PUGNALONI PENSA AL FUTURO DA EX SINDACO
BOCCIATO DAL COMUNE DI JESI QUALE FUNZIONARIO!

PUGNALONI PENSA AL FUTURO DA EX SINDACO BOCCIATO DAL COMUNE DI JESI QUALE FUNZIONARIO!

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PUGNALONI PENSA AL FUTURO DA EX SINDACO
BOCCIATO DAL COMUNE DI JESI QUALE FUNZIONARIO!

Respinto già agli scritti del concorso e proprio nella materia di Assessore al Bilancio!


ELEZIONI AMMINISTRATIVE 26 MAGGIO 2019: VOTA IL CANDIDATO A TE PIÙ VICINO

  • Dino LATINI (Liste civiche) (29%, 292 Votes)
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  • Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI (Lega) (13%, 130 Votes)
  • Achille GINNETTI (Lista civica) (10%, 103 Votes)
  • Maria Grazia MARIANI (Difendiamo Osimo + Fratelli d'Italia + Casa Pound) (4%, 43 Votes)
  • Fabio PASQUINELLI (Estrema sinistra) (4%, 43 Votes)

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Non ammesso all’esame finale di orale per non aver superato le prove scritte di provetto quadro contabile. Bocciato il candidato Simone Pugnaloni al concorso del Comune di Jesi per la selezione di un funzionario amministrativo!

Pur da sempre abituati alle notizie forti, dobbiamo ammettere, stavolta, qualche imbarazzo e di aver traballato nelle nostre abituali certezze; dubitato persino delle fonti confidenziali che da una vita ci consentono di raccontare Osimo agli osimani; insomma confessiamo lo stesso disagio che i lettori stanno provando nel procedere con la lettura.

Purtroppo per la città la news, dopo aver esaurito tutti i dubbi che San Tommaso poteva ispirarci, è di quelle che più genuine non potrebbero e risulta consumata a Jesi nello scorso mese di giugno 2018.

Non bastasse la notizia di avere un Sindaco che teme due disoccupazioni possibili consecutive – quella da Sindaco a maggio e quella da funzionario della fu Banca Marche, oggi annessa a Ubi banca con tutti i rischi occupazionali del caso – ad aggravare il quadro è la figura, indiretta, affibbiata politicamente alla città di Osimo attraverso la magra figura rimediata dai meriti scolastici del primo degli Osimani.

Primo degli Osimani e bocciato, oltretutto, proprio sul terreno che meglio avrebbe dovuto padroneggiare – quello della pubblica finanza – avendo accumulato ogni tipo di esperienza all’epoca della seconda amministrazione Latini (come Assessore al Bilancio) e avendo mantenuto per se la delega nel corso del mandato ancora in corso

Insomma non vogliamo imputare a Pugnaloni la mancata conquista del posto-a-vita inseguito… ma da osimani contestiamo al sindaco di non essere arrivato almeno in fondo al concorso e di non aver venduto più che cara la pelle… dal momento che gli argomenti oggetto di esame scritto, come vedremo tra un attimo, avrebbero dovuto essere affrontati e risolti ad occhi chiusi e con grande e consumata familiarità.

Nella scheda pubblica on line, invece, lapidario, leggiamo e potete leggere “non ammesso” (alla prova orale) con tutte le conseguenze, in primis politiche, dopo quelle personali, facilmente immaginabili.

La prima delle due “difficili” prove che hanno condotto Pugnaloni alla incredibile bocciatura già nei preliminari del concorso prevedeva per l’esaminato un quesito facile-facile: illustrazione delle competenze del Consiglio comunale; insomma nulla di così invalicabile.

Ebbene almeno tre dei cinque test come quello appena indicato sono risultati falliti dal concorrente Sindaco!

Possibile? Sembra strano ma vero.

Nella seconda domanda la commissione esaminatrice del Comune di Jesi (a cui, è bene precisare, non partecipava il fresco ex segretario comunale di Osimo Luigi Albano) chiedeva ai 30 candidati (per un solo posto), di descrivere la struttura di un Bilancio di previsione nella contabilità armonizzata.

Ammesso che ai due primi quesiti il candidato Pugnaloni (ci suona davvero strano definirlo tale) abbia risposto presente, almeno tre sono risultati gli errori commessi.

Errori che non riusciamo a documentare ma che riguarda il seguenti interrogativo: parlare con cognizione di causa del fondo crediti di dubbia esigibilità (eppure l’Amministrazione Pugnaloni nel Bilancio, quello vero di Osimo non quello da concorso per un posto a Jesi, ha ampiamente fatto ricorso alla materia in tema delle multe Tari!).

Altro tema degli scritti non superati invitava i 30 protagonisti a spiegare cosa fosse un piano esecutivo di gestione ed infine, quale ultimo scopo, i commissari hanno proposto la spiegazioni delle varie differenze tra “conto di bilancio, conto economico e conto del patrimonio).

Strappare l’unico posto a tempo indeterminato da istruttore direttivo (busta paga di partenza attorno ai 1.500 euro di base) non sarebbe comunque stata impresa semplice, sia per Pugnaloni che per tutti i 29, agguerritissimi, concorrenti restanti.

Questo l’esempio di una seconda prova scritta da cui il nostro rappresentante non è uscito vivo: “Nell’esercizio finanziario 2018 il Comune di Jesi decide di inserire una nuova opera pubblica, nel piano triennale, dell’importo di un milione di euro per la costruzione di un nuovo edificio scolastico. Si decide di finanziare l’investimento mediante assunzione di un mutuo a tasso fisso con ammortamento a decorrere dal 1° gennaio 2019. Il candidato rediga: la deliberazione dell’organo competente motivando adeguatamente i presupposti per il ricorso all’indebitamento; il prospetto relativo alla variazione con l’indicazione delle classificazioni di bilancio.

Da ultimo, per non annoiarvi con inutili test tecnici a cui lo stesso Pugnaloni non saprebbe rispondere, indichiamo l’ultimo “problema” indicato in concorso:

“Premesso che il Comune di Jesi ha pagato in data 30 aprile 2018 la somma di 120.000 euro quale canone annuale anticipato di locazione, degli uffici di Anagrafe e Stato civile, si evidenzi in maniera sintetica i riflessi contabili di tale operazione, sia relativamente alla contabilità finanziaria che a quella economico-patrimoniale, ai fini della corretta rappresentazione ed imputazione nel conto bilancio e nel conto economico, redigendo le necessarie scritture contabili”.

Fin qui la realtà. Spiacevole ma inconfutabile. Detto che sulle scelte private nessun ha motivo di metter bocca, non saremmo qui ad occuparci di questa bocciatura se la partecipazione al concorso non fosse avvenuta con l’aspirante funzionario jesino non fosse, prima e prima di tutto, Sindaco pro tempore in carica di questa città, ultimamente poco fortunata.

Ci limitiamo ad osservare, per i restanti 294 giorni che ci separano ancora dalla chiusura di un’amarissima parentesi a guida Pd, che Pugnaloni mostri maggior senso patrio e si limiti fino ad escluderli e quindi a non parteciparvi (non prima della data del 26 maggio 2019 quindi) dal prender parte a concorsi simili ed eventuali.

Qualsiasi esito dovessero poter conseguire, porterebbero con se, nel bene o nel male, un retrogusto amaro che la città e i suoi increduli abitanti non meritano.

Detto fuori dai denti come va detto, Osimo non vuol diventare la barzelletta d’Italia a causa di un Sindaco perennemente bocciato, ne amerebbe essere governata, sia pur per pochissimo, da un Sindaco vincente un pubblico concorso.

Tutto questo, ci siamo illusi, sembrava dovesse essere chiaro a tutti i Sindaci passati, presenti e futuri di Osimo. La vicenda dimostra purtroppo che ci siamo sbagliati.

Urgente ripristinare la normalità cancellando questa brutta pagina.

Per la cronaca l’ambito concorso è stato vinto da Cinzia Barboni, già impiegata presso il Comune di Filottrano, che con degli ottimi 28 e 29 ha sbaragliato la concorrenza negli scritti, per poi giungere in solitudine al traguardo dopo un’esaltante prova orale.


NEL VECCHIO SCARPONE ANCHE L’HASHISH
DI NUOVO NEI GUAI IL CALZOLAIO TIRANTI
DOPO MIGLIOZZI E MARCHEGIANI, KO ANCHE PIRANI!
TERZO LANCIO DELLA SPUGNA TRA I FEDELISSIMI PUGNALONIANI

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