi più abbracciati e fotografati nei self da un Primo cittadino versione Mia Martini.
A Napoli, a questo punto, taglierebbero corto sentenziando per i poteri paranormali del ragionier Malgurio… Pugnaloni l’etichetta di “non è vero ma ci credo!”
Perchè, continuando a ragionare alla Agatha Christie e moltiplicando indizio con indizio e sommando prova con prova, diventa sempre più evidente come Pugnaloni abbia ricevuto da qualche parte la patente di menagramo ufficiale, contro la cui iattura anche i cornetti rossi, gobbetti e ferri di cavallo nostrani hanno il loro bel da fare.
Ma basta con le supposizioni e via ai dati di fatto, ultimo dei quali registrato venerdì pomeriggio con la debacle clamorosa della maglia Rosa del britannico Simon Yates, vincitore ad Osimo e leader del Giro per due settimane, capace di beccare 38 minuti e oltre sul traguardo di Bardonecchia.
Scoppole da quasi 40 minuti l’una (circa 80 con gli ulteriori 40 incassati da Yates a Cervinia) che in epoca moderna qualsiasi maglia Rosa non ha mai preso.
Purtroppo la lista dei selfie messa insieme da Pugnaloni nell’arco del quadriennio post 2014 è molto lunga.
Che dire, allora, dei molti scatti fatti abbrancicato con l’ex, ex, ex presidente di tutto Matteo Renzi? Si è passati dal 4 dicembre referendario al 4 marzo politico, dimezzando ogni qualvolta il peso politico dell’ex, ex ed ex e del suo partito!
Ne è andata meglio al Ministro Franceschini che ha osato mettere piede ad Osimo in più occasioni e puntualmente trombato nella sua Ferrara, all’uninominale.
E per carità di Dio non parlate di uninominale al mancato senatore Carrescia o – men che meno – al non riconfermato Onorevole Lodolini che, specie quest’ultimo, erano ormai di casa ad ogni taglio del nastro osimano.
Uscendo dal Pd, a conferma che la sfiga non guarda al colore politico, cosa credete potrà aver pensato la candidata Cinque Stelle Daniela Tisi, presidente del circuito museale Sibillino le cui croste sono state ospitate a lungo a Palazzo Campana, unica candidata bocciata nelle Marche proprio nel collegio uninominale per la Camera di Osimo?
E ultimamente quale pensiero passerà per la mente a Gianni Genga (Inrca), iscritto nel registro degli indagati, con altri con cui divide l’accusa di abuso di ufficio, per una vicenda di appalti riguardanti i tempi della Asur?
Prossima brutta figura in dirittura di arrivo il selfie con la sindachessa di Ancona Mancinelli, al voto tra pochi giorni per una difficilissima conferma.
Per Pugnaloni, in attesa del maggio 2016 e della fine di ogni fluido, la ghiotta opportunità di allungare la serie con un altro scalpo illustre.