IL PD INVENTA IL COOLING BREAK… MA SOLO DI MAGGIORANZA!
OPPOSIZIONI A DIGIUNO, ALL’OSCURO DELLA PIZZATA IN CONSIGLIO

IL PD INVENTA IL COOLING BREAK… MA SOLO DI MAGGIORANZA!OPPOSIZIONI A DIGIUNO, ALL’OSCURO DELLA PIZZATA IN CONSIGLIO

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IL PD INVENTA IL COOLING BREAK… MA SOLO DI MAGGIORANZA!
OPPOSIZIONI A DIGIUNO, ALL’OSCURO DELLA PIZZATA IN CONSIGLIO

La Andreoni – alla regia dell’ennesima piccineria – conferma l’attitudine al ruolo di Presidente del Pd, non del Consiglio!


A conferma che il Presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni (appannaggio di circa 1.000 euro mensili da aggiungere al proprio stipendio di insegnante) cinque anni fa abbia sbagliato mestiere accettando l’incarico, lo rivela anche un non-episodio, talmente cretino e banale, che non meriterebbe, in se, attenzione particolare.A far diventare il caso-pizza, per qualche istante, una notizia vera e propria, ha pensato la solita Andreoni, più che mai convinta di trovarsi a gestire casa propria piuttosto che i lavori del massimo organismo democratico al lavoro in città, un organismo ricordiamo per la milionesima volta, che si divide esattamente a metà, dodici consiglieri a dodici, con la Andreoni nel ruolo, solo sulla carta, di Presidente fuori dal contenzioso politico ma, appunto, Presidente di tutti!


Gabriella SABBATINI (Pd)

Detto che non si ricorda, in un intero lustro, un solo provvedimento in cui la Andreoni non abbia votato, diligentemente, a favore della linea espressa dal partito Democratico (!), la vicenda che ci prestiamo a narrare supera, se possibile, tutte le precedenti vaccate istituzionali a cui la Andreoni, per favorire una parte anzichè garantire imparzialità assoluta, si è bizzarramente lasciata andare.

L’ultimo episodio, mercoledì sera, attorno alle 22, a cena saltata dai Consiglieri, ha avuto per oggetto la strategia – studiata a tavolino, quindi con l’aggravante del fatto premeditato e portato a termine – di non informare l’intero Consiglio comunale della necessità, tra le 22 e le 22.30 di una mezz’ora di stop ai lavori, causa degustazione pizza già prenotata.
Ma prenotata da chi? E consumata dove? E soprattutto perchè solo da alcuni?
La risposta è giunta dal consigliere Balestrieri (cespuglio pugnaloniano) che al momento opportuno ha avvisato la Andreoni che le pizze, calde e fumanti, erano in arrivo.
Intervento della Andreoni e trillo della campanella, come in una partita di calcio, tra un tempo e l’altro.
Con la differenza che nello sport entrambe le squadre e gli arbitri si avviano insieme negli spogliatoi per il classico the caldo… ad Osimo, essendo la pausa giunta non prevista, la pizzata ha riguardato solo chi la pizza l’aveva ordinata per tempo, ovvero il Partito Democratico, cespugli vari e il solito ineffabile Presidente, ormai super partes esclusivamente a parole, Andreoni.

Antonio SCARPONI

Le minoranze, tutte, prese allo sprovvisto, sono rimaste per un attimo impossibilitate a comprendere. Cosa stava avvenendo? La maggioranza organizza un “cooling break” a lavori iniziati, prenota addirittura la pizzata per se stessa e si guarda bene dall’avvertire l’opposizione mettendola di fronte al fatto compiuto?
Il primo a reagire all’obbligo di digiuno con… vista pizza, è stato il Consigliere civico Antonio Scarponi, già abbastanza su di giri per essere stato dimenticato dalla solita Andreoni (che lo diciamo a fare?) per non essergli stato organizzato un servizio di attenzione (vista la nota invalidità e la altrettanto nota impraticabilità dell’unico ascensore a Palazzo).
Secondo la immarcescibile Andreoni (e dire che nel 2009 avrebbe voluto fare il Sindaco di Osimo) Scarponi avrebbe dovuto farsi bellamente aiutare, a fare diverse file di scale, dai suoi amici di partito… e in quanto alle pizze, la replica proposta da Pugnaloni allo stesso Scarponi è stata peggiore del buco… “Cosa pretendi Antonio, con quello che dobbiamo sopportare tutti i giorni…”.
Ovviamente non tutti in casa partito Democratico appartengono alla categoria dei senza creanza; qualche raro esempio contrario si può ancora contare.
Lo stesso Balestrieri, titolare della pizzeria in piazza Gallo, si è offerto di far portare al volo una maxi pizza, pagata 10 euro da Scarponi e Bordoni. Bevande? Pare escluse.
Addirittura l’Assessore ai Lavori pubblici Cardinali si è offerto di andare a prendere e portare in Consiglio comunale, nella stessa saletta attigua occupata dai consiglieri di maggioranza, l’ancora culinaria di salvataggio.
E poi, incredibile ma vero, la consigliera Sabbatini (Pd), in polemica con l’intero partito, si è lasciata andare uno “sciopero della fame” improvvisato “in solidarietà verso il resto del Consiglio comunale”, sciopero della fame portato a termine nonostante i tentativi ripetuti di Pugnaloni, in versione Satana tentatore come Gesù affamato nel deserto, di farle odorare, più volte e sotto il naso, la pizza appena sfornata…
Nulla da fare la Sabbatini, dimostrando “palle”, quegli stessi attributi che il consigliere Scarponi aveva invitato a tirar fuori a tutti gli altri, la consigliera democratica è rimasta coerente alla propria prerogativa, facendosi pregare inutilmente.
Ad onore insospettato della Sabbatini anche il commento: “Queste figure non si fanno…”, accomodandosi idealmente (solo col pensiero?) tra le file latiniane.
File latiniane che nel frattempo, quale ulteriore sgarbo della solita Andreoni, hanno dovuto incassare anche il fatto di dover procedere ad ingurgitare la pizzata solo… due alla volta e in pochi secondi!
Il Presidente del Consiglio, esaurita la mezz’ora di pausa prevista, ha infatti di nuovo dato luogo all’appello costringendo i sette consiglieri civici a trangugiare a turno il prezioso combustile.
Prezioso in quanto si è andati avanti, una volta corroborati nel fisico, fino alle 3 di notte. Senza mai vergognarsi di tanta piccineria! Questa la notizia.


 

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