PUGNALONI A BRACACCINI: “PER ME IL RAMADAN LATINIANO È NO”
“NON VOGLIO ROGNE MAROCCHINE, INVENTATI QUALCOSA SUL COVID”

PUGNALONI A BRACACCINI: “PER ME IL RAMADAN LATINIANO È NO” “NON VOGLIO ROGNE MAROCCHINE, INVENTATI QUALCOSA SUL COVID”

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Un giro di telefonate fa negare a Khalid Chafi l’autorizzazione per l’impianto di atletica leggera… e così per il Sindaco anche l’Islam diventa politica spicciola. Concesso invece il parcheggio del Pala Baldinelli per i musulmani amici del circolo di Aziz Farah.


“Basta BRACACCINI, non voglio rogne! 80 o più persone riunite per il Ramadan sono troppe…”
E Sandro BRACACCINI, Presidente dell’Atletica amatori Osimo: “Ma Sindaco, ho già dato la mia parola, ho promesso che non ci sarebbero stati problemi per l’area… Come faccio ora a tirarmi indietro?”.
Pronta la soluzione ideata dal Sindaco: “Fatti venire qualcosa in testa, inventati un problema qualsiasi… ah si, ho trovato, di a questo amico di LATINI – Khalid CHAFI, 36 anni, operaio, 57 preferenze con Osimo civica nel 2019, NdR. – che per governare il Covid non si possono consentire assembramenti. Ad Osimo ci mancavano pure i latiniani marocchini! E basta…”.


Aziz FARAH, Presidente del circolo musulmano vicino a PUGNALONI

Per fortuna, ad Osimo, per riequilibrare l’asse politico, i cittadini di origine marocchina sono anche di provata fede pugnaloniana, anzi andreoniani purosangue… per i quali il Covid può anche chiudere un occhio, anzi entrambi.
Nelle stesse ore in cui questo surreale dialogo tra PUGNALONI e BRACACCINI andava in onda (di immaginario solo alcuni termini precisi, quanto strettamente aderente alla realtà circa il contenuto della conversazione) il Comune di Osimo non aveva nulla da ridire, giustamente, sugli spazi del Pala Baldinelli richiesti per celebrare la fine del Ramadan dall’altro gruppo islamico attivo ad Osimo, denominato Casa della cultura islamica, associazione presieduta dal marocchino Aziz FARAH.
Da una parte, dunque, un gruppo di un centinaio di persone, riunite nell’associazione culturale della Pace e rappresentate dal vice Presidente Khalid CHAFI (vicino all’operato di Dino LATINI) e dall’altra la associazione di pari forza numerica portata avanti da Aziz FARAH, filo governativa.


A tavola per festeggiare il termine del Ramadan

Problema risolto da PUGNALONI: come sfavorire i latiniani senza danneggiare i propri islamici? Attraverso il Covid e magari il silenzio, ingrediente basilare per consentire ad ogni sorta di nefandezza di brillare con la luce piena del rispetto delle regole.
Anche stavolta, però, come ultimamente sempre più spesso sta accadendo ai progetti messi in campo da PUGNALONI, qualcosa è andato storto; al punto che Houston, ovvero il Palazzo comunale, giusto nella giornata di ieri ha ammesso il problema.
Con un comunicato stampa inviato, chissà perchè, non ad OSIMO OGGI che – unico – aveva sollevato la questione ma all’incolpevole CORRIEREDELCONERO.it il quale, ingenuamente, ha rilanciato la questione; PUGNALONI ha così provato ad arrampicarsi su specchi cosparsi di sapone, nel tentativo inutile di voltare una frittata non più gestibile.
Cosa è dunque successo? Abbiamo già ascoltato il dialogo nervoso tra PUGNALONI e BRACACCINI, possiamo ora confrontarlo con analogo discorso intercorso, nei giorni precedenti, tra Khalid CHAFI e il custode dell’impianto di atletica, tale Claudio, che cura e protegge l’impianto ricevuto in gestione.
“La settimana scorsa – ha spiegato con calma Khalid – ho incontrato il custode per conoscere le modalità da soddisfare per il nostro Ramadan da festeggiare. Il Signor Carlo mi ha dato ampia assicurazione che non ci sarebbero stati ostacoli da superare, ovviamente con l’assenso del Presidente BRACACCINI e il via libera del Sindaco. Sono tornato dopo un paio di giorni – continua Khalid – ad incontrare il custode, come d’accordo, per conoscere la risposta. E il responso è stato ok. Nulla condizionava la richiesta a cui avremmo allegato l’importo per eventuali spese (l’apertura dei bagni, NdR.) per quanto richiesto, circa 70/80 euro.


Khalid CHAFI, candidato latiniano nel 2019 e vice Presidente della seconda comunità marocchina a cui PUGNALONI ha negato il Ramadan all’impianto alla Vescovara

Non potevo certo immaginare, l’indomani, che il signor Carlo mi comunicasse a sorpresa, imbarazzato, che non se faceva più nulla in quanto, testualmente, il Sindaco ha obiettato a PUGNALONI di non voler rogne per degli islamici… Confermo che le cose sono andate esattamente così e aggiungo che il Sindaco dovrebbe ora fare qualcosa, di concreto, per farsi scusare dalla nostra comunità”.
Molto interessante Khalid. Pensi che l’appartenenza politica, ovvero la tua personale vicinanza a Dino LATINI, possa aver avuto un ruolo nella vicenda?
“Non credo. O meglio voglio davvero sperarlo. Il Sindaco, indossata la fascia Tricolore, smette di fare politica e diventa il Primo cittadino di tutti. Di tutti noi, essere amici o avversari non conta più. Perchè PUGNALONI, si chiede l’ingenuo marocchino, dovrebbe rinunciare al proprio ruolo per una rivalsa così piccola come questa?”.
Probabilmente Khalid non conosce bene l’animo pugnace del Sindaco, davvero poco incline, umanamente parlando, a dimenticare, perdonare, soprassedere; per non dire scorretto nei nostri confronti con la “velina” girata al CORRIEREDELCONERO.it, E ancor meno generoso sul piano politico con gli avversari, piccoli o grandi, abbastanza spesso identificati, se sorpresi ad attraversargli il percorso, come pericolosi nemici da ostacolare, diffidare o persino denunciare!
Ma tornando al Ramadan, come finirà questa vicenda, ormai entrata di diritto nell’attenzione della città?

“Finirà che PUGNALONI l’avrà vinta! Ieri, giornata di preghiera, abbiamo comunicato ai nostri della mala parata incassata e della necessità di tornare a celebrare il Ramadan mei pressi della nostra moschea, presso il maxi parcheggio, come sempre.

Invitato formalmente il Sindaco PUGNALONI a non voler continuare a  sbagliare indirizzo!

Certo sarebbe bello che il Sindaco PUGNALONI, per scusarsi e rimediare in parte al danno che subiremo, possa autorizzarci in extremis l’ultimo piano, quello a tetto, del maxi parcheggio. E’ uno spazio molto bello, grande e a noi gradito e vicino… Fosse nella disponibilità di LATINI – conclude Khalid senza farsi illusioni – sono certo ci saremmo riusciti… e di problemi ne avremmo contati pari a zero. Perchè allora, da un Sindaco all’altro, tutto questo parlare? Questo diverso trattamento, come figli e figliastri della stessa Osimo?”.

CARO SIMONE, LA PIPÌ SI FA NEL VASO
Parlare a nuora, in questo caso inviare comunicati a chi non di dovere, affinchè suocera intenda è un antico ed abusato trucco che nel giornalismo non funziona.
Ci rivolgiamo al collega Simone PUGNALONI, pubblicista giornalista dal 19 dicembre 2011 (anche se nessuno saprebbe indicare, a memoria, un solo articolo firmato dal Sindaco) che prima di tutti dovrebbe conoscere come funzionano le leggi, specialmente quelle non scritte, della professione.
La pipì, caro Simone, si fa nel vaso cercando di fare centro; altrimenti si sporca in terra, puzza e non igienico. Utilizzare la scorciatoia di CORRIEREDELCONERO.it è troppo facile. Peccato sia pure troppo scorretto.


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