Con chi vorresti che le Liste civiche stringessero, ai fini di vincere al primo turno con Latini nuovo Sindaco e governare la città nei prossimi 5 anni, un patto politico di alleanza?
C) Con nessuno (33%, 101 Votes)
B) Con la sola Lega (23%, 71 Votes)
A) Con il Centro-Destra unito (18%, 55 Votes)
F) Appoggino di Ginnetti (9%, 28 Votes)
D) Inciucio con Pugnaloni (8%, 24 Votes)
G) Conversione della Mariani (5%, 14 Votes)
E) Super inciucio con i 5 Stelle (4%, 12 Votes)
Total Voters: 305
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Davvero interessante botta e risposta, in rete, tra il candidato Sindaco Dino Latini e Maria Grazia Mariani (Fratelli d’Italia) eletta nel 2014 in Consiglio comunale col Centro-Sinistra, in appoggio decisivo – necessari ben 112 voti su 113 – di Simone Pugnaloni!
Argomento di partenza: la Asso e dintorni. Argomento di arrivo: a piacere.
Dino LATINI: “Ogni tentativo della Consigliera Mariani di accomunarci al Pd per celare quanto è stata e quanto è tutt’ora in combutta con la Sinistra – al solo scopo di farci perdere le elezioni nel 2014 e magari ripetere l’esito nel 2019 – è respinto al mittente.
La Mariani ha fortissimamente voluto l’Amministrazione di Sinistra contribuendo con i suoi voti e i suoi reclami alla sua elezione del 2014.
Non può dolersi ora di ciò e attribuire ad altri i suoi errori. L’abbandono della Sinistra conferma che la Mariani non ha neppure provato a fare una battaglia all’interno del suo schieramento elettorale per far prevalere le sue ragioni e le sue idee, preferendo la più facile delle fughe (quelle delle sparate ai quattro venti), quando invece un amministratore serio come è un Consigliere comunale o combatte dentro lo schieramento dove è stato eletto o si dimette.
Facendo la transfuga la Mariani non può certo chiedere a altri (le cui responsabilità non sono ancora per nulla dichiarate) di comportarsi come lei per prima non fa. In ogni caso, si comprende l’obiettivo della Mariani e ugualmente di altri: creare tanto trambusto per far rivincere la Sinistra, per “dare un altro schiaffo” alle Liste civiche (citazione recente del marito), quando invece darà un ko alla città, dopo aver contribuito con la Sinistra dal 2014 a oggi a tramortirla.
Lo “scandalo” che la Mariani vuole cercare di montare sulla pelle di persone perbene che hanno costruito una dignitosa sfera di servizi sociali in Osimo e che hanno tenuto alla tutela delle persone, come l’ex Presidente Graziano Palazzini e gli altri componenti del Consiglio di amministrazione della Asso (che in ogni caso nulla c’entrerebbero con la mera gestione della stessa) oltre che essere rigettato nei fatti (non essendovi chiamato in giudizio) è la dimostrazione della differenza fra chi politica per far crescere e migliorare Osimo e chi ha sempre puntato e sempre punta allo sfascio totale, inteso come show di godimento personale e non come danno per i cittadini.
Non ci siamo piegati in passato a chi voleva farci dire che all’ospedale di Osimo tutto andava bene benchè la realtà fosse ben diversa… come tutti si sono poi accorti quando al governo della città è arrivato il duo Pugnaloni-Mariani; non credo che le Liste civiche di Osimo si piegheranno agli scandali della Mariani, perchè fino a prova contraria la Asso è stata costruita dalle Liste civiche stesse contro tutto e tutti, per le esigenze sociali di Osimo; la sua storia complessiva non da torto a chi ci ha creduto.
E ancora: perchè tirare dentro una questione prettamente amministrativa una presunta ipotesi di inciucio fra schieramenti politici opposti? Detto questo, perchè non dire come sta il corso del procedimento invece di limitarsi ad annunciare l’inizio dello stesso? Neanche si trattasse di una sentenza definitiva di condanna nei confronti dei legali rappresentanti della Asso che se pur hanno deciso di personale organico e di obiettivi, non hanno fatto i contratti a uno a uno delle persone interessate? Perchè? Positività e evoluzione significa… inquadrare con oggettività gli argomenti da discutere o fare gran cassa senza alcuna continenza di fatti e procedimenti? Sarebbe opportuno chiederselo prima di porlo come prescrizione ad altri”.
Maria Grazia MARIANI: “Ottima strategia. Distrarre il lettore su questioni che nulla ci azzeccano con l’argomento. Saranno gli elettori a giudicare il mio operato politico. I tuoi pensieri non mi interessano.
Intanto la Asso è costretta a spendere soldi degli osimani per spese legali a causa di una gestione (quella delle Liste civiche e in parte quella del Pd) certamente non corretta. Conosciamo tutti i tempi della Giustizia. Forse tra una decina di anni, tra appelli, incidenti, cassazione e chissà quale altra diavoleria. Una gestione che peserà nelle tasche delle future generazioni.
Per il momento rimangono i tre verbali dell’Ispettorato del Lavoro, composti da circa 200 pagine ognuno e dove si elencano tutte le irregolarità. Mi dispiace per Palazzini. Paga le colpe degli ordini della scuderia ma anche dei tecnici che probabilmente non hanno saputo consigliarlo bene.
Le responsabilità non possono essere solo in capo al Presidente della società. Non è compito del Presidente preparare le buste paga. Ma in qualità di legale rappresentante è lui che risponde in caso di responsabilità. Oneri ed onori. E’ una legge che vale per tutti.
Anche il Pd ha le sue colpe: quelle di non aver voluto cambiare nulla, dai vertici amministrativi, alle procedure, ai metodi. Il risultato era scontato e prevedibile.
La cosa più grave è che a farne le spese sono i tanti lavoratori, sotto pagati e con contratti irregolari, anche quelli che attualmente sono definiti di “ruolo” e che rischiano di andare a casa tutti se la magistratura dovesse accertare gravi irregolarità. Invece di polemizzare dovremmo lavorare tutti per stabilizzare tutti quei dipendenti. Qui il gioco si fa pesante e non si scherza”.
Ancora Dino Latini in spiegazione di Carol Ciciliani, ex dipendente Asso.
Dino LATINI: “Lei ha protestato nel settembre 2014 solo quando non ha avuto conferma (dalla nuova Amministrazione Pd, NdR.) del servizio svolto. Mai prima. Eppure il Presidente di allora ascoltava tutti.
Lei se la prende con il Presidente dell’Asso di allora quando la gestione non era di questi. Lei è certo che alla parola “trasgressore” equivale condannato? Io no.
Si documenti se anche il “trasgressore” del passato è stato citato in giudizio. La gogna, a chi ha cercato di fare del bene, è eccessiva!
Io so che la Asso fino al 2014 ha cercato di far lavorare chi aveva bisogno e meriti per farlo (indipendentemente da ogni colore anche politico) e che la gestione del trattamento economico e giuridico del personale non era del Presidente e del Cda.
Se in futuro la Asso risultasse aver sbagliato… pagherà di chi dovere e chi ha sbagliato effettivamente ne sarà responsabile”.
Maria Grazia MARIANI: “Ci sono fatti oggettivi, tre verbali a firma congiunta Ispettorato del Lavoro, Inps ed Inail, ove si contestano irregolarità.
Nel verbale è stato individuato il “trasgressore” (non sto a spiegare il significato che puoi leggere in qualsiasi vocabolario).
Come professionista sai bene che in una azienda risponde sempre il rappresentate legale dell’ente (in questo caso il Presidente).
Sono d’accordo: un presidente non si occupa di buste paghe ma lo stesso Presidente a marzo 2017, quando fu notificato il primo verbale, ha ammesso il pagamento con voucher di 5 euro, anzichè euro 7.50, che gli ispettori definiscono “in frode alla legge”… il pretesto? Era stato costretto ad un taglio per colpa della spending review.
Insomma ha ammesso di fatto di conoscere esattamente la situazione.
Ora, premesso che la spending review non autorizza illeciti o illegittimità; e considerato che la Asso si avvale di Direttori, commercialisti, avvocati, revisori… possibile che nessuno ha mai controllato la regolarità contributiva e retributiva dei lavoratori?
Per di più la Asso era sottoposta al controllo del Comune di Osimo. Possibile che neanche in Comune nessuno si è mai accorto di tali irregolarità? Troppe le persone coinvolte nella filiera dei controlli! Troppe per sfuggire errori così grossolani. Però guarda caso tutte quelle figure sono ancora al loro posto. Alcuni sono stati pure premiati con lauti compensi. Evidentemente perchè sia chi governava prima e chi governa oggi ripone in loro grande fiducia.
Non è stato punito il Direttore Asso Natalucci, assunto senza concorso e senza titoli necessari; non è stato punito il dirigente comunale che pagava regolarmente i servizi erogati dalla Asso senza controllare la regolarità contributiva e retributiva dei dipendenti.
E’ invece stato punito il lavoratore la cui colpa è stata solo quella di aver avuto il coraggio di chiedere spiegazioni sul motivo per cui – a dicembre 2013 – è stato pagato con voucher mentre a marzo 2014 addirittura in contanti!
Forse perchè i meritevoli e i coraggiosi in questa società non sono ben accetti?
Perchè inciucio Pd-Liste civiche?
Semplice. Tra la vecchia gestione e la nuova nulla è cambiato con l’aggravante, tutta a carico del Pd, di non aver preso alcun provvedimento nei confronti dei “responsabili” con la scusa di sostenere che la responsabilità è in capo ad altri; inoltre il Pd sta pure spendendo soldi pubblici per cercare di tutelare gli interessi di coloro che nel verbale vengono definiti “trasgressori”… difendendoli persino in Consiglio comunale e nel loro operato politico!”.
Dino LATINI: “La tua, sottolineo tua, amministrazione Pd ha fatto una scelta amministrativa, che sbagli a contestare da dal di fuori (equivale al lavarsene le mani di buona memoria).
Ripeto. Saresti dovuta restare all’interno dello schieramento di Sinistra e batterti per sistemare ciò che non andava. Contro tutto e tutti.
Probabilmente avresti ottenuto ciò chiedi e avresti aiutato veramente i lavoratori interessati.
O forse avresti fatto scelte differenti; di certo, almeno, avresti svolto il compito per cui sei stata eletta all’interno di una precisa e molto ben identificata compagine.
Noto però una tua costante nel tempo: prima un grande apporto al vincitore che poi, subito, diventa il peggior nemico! Così è stato per Orsetti, con il sottoscritto, con Secchiaroli e con Osimani. (Senza dimenticare Pangrazi, NdR.). E ora è il turno di Pugnaloni. Quale il prossimo nella tela del ragno?
Per il resto non mi ripeto, rinviando a quanto già detto”.
Maria Grazia MARIANI: “Questa è l’Amministrazione che gli osimani hanno scelto. Ne la tua, ne la mia. Di tutti.
Io non sono fuori ma dentro il Consiglio comunale.
Io non sono stata eletta dalla Sinistra (!?!?!?, NdR.) ma da elettori che hanno riposto la loro fiducia su di me scrivendo Mariani 113 volte (su 113 schede elettorali pre intestate a Pugnaloni Sindaco, NdR.).
Io a differenza delle Liste civiche, mi batto a voce alta in Consiglio. È tutto verbalizzato e documentato dalla stampa. Sono stata sempre presente è da sola ho mosso mari e monti. Non sono stata io ad uscire ma il Sindaco a cacciarmi (purtroppo 2+2 o 2+2 farà sempre 4 chiunque dovesse cacciare l’altro dall’ordine, NdR.) immediatamente dopo aver ottenuto i pochi voti (2, NdR.) che gli sono serviti per vincere.
Io non sono nemica a nessuno. Sto solo difendendo la città”.
Giovanni STROLOGO: (ex Consigliere comunale di maggioranza con Latini nel 2004, traditore ante litteram del mandato ricevuto dagli osimani… al pari di Maria Grazia MARIANI, politicamente degna del marito).
“Stendiamo un velo pietoso su questa vicenda… Si sa che il timoniere delle Liste civiche al potere nella nostra città per 15 anni (10+5) ha usato il potere adoperando figure a lui servili.
Fosse stato solo questo il danno, sarebbe stato il meno pesante per la comunità osimana; quest’ultimo caso, denunciato da un coraggioso ex dipendente Asso che ha scoperchiato tutto il marcio nella gestione della Asso, mi ricorda i metodi del timoniere quando nominò un ex netturbino (Gianky Mengon, NdR.) a Presidente e Amministratore delegato dell’Astea! Netturbino che pure ebbe la presunzione di querelarmi cercando di intimidirmi.
Chiaro che la querela fu subito archiviata.
La storia oggi si ripete. Ad un attuale Consigliere comunale delle Liste civiche (Graziano Palazzini, NdR.), nonchè ex Presidente della Asso, viene contestata una sanzione amministrativa pesante a cui dovrà rispondere.
Che l’ex Presidente sia una brava persona non c’è ombra di dubbio… ma perché il timoniere scelse proprio lui?”.
Dino LATINI: “Stendiamo un velo pietoso su chi voleva che il timoniere facesse tinteggiare il palazzo (a San Biagio, NdR.) dove abitava con spese a carico del Comune.
Stendiamo un secondo velo pietoso su chi si spacciava per segretario di un ambasciatore (Balboni Acqua, NdR.) chiamando prelati di ogni genere e finendo per essere allontanato dall’ambasciatore stesso.
Stendiamo un terzo velo pietoso su chi ordinava direttive a Segretario e Direttore del Comune di Osimo, inventando che erano dritte del timoniere.
E la lista sarebbe molto lunga. Ogni riferimento a fatti veri, come si dice nei film neo realisti, è del tutto causale.
La gestione dell’Astea del netturbino non ha venduto Astea energia Spa e messo all’angolo il servizio rifiuti come ha fatto l’attuale Amministrazione fortemente voluta da Strologo. La Asso di chi oggi viene messo alla gogna, nel triennio 2012-2014 ha salvato il personale dalla privatizzazione.
Ad oggi chi era stato messo lì dal timoniere non risponde di alcuna contestazione avanti la causa (fermo rimanendo che non era addetto a gestire il trattamento del personale) e accusare lui ad ogni costo per colpire in modo trasversale il timoniere, come ora emerge in modo evidente, chiarisce chi fa politica da chi cerca solo la rivendicazione personale. Anche su questo stendiamo, ce ne fosse un quarto a disposizione, velo più pietoso degli altri”.
Carol CICILIANI: “Ha ragione. Mi scuso in anticipo per non essere a conoscenza del fatto che ci fossero delle scadenze da dover rispettare nel protestare.
Sicuramente Lei non ha preso dal Presidente sul fatto di “ascoltare tutti” perché qui non ci si accanisce contro di nessuno. Casomai é la direzione territoriale che ha fatto semplicemente ciò che le compete, ovverosia rilevare le irregolarità.
Le chiacchiere stanno a zero; per quanto mi riguarda contano i fatti.
Sul piano etico bisognerebbe apprezzare chi mette alla luce la veritá anziché nasconderla, ma d’altronde mi rendo conto che la ricerca di ciò che é bene non é un’ambizione di tutti.
Lei dice che “la asso nel 2014 ha cercato di far lavorare chi aveva bisogno”. É vero. Come è altrettanto vero che ai lavoratori “che avevano bisogno” venivano fatti contratti illegittimi, venivano pagati con voucher e prestazioni occasionali “in frode alla legge”, termine utilizzato dai verbalizzanti.
Se poi Lei ritiene che nei verbali anziché “trasgressore” doveva essere scritto “benefattore” lo comunichi subito all’Ispettorato del lavoro, all’Inps e all’Inail che hanno redatto gli atti”.
https://youtu.be/6Ejga4kJUts
Stefano SIMONCINI: “All’epoca tutte le aziende usavano vaucher… andiamo”.
Luca PALPACELLI: “Nessuno dice che vanno usati. Ma andava fatto a norma di legge però. La stessa cosa per altri contratti”.
Dino LATINI: “Non ci sono scadenze per denunciare e Lei ha fatto bene a farlo; ho solo precisato quando lo ha fatto: cioè nel settembre 2014, ovvero quando non è stata rinnovata nell’incarico.
L’Ispettorato del Lavoro fa bene il suo lavoro, ma c’è il diritto di chi chiama in causa di esporre la propria versione dei fatti. Benintenso io non difendo a prescindere nessuno, nè a livello amministrativo, nè a livello politico, nè a livello etico.
Preciso soltanto che è stato sbattuto in prima pagina il Presidente del tempo senza conoscere neppure le modalità di notifica degli avvisi dell’Ispettorato del lavoro.
Ad oggi, se contano i fatti, il Presidente del tempo non è stato chiamato in giudizio. Apprezzo moltissimo chi sul piano etico dice la verità, anche quando è scomoda, così anche quando la affermo io dovrebbe valere per gli altri.
La ringrazio per la conferma che la Asso ha fatto lavorare chi aveva bisogno (ripeto senza distinzioni, neppure politiche e credo che può dirsi anche per la sua situazione) e ribadisco che se verrà accertato da sentenza che i vertici passati e presenti di Asso hanno sbagliato nell’applicazione del trattamento economico corrisposto, è giusto che i veri effettivi e responsabili vengano puniti.
Può dire così oggi? No. Allora – chiudo e mi merito – perchè mettere alla gogna mediatica delle persone? Forse il Presidente di allora le ha imposto personalmente un contratto di lavoro illecito? No.
Allora, l’eticità a cui Lei si richiama comprende anche maggiore rispetto.
“Trasgressore” non significa “benefattore” ma neppure “già condannato senza fine pena”.
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