PADRE GIOVANNI E IL PINO ABBATTUTO
SUL RETTORE L’OMBRA DELLA BOTANOFOBIA?
Stasera confronto pubblico tra i frati dell’Immacolata e la popolazione di Campocavallo
Appuntamento da non perdere, stasera, presso il centro sociale di Campocavallo, per i sostenitori – pochi e in difficoltà – di Padre Giovanni Maria (rettore dei già discussi frati francescani dell’Immacolata) messo a confronto con il consiglio di Quartiere.
Non si parlerà di Messe in latino o dei disinvolti atteggiamenti “simil talebani” assunti dai francescani nel corso del tempo ma piuttosto del recente abbattimento del pino, dai più visto come immotivato, che da sempre, cioè da oltre un secolo, faceva compagnia alla Madonnina dell’Addolorata, ai parrocchiani e ai fedeli.
L’appuntamento appare decisamente da non perdere anche perchè, pur non figurando nel passa parola nella frazione che pubblicizza la serata, la serata si annuncia, quasi, come un vero e proprio processo alla botanofobia, cioè la paura immotivata verso alberi, fiori e piante in genere, che sembrerebbe affliggere la personalità del rettore.
Ma cos’è, vocabolario alla mano, la botanofobia ed esiste veramente?
Stando a chi studia la materia parleremmo di vere e proprie psicosi in grado di colpire chiunque e assai pià diffuse, in giro per il mondo, più di quanto non si possa essere portati a credere.
Questo timore di solito, come la gran parte delle fobie, trova origine nell’infanzia dell’uomo ed è alimentato da traumi legati direttamente tra il personale vissuto e le piante o gli alberi stessi. Chi soffre di botanofobia individua in essi, in particolari alberi, esseri viventi in competizione con la propria vita…
Le piante, ad esempio, consumano il nostro stesso ossigeno e riempiono, all’aria aperta, molti dei nostri spazi vitali. Inoltre, ed è triste accostare la scienza ad un religioso, chi sviluppa questa specie di fobia molto spesso è soggetto anche a credenze superstiziose legate all’oggetto causa di ansia; ad esempio è opinione comune tra i botanofobici la convinzione che fiori e piante non vadano lasciati soli con un malato! Perchè? Potrebbero attirare “forze maligne” e procurare del male al paziente…
Insomma non ci sarebbe da meravigliarsi se stasera, nel mezzo di una assemblea annunciata per infuocata non solo per i 30° all’ombra attesi, qualcuno non tiri fuori, in pieno 2018, di spiriti maligni, negatività e credenze varie perchè allora davvero il diavolo potrebbe infilarci lo zampino e aprire le porte a chissà quali conclusioni.
Conclusioni che in realtà non dovrebbero discostarsi dal dato scientifico a cui Padre Giovanni Maria ha ricorso a pieni mani prima di procedere con l’assenso all’abbattimento per pericoli di pubblica incolumità.
A sostenere questa tesi i francescani dell’Immacolata hanno invitato la ditta Ares si Ferrara che ha certificato il rischio, lasciando il pino libero di continuare a vivere, di possibile sradicamento; stessa cosa, per parte comunale, toccherà ripetere al funzionario Monti, responsabile del Verde pubblico, a cui è toccato non contestare l’esito dell’analisi di parte, dando così il sostanziale via libera del Sindaco all’abbattimento del pino.
Vedremo questa sera, al di la di esami e stati di salute veri o supposti, da che parte si orienterà il giudizio della maggioranza dei fedeli.
Sono stato con i Francescani Dell immacolata tre anni e mezzo… E non so veramente che cosa significa comportamenti simili Talebani!!! Chi pubblica articoli e getta fango( per essere educato) senza conoscere minimamente la realtà di cui si sta parlando commette un vero e proprio atto DIFFAMATORIO…. attenzione a quello che scrivete… La diffamazione é un reato… Quello che ho trovato io con i FI in tre anni e mezzo è stato molta preghiera si… Ma anche bontà … Comprenzione.. Pazienza… Niente litigi o cattiverie parte di nessuno ( come spesso avviene nella vita di tutti i giorni)…. Questa è la realtà dei fatti che chi ha vissuto Con l istituto può testimoniare